Adorato come una rockstar e venerato come un Dio, Norbert Michelisz non tradisce mai le aspettative dell’enorme schiera di appassionati che viene ad acclamarlo ogni volta che il talento ungherese si presenta sul suo circuito, l’Hungaroring. E anche questa volta, in occasione del secondo round del WTCR 2018, il pilota della Hyundai ha dato un motivo per festeggiare ai suoi tifosi staccando la pole position per gara-1, davanti alla Honda di Esteban Guerrieri.
Con il tempo di 1.52.644 Michelisz ha limato 13 millesimi al record della pista segnato nella FP1 di stamattina, che a sua volta di millesimi ne aveva tolti 83 rispetto alla pole position segnata l’anno scorso nella TCR International Series, neanche a dirlo, dallo stesso pilota di Himesháza, per l’occasione al volante di una Honda Civic. Un crono arrivato al primo giro lanciato di una sessione che invece si è conclusa allo sprint, con un giro secco che ha fatto seguito ad un’interruzione causata dai detriti persi dalla Cupra di John Filippi.
Proprio sotto la bandiera a scacchi, Esteban Guerrieri si è preso il secondo posto dello schieramento scalzando Thed Björk da una potenziale prima fila tutta Hyundai. L’argentino ha necessità di riscattarsi dopo un difficile Gran Premio del Marocco ed è riuscito a portare la sua Civic a 256 millesimi da Michelisz. Il campione del mondo è stato dunque relegato in seconda fila accanto a Gabriele Tarquini, leader del campionato dopo la doppia vittoria di Marrakech.
Il binomio Hyundai-Honda prosegue fino all’ottavo posto, con Benjamin Lessennes buon quinto sulla Civic del team Boutsen Ginion. Il sostituto di Tiago Monteiro ha confermato il suo giovane e spumeggiante talento, ma in vista di gara-1 dovrà scontare una penalità di cinque posizioni per eccesso di velocità nel corso della full course yellow chiamata durante la FP2 per rimuovere una bandella persa dell’Audi di Vervisch; il belga partirà così decimo e la terza fila sarà tutta in famiglia, con Yann Ehrlacher davanti allo zio Yvan Muller. Eccellente la settima casella conquistata dalla wildcard Dániel Nagy, anch’egli su una Hyundai gestita dal team M1RA Motorsport di Norbert Michelisz.
La top ten di queste prime qualifiche ungheresi è stata chiusa da due bandiere britanniche, quelle di Robert Huff e James Thompson. Ci si attendeva qualcosa in più dalla Volkswagen Golf su una pista che premia l’agilità e dunque la compattezza della vettura di Wolfsburg, ma l’iridato 2012 non è andato oltre un nono posto; Mehdi Bennani prenderà invece il via dalla 14esima casella con la seconda delle Golf gestita dal team di Sébastien Loeb.
Solo 11° il campione internazionale TCR in carica, Jean-Karl Vernay, su una pista davvero ostica per la veloce ma poco agile Audi RS3, ancora memore del terribile weekend passato l’anno scorso con Comini e Vervisch tra forature e uscite di pista dovute all’importante peso della vettura. In questo contesto si è comportato bene anche Nathanaël Berthon, 13° alle spalle di Tom Coronel. 15esima piazza per la migliore delle Peugeot, quella di Mat’o Homola, davanti alla Cupra di John Filippi.
18° posto per l’Alfa Romeo di Fabrizio Giovanardi, anch’essa non competitiva sulle piste tortuose come quella ungherese, mentre Gianni Morbidelli si è classificato 20° con la seconda delle Giulietta di Romeo Ferraris. Alle spalle del pesarese si è piazzato Attila Tassi, vice-campione TCR in carica e wildcard in occasione di questo evento: il giovane talento ungherese, a differenza delle altre Honda, paga i 20 chilogrammi aggiuntivi di zavorra assegnati da regolamento agli “ospiti” e tuttora non ha trovato il bandolo della matassa con una vettura che guiderà anche nel campionato europeo TCR che prenderà il via il prossimo fine settimana a Le Castellet. Altra delusione di queste qualifiche è Pepe Oriola, solamente 22° e distante oltre due secondi dalla pole position davanti ad una pattuglia di quattro Audi composta da Panis, Vervisch, Shedden e Dupont.
La prima delle tre gare dell’Hungaroring scatterà alle 15:25.
Classifica:
Immagine copertina: fiawtcr.com
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