WTCR | Hungaroring: Tarquini mette la terza, Huff vince gara-2

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
29 Aprile 2018 - 18:35
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Robert Huff e Gabriele Tarquini hanno conquistato le gare domenicali del WTCR all’Hungaroring. Il pilota britannico del team Loeb ha portato al primo successo stagionale la Volkswagen, dalla pole position restituitagli a seguito delle decisioni post-qualifiche da parte della Direzione Gara, l’abruzzese ha conquistato la sua terza vittoria sulla falsariga di quanto avvenuto in gara-1 a Marrakech, ossia sorprendendo il poleman (in questo caso Michelisz) allo spegnersi dei semafori rossi. 

Il podio di gara-2 ha visto protagonista sul secondo gradino il giovane pilota di casa Dániel Nagy, il quale si è distinto per tutto il weekend al volante della Hyundai del team M1RA nonostante i 20 chilogrammi di zavorra aggiuntiva imposti alle wildcard; giornata positiva anche per Yvan Muller, terzo in entrambe le manches di oggi a completare un trionfo quasi completo della Casa sudcoreana, dimostratasi indiscutibilmente come prima forza del campionato in attesa del compensation weight che diventerà effettivo a partire dal prossimo round. Le i30 hanno risposto per le rime alla doppietta Honda firmata ieri da Ehrlacher e Guerrieri, che oggi hanno cercato di limitare i danni il più possibile rimediando un piazzamento e uno zero a testa: il francese è stato messo kappaò in gara-2 da un problema al motore, l’argentino ha anticipato la partenza di gara-3 ed è stato spedito nelle retrovie dalla conseguente penalità.

Pochi punti in cascina anche per Thed Björk, che dopo la pessima qualifica di stamani non è andato oltre un nono posto in gara-3.  Importante in ottica campionato il successo di Huff, che ha vinto di esperienza gara-2 nella speranza che le prossime gare possano riportare anche le Golf ad essere costantemente protagoniste. Totalmente fuori dai giochi le Audi, che non sono andate oltre i due decimi posti di Vernay, le Cupra, con un Pepe Oriola ancora fermo nelle retrovie, e le sempre sfortunate Alfa Romeo.

Tra due settimane, l’appuntamento è con una delle prove “di cartello” della stagione, ossia il Gran Premio di Germania nell’Inferno Verde, la Nordschleife. E ad arrivarci da leader della classifica sarà il 56enne Tarquini, con 118 punti contro gli 82 di Ehrlacher, i 77 di Muller e i 75 di Michelisz. 

CRONACA

Gara-2

Prima del via: molto lavoro per la Direzione Gara dopo le qualifiche. Lessennes viene penalizzato di tre posizioni sulla griglia di gara-2 per essere uscito dai box con il semaforo rosso per la Q3; Tassi viene dapprima privato del miglior tempo segnato nella Q2, poiché dopo attenta verifica si scorge che l’ungherese è effettivamente transitato per due volte sotto la bandiera a scacchi, e in seguito definitivamente escluso dalla classifica per non essersi presentato ad un controllo di peso. La stessa sanzione viene inflitta a Giovanardi, retrocesso a sua volta a fondo griglia. Huff eredita così la prima posizione della griglia invertita.

Partenza: Huff mantiene la prima posizione allo spegnersi dei semafori, davanti a Dániel Nagy. Non è altrettanto impeccabile la partenza dell’altra Golf, quella di Bennani, che scivola in settima posizione. Terzo si porta Muller, che cerca di insidiare Nagy senza successo; alle spalle del quattro volte iridato si collocano le Honda gemelle di Thompson e Guerrieri, davanti a Tarquini. Partenza discreta per Michelisz, ottavo.

Giro 2: Guerrieri stacca profondo in curva 1 e sorprende Thompson per la quarta posizione. Pochi secondi dopo è Szabó a scaldare il folto pubblico ungherese, appropriandosi della decima posizione ai danni di Ehrlacher.

Giro 3: si lotta anche nelle retrovie, con Berthon che ha ragione di Comte per la 18esima posizione. Nel frattempo si ferma Oriola.

Giro 4: duello “old school” tra Thompson e Tarquini. Il pilota italiano ha ragione del britannico, superandolo addirittura all’esterno della curva 2 per la quinta piazza.

Giro 5: Michelisz inizia ad insidiare la settima posizione di Bennani. Ehrlacher si ritira per problemi al motore.

