“Come piloti siamo fermamente convinti che la fine della ‘finestra’ di rendimento di uno pneumatico non può e non dovrebbe essere la delaminazione della gomma stessa sotto forma di esplosione“. Queste le parole rilasciate da Alexander Wurz a BBC Sport in qualità di rappresentante della GPDA, l’associazione che riunisce i piloti di Formula 1, a proposito del caso-Pirelli esploso (è proprio il caso di dirlo) in Belgio nello scorso weekend.
La dichiarazione del pilota austriaco segue quelle rilasciate da Sebastian Vettel e Nico Rosberg nei minuti immediatamente successivi alla conclusione del Gran Premio, col primo che ha perso un probabile terzo posto a causa dell’esplosione della gomma posteriore destra all’inizio del rettilineo del Kemmel e il secondo che durante le libere del venerdì era stato protagonista di uno spettacolare testacoda poco prima di Blanchimont, fortunatamente conclusosi senza alcun impatto contro le barriere, sempre a causa dell’esplosione del pneumatico posteriore destro.
“Io credo che la tecnologia che sia in grado di prevenire delle delaminazioni così improvvise ci sia, ma nel breve termine dobbiamo dare alla Pirelli la libertà di introdurre ogni misura ritenuta da loro necessaria per rendere sicure le gare” ha poi aggiunto Wurz, che negli ultimi giorni si è riunito anche con la FIA e con lo stesso gommista italani per discutere di questo argomento; “Richiediamo loro di rivolgere l’attenzione alle esplosioni avvenute a Spa: dobbiamo lavorare tutti assieme per venire a capo di questi problemi legati alla sicurezza“.
Secondo Wurz le preoccupazioni dei piloti a proposito di tali inconvenienti sono essenzialmente due:
- Ci può essere un’improvvisa perdita di controllo della vettura da parte del pilota cui scoppia una gomma, il che può portare ad un incidente serio.
- Se un pilota segue da molto vicino una vettura cui esplode una gomma, questi può venire colpito dai detriti provenienti dallo pneumatico; un evento del genere sarebbe potuto accadere nel 2013 a Silverstone, quando Fernando Alonso riuscì a schivare per pochissimo i frammenti della gomma di Perez esplosa sull’Hangar Straight
“Bisogna dire che nel corso della storia della Formula 1 e delle competizioni in generale abbiamo già visto dei cedimenti di questo tipo: non è questo ciò che vogliamo, ma d’altra parte siamo a conoscenza delle difficoltà che i produttori di gomme devono affrontare a causa delle differenti sollecitazioni cui sono sottoposti gli pneumatici anno dopo anno” ha aggiunto il pilota austriaco, al momento impegnato con la Toyota nel campionato WEC. “Ciò che la F1 dovrebbe ricercare e richiedere al fornitore di gomme è lo sviluppo di pneumatici migliori, più veloci e più sicuri, che permettano ai piloti di gestire questi cedimenti; non è una questione legata solo alla sicurezza dei piloti, ma permetterebbe anche di introdurre tecnologie più sicure nelle gomme per le vetture stradali“.
Immagine di copertina dall’account Instagram Ferrari
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