F1 | GP Stati Uniti 2021: Hamilton-Verstappen, il parallelo e l’analisi delle scintille ad Austin in FP2

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Ottobre 2021 - 13:05
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Le FP2 del GP Stati Uniti sono state caratterizzate da un duro confronto tra i due contendenti al titolo che andiamo a rivedere

Non solo le gare ma anche le prove libere sono ormai materia di discussione in questo mondiale. Nelle FP2 del GP Stati Uniti Lewis Hamilton e Max Verstappen sono stati protagonisti di un vero e proprio duello concluso con lo “Stupid idiot” dell’olandese via radio e un dito medio mostrato al sette volte campione del mondo inglese.

Ma cosa è successo precisamente? Per capirci qualcosa di più abbiamo messo in parallelo i due onboard della Mercedes e della Red Bull. Fino ad ora avevamo visto solo la seconda ma con il confronto possiamo capire qualche dettaglio sfuggito nelle prime fasi della diretta.

Innanzitutto entrambi sono nel loro giro di lancio. Tra la fine del lungo rettilineo e l’inizio del terzo settore Hamilton è lentissimo: lascia passare l’AlphaTauri di Gasly e la Ferrari di Leclerc. Verstappen raggiunge Lewis alla curva 13 e, tra la 14 e la 15, si porta all’interno passando l’inglese.

Mancano cinque curve alla fine del giro e in questo frangente, in realtà, Hamilton non sembra infastidito nonostante il gentleman agreement tra piloti direbbe di non superarsi quando si è nei giri di lancio; anche se, in realtà, succede quasi sempre. Lewis non è neanche costretto ad allargare rapidamente, consapevole della manovra della Red Bull.

Il fatto che scatena la reazione dell’inglese, in realtà, arriva 4 curve dopo, alla 19. Verstappen, dopo essersi avvicinato a Gasly, frena per mettere spazio tra sé e l’AlphaTauri.

Hamilton, che sta seguendo la Red Bull, rimane forse sorpreso dalla frenata in piena curva e deve addirittura inchiodare, con l’anteriore sinistra che si blocca, per non andare a tamponare l’olandese.

È a questo punto che, dopo qualche secondo di attesa, l’inglese decide di passare la Red Bull, scartando a sinistra e stringendo Verstappen verso l’esterno per l’ingresso di curva 20.

La manovra è chiara tanto che Lewis non si avvicina per nulla al cordolo interno, che si vede parzialmente nella penultima delle successive immagini

Il resto della manovra lo conosciamo. Verstappen non alza il piede, percorre l’uscita dell’ultima curva fuori pista all’esterno di Hamilton e i due proseguono affiancati per tutto il rettilineo iniziale.

In questi secondi che i due trascorrono affiancati c’è tutta la tensione tra due piloti in lotta per il mondiale, con Hamilton intento a “difendere” il territorio e Verstappen che non mostra il minimo accenno di rinuncia.

Rischio contatto

Non manca un momento pericoloso, con l’ala anteriore della Mercedes vicinissima alla ruota anteriore sinistra della Red Bull mentre Hamilton si fa sempre più vicino e l’olandese non accenna a un minimo spostamento. Un contatto in questo momento avrebbe potuto provocare più di un problema ai due contendenti al titolo.

Alla fine l’inglese passa in curva 1 e Verstappen reagisce come sappiamo, con il dito medio mostrato alla sua telecamera.

Considerazioni

Rivedendo la scena in parallelo con i due onboard, la dinamica lascia intendere che l’evento scatenante della reazione di Hamilton non sia stato il sorpasso in sé da parte di Verstappen, concesso da Lewis senza troppi problemi e lamentele (anche perché avvenuto a cinque curve dalla fine del giro) quanto la frenata in curva 19 che ha costretto lo stesso Lewis al bloccaggio. Azione molto probabilmente intesa dall’inglese (a torto o a ragione? Difficile da dire) come una manovra provocatoria da parte di Max più che una necessità di mettere spazio tra la Red Bull e l’AlphaTauri di Gasly.

Un po’ quanto successe nel 2017 a Baku tra lo stesso Hamilton e Vettel, con l’inglese accusato di “brake testing” dal tedesco e conseguente (sconsiderata) ruotata. Tutto quello che avviene da curva 20 in poi tra i due è tutta una conseguenza, oltre che il risultato di una lotta che va avanti da mesi tra scontri proibiti e dichiarazioni sibilline. Non resta che attendere, a questo punto, il resto del weekend.

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