Giro 6: Thompson rallenta per un problema di misfire del motore in uscita dalla prima curva, Bennani si ritrova “disturbato” dalla Honda #15 e viene superato da Michelisz in curva 2. Il marocchino riesce ad affiancare nuovamente la Hyundai #3 e alla chicane 3-4 riesce a riprendersi la posizione.

Giro 8: si risolve il duello tra Michelisz e Bennani, con l’ungherese che scavalca l’avversario alla frenata di curva 1.

Giro 10: Tarquini sorprende Guerrieri all’interno della curva 2, facendosi largo con una sportellata. Uscita di pista per Morbidelli, nelle retrovie, a causa di uno scontro con Giovanardi.

Giro 11: Björk completa la sua rimonta appropriandosi della 12esima posizione ai danni di Filippi, che viene attaccato senza successo anche da Berthon.

Giro 12: Huff controlla il giovane Nagy e conquista il suo primo successo stagionale. Tarquini si avvicina pericolosamente anche a Muller, ma l’alsaziano controlla l’ex compagno di squadra e conquista il gradino più basso del podio. Quinto è Guerrieri, davanti a Michelisz, Bennani e Lessennes, mentre Szabó conquista un’importante nona posizione respingendo gli attacchi di Vernay, che chiude la zona punti con la migliore delle Audi. Il contatto tra Giovanardi e Morbidelli costa 30 secondi di penalità al modenese, che scivola da 19° a 23°.

Gara-3

Partenza: Tarquini scatta meglio di Michelisz e alla prima curva è al comando. Guerrieri conserva la terza posizione ma la sua partenza è anticipata e la Direzione Gara lo penalizza immediatamente con un drive through. Bene invece Muller, che sorprende sia Ehrlacher che Lessennes. Nelle più immediate retrovie, Thompson colpisce Bennani in curva 2 e lo manda in testacoda. Recupera diverse posizioni anche Björk, che dalla 18esima casella è già 11° al termine del primo giro.

Giro 2: battaglia senza quartiere nelle posizioni di rincalzo, con Szabó che centra Coronel in curva 12 e poi si scontra con Panis. Il pilota dell’Audi è costretto a fermarsi, con la sospensione anteriore sinistra danneggiata.

Giro 3: si fermano ai box Filippi e Giovanardi, quest’ultimo a causa di una foratura. La Direzione Gara chiama una Safety Car per rimuovere alcuni detriti rimasti in pista: come da regolamento, la distanza di gara passa da 15 a 17 giri.

Giro 5: la corsa riprende, con Guerrieri che sconta il drive through cedendo la terza posizione a Muller. La situazione non cambia nelle prime posizioni, mentre Shedden si fa largo a suon di sportellate per guadagnare la 14esima piazza ai danni di Comte; subito dietro, anche la seconda delle Peugeot è coinvolta in duello con l’Alfa di Morbidelli. Si conclude anticipatamente anche la gara di Coronel, con la Honda #9 danneggiata dai contatti precedenti.

Giro 6: Björk strappa la nona posizione a Vernay in curva 12.

Giro 7: qualche goccia di pioggia inizia a scendere sulla pista, viene calata la bandiera rossa proprio mentre Huff sta superando Thompson per la settima posizione. Il vincitore di gara-2 preferisce lasciar nuovamente sfilare il connazionale.

Giro 8: dopo un brevissimo scroscio, la gara riprende in regime di Safety Car. Tutti i piloti hanno mantenuto le gomme slick.

Giro 9: viene nuovamente calata la bandiera verde, situazione di classifica invariata con le Hyundai del team BRC Racing che allungano su Muller ed Ehrlacher.

Giro 15: Björk regala le ultime emozioni della corsa, attaccando ripetutamente ma senza successo Huff per l’ottava posizione. Anche Oriola è costretto a difendersi dall’assalto di Shedden, ma in palio c’è solo una 12esima posizione.

Giro 17: Michelisz tenta l’assalto finale su Tarquini, che chiude ogni varco e conquista la sua terza vittoria della stagione. Muller è di nuovo terzo davanti al nipote Ehrlacher, poi Lessennes, Dániel Nagy, Thompson, Huff, Björk e Vernay a chiudere la zona punti. 15esima posizione per l’unica Alfa al traguardo, quella di Morbidelli, Bennani è 19° dopo l’incidente del primo giro mentre Guerrieri non si schioda dalla 22esima ed ultima piazza.

CLASSIFICHE

Gara-2:

Gara-3:

Campionato:

Immagine copertina: fiawtcr.com

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