Una gara-3 piuttosto povera di azione a Zandvoort è stata ravvivata dalle scaramucce in casa Lynk tra Thed Björk e Yann Ehrlacher. Un duello nato al semaforo verde, con il francese che ha stretto lo svedese contro il muro per rimediare (senza successo) ad una partenza infelice; il team Cyan Racing ha poi chiesto a Björk di lasciar passare il compagno di marca, probabilmente per non ostacolare Ehrlacher in caso di penalità, ma quando il tutto si è risolto con una semplice ammonizione il giovane rampante si è mostrato reticente nel ridare la posizione al campione del mondo 2017. Alla fine ha trionfato la ragione, con Björk vincitore davanti ad uno stizzito Ehrlacher, terzo successo del 2019 sia per la nuova 03 del marchio cinese che per il talento scandinavo.
Anche in Hyundai si è preferito giocare di strategia con Augusto Farfus proprietario della terza posizione dalla partenza all’ultimo giro, quando il muretto del team BRC ha voluto premiare Norbert Michelisz e la sua situazione di campionato. Il brasiliano ha visto sfumare così il suo primo podio al volante di una TCR, ma l’impressione è che finalmente anche lui possa essere al 100% un protagonista di questa serie. Michelisz ha concluso con un terzo posto un weekend comunque non memorabile, ma importante in termini di classifica generale.
Quinto Yvan Muller, privato della pole position e della possibilità di conquistare il primo successo del 2019 per un’ingenuità del team Cyan. Posizione immutata rispetto alla griglia di partenza anche per Mikel Azcona, buon sesto sulla Cupra del team PWR Racing. Johan Kristoffersson ha portato la migliore delle Volkswagen Golf al settimo posto dopo l’ottimo podio di gara-2, mentre Benjamin Leuchter è stato costretto al ritiro per un problema meccanico.
Altro buon colpo in chiave classifica per Esteban Guerrieri, partito ottimamente dal decimo posto e ottavo al traguardo. Percorso contrario per Néstor Girolami, che dall’11esima casella è rimasto coinvolto nella bagarre del primo giro portando a casa solo un 14° posto. La generale ora parla nettamente a favore del portegno sul cordobese, ma anche la sfida in casa Münnich Motorsport si preannuncia tutt’altro che conclusa.
Top ten conclusa dal rimontante Gabriele Tarquini, 14° al via e nono al traguardo, e da Robert Huff che ha compiuto uno dei pochi sorpassi veri e propri di questa gara ai danni di Nick Catsburg. 12° Aurélien Panis con la Cupra del team Comtoyou davanti a Mehdi Bennani, poi il già citato Girolami e un deludente Andy Priaulx, che in un weekend estremamente favorevole alla Lynk ha portato a casa solo 15 punti e ora rischia di vedere compromessi i prossimi weekend a causa delle modifiche che verranno apportate al compensation weight.
Zero punti in casa Audi, il 16° posto di Frédéric Vervisch e il 17° di Niels Langeveld mentre Jean-Karl Vernay ha concluso 25° e ultimo a causa di una foratura all’ultimo giro. Con un 24° posto si è invece concluso il weekend da incubo di Gordon Shedden, sempre a fondo classifica in questi tre giorni di Zandvoort. Un 18° e un 21° posto per le Alfa Romeo del team Ferraris, rispettivamente con Kevin Ceccon e Ma Qinghua. Tutta un’altra musica rispetto ad appena sette giorni fa, quando entrambe le Giulietta sono salite sul podio di gara-3 allo Slovakia Ring.
Il weekend del Gran Premio d’Olanda del WTCR si conclude quindi con Guerrieri in testa alla classifica e Björk in netto riavvicinamento, a 11 lunghezze di ritardo. Girolami è scivolato a -26 e ora è insidiato anche da Michelisz e Azcona, poi Muller e Tarquini. Münnich Motorsport sempre al comando della classifica team con 296 punti mentre Cyan Racing occupa la seconda piazza a 258, poi BRC Racing Team a 236.
Messa in archivio Zandvoort, il quinto round della coppa del mondo turismo 2019 porterà le vetture TCR nell’Inferno Verde della Nordschleife. L’appuntamento è per il weekend del 22 giugno, in concomitanza con la storica 24h.
Gara-3:
Classifica piloti:
Classifica squadre:
Immagine copertina: fiawtcr.com
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