SSP | Round Repubblica Ceca 2023, Gara 1: Nicolò Bulega domina una manche accorciata dalla bandiera rossa

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Luglio 2023 - 16:37
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Bulega reagisce e, dopo la doppietta di Manzi ad Imola, torna a vincere in SSP. Stefano chiude secondo, terzo Sofuoğlu.


Il botta e risposta tra Nicolò Bulega e Stefano Manzi in questa fase del campionato SSP 2023 è proseguito in quel di Most durante la Gara 1 del Round Repubblica Ceca, vinta dal primo dopo una performance dominante. In seguito alla Superpole conquistata questa mattina, il #11 di casa Ducati Aruba.it ha guidato dall’inizio alla fine la manche, trionfando proprio davanti al più diretto avversario nella classifica piloti.

Quella del sabato è stata una manche estremamente accorciata nella durata, per via dei fatti avvenuti alla prima partenza: diversi piloti hanno sbagliato il punto di frenata alla prima staccata e sono finiti lunghi alla chicane, col risultato che Lucas Mahias è finito a terra e la sua Kawasaki ZX-6R ha perso della benzina, costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa.

Gara 1 è stata ridotta a dodici giri, comunque sufficienti a Bulega per involarsi verso la nona vittoria dell’anno davanti a Manzi. Terzo posto per Bahattin Sofuoğlu sulla MV Agusta, il quale ha regolato alla penultima curva Raffaele De Rosa per conquistare l’ultimo posto sul podio, in una manovra molto simile a quella compiuta dall’amico Toprak Razgatlıoğlu due anni fa su Scott Redding in SBK.

LA CRONACA

Al primo via Bulega parte bene dalla pole e, nonostante la minaccia di Manzi alle sue spalle, mantiene il comando in curva 1 mentre alle sue spalle si scatena un effetto domino: De Rosa e Montella entrano in contatto tra loro in curva 1 e finiscono per andare lunghi nella sabbia, nella quale finiscono anche diversi altri piloti quali Manzi, Caricasulo e Mahias; il francese del team Puccetti perde la moto nel tentativo di rientrare in pista e finisce a terra, con la sua moto che perde della benzina dal serbatoio e costringe i commissari ad esporre la bandiera rossa per poter mettere il filler per asciugare la chiazza.

Dopo circa venti minuti, viene programmato un secondo start poco dopo le 15:30, con gara accorciata a dodici giri e posizioni di partenza originali. All’avvio numero due Manzi scatta meglio stavolta e tenta addirittura di affondare Bulega alla 1, ma finisce lungo ed è costretto ad accodarsi al connazionale, con Montella terzo e Sofuoğlu quarto.

In quinta posizione troviamo Adrián Huertas, il quale dà vita ad uno splendido duello con De Rosa nel tratto centrale della pista valido per il passaggio in top five. Ad accontentare entrambi è la caduta di Montella sulla Ducati del team Barni alla curva 6 durante il terzo giro, poco dopo aver superato Manzi per la seconda posizione.

Il #62 finisce, in compenso, nel mirino della MV Agusta alle sue spalle e, soprattutto, della Kawasaki di Huertas, il quale si dimostra il più veloce in pista dopo aver scavalcato De Rosa alla prima esse. Sofuoğlu imita lo spagnolo ripetendo la stessa manovra su Manzi nel passaggio successivo, sfruttando l’accelerazione impressionante del tre cilindri MV.

La sfida tra i due favorisce Huertas che, grazie al suo ritmo, si accoda alla coppia davanti a sé e rimane in attesa di uno spiraglio. Lo spagnolo finisce per rompere gli indugi cercando di passare Manzi all’esterno di scia sul rettilineo, ma finisce lungo ed è costretto a tagliare la chicane iniziale e a cedere la posizione su De Rosa. Cadono, nel frattempo, Edwards e Spinelli.

L’errore di Huertas finisce per costare particolarmente caro allo spagnolo, sanzionato anche con un long lap penalty per non aver perso sufficientemente terreno dopo l’errore. Bahattin, intanto, sembra il più in calo del terzetto e, dopo aver subito nuovamente l’offensiva di Manzi, finisce anche per essere scavalcato da De Rosa.

Una reazione a tre giri dal termine del #54 gli fa quasi toccare la ghiaia alla prima staccata permettendo al napoletano di guadagnare margine, ma negli ultimi giri l’alfiere MV Agusta si rifà sotto e, alla curva 20, attacca senza esitare il #3 per salire sul podio della prima manche.

Nicolò Bulega, intanto, conquista il suo nono centro del 2023 davanti a Manzi, col turco a concludere il podio con stile davanti ad un De Rosa comunque performante. Huertas, dopo il long lap penalty, mastica un po’ amaro per il non esser riuscito ad agguantare il primo podio, con lo spagnolo quinto davanti a Marcel Schrötter, Niki Tuuli, Glenn van Straalen, Jorge Navarro (che ha ceduto l’ottavo posto all’olandese per aver superato i limiti del tracciato all’ultimo giro) ed un deludente Federico Caricasulo, soltanto decimo.

Nella classifica piloti Bulega torna ad allungare su Manzi ed ora il gap tra i due si attesta sui 46 punti, mentre la sfida per la medaglia di bronzo tra Schrötter e Caricasulo è rimasta quasi invariata, con 32 punti di differenza a vantaggio del tedesco.

Segue la classifica della prima manche e la generale piloti iridata del mondiale SSP.

Fonte immagine: arubaracing.it

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