WTCR | GP Italia 2022, Gara 2: Gilles Magnus vince in solitaria una gara tranquilla con protagonista l’imprevedibilità delle gomme

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
24 Luglio 2022 - 21:10
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Gilles Magnus vince gara 2 della Race of Italy senza problemi di alcun tipo. Lynk & Co resta ferma nella scelta di non correre, mentre gli altri team cercano degli accorgimenti per risolvere la questione gomme

Da Vallelunga – Dopo una gara 1 scoppiettante (nel vero senso della parola) il weekend della Race of Italy del WTCR continua con una gara 2 dai mille dubbi e dalle controversie irrisolte. Vallelunga vedrà ancora i 16 piloti presenti schierarsi in pista per una prova da 25 minuti +1 giro, lunghezza ridotta rispetto a gara 1.

Il circuito torna nella variante utilizzata dal 1971 al 2004, con 12 curve sinuose che creano un circuito veloce nella parte iniziale e tecnico nel finale, dove l’abilità del pilota è fondamentale.

Il cambiamento più importante rispetto alla gara della mattina è l’inversione delle posizioni in top 10. A partire davanti a tutti saranno quindi due Lynk & Co. Yann Ehrlacher partirà nella posizione in fronte allo schieramento davanti a Santi Urrutia. La doppietta di vetture svedesi precede una fila completamente Audi, con Gilles Magnus, terzo in gara 1, a precedere Mehdi Bennani, il pilota del WTCR Trophy più avanti in griglia di partenza. Il vincitore di gara 1 e poleman Nestor Girolami partirà dalla nona casella.

L’unico cambio in griglia riguarda Esteban Guerrieri. Il pilota Honda di Munnich Motorsport ha dovuto sostituire il turbo e, da regolamento, partirà in ultima posizione. Da notare anche l’assenza di Daniel Nagy. Il pilota Cupra, infortunatosi nel weekend di Vila Real, non è stato sostituito.

Come da comunicato, le 5 Lynk & Co lasciano il tracciato per la mancanza di sicurezza dopo i problemi delle gomme, visti inizialmente nelle prove libere e palesati in gara 1, con metà dei partenti che ha dovuto fermarsi a cambiare coperture per precauzione o per la foratura dello pneumatico. L’unica eccezione è Thed Bjork, che rientra per ritirarsi durante il primo giro.

Allo spegnersi del semaforo rosso Magnus (effettivamente il poleman dopo il ritiro preventivo delle Lynk & Co) brucia i concorrenti e si separa subito. Fin dalle prime fasi di gara Bennani non ha passo e viene superato prima dalla Honda di Tassi e poi dal suo compagno di squadra, Nathanael Berthon.

Azcona, partito ottavo, riesce a recuperare dopo soli 5 minuti il gruppetto di testa, cercando di attaccare Bennani per arrivare a Tassi e Berthon. Il marocchino non ha il passo dei due davanti e non ha di certo voglia di farsi superare dal leader di campionato, bloccando la sua rimonta prima di un colpo di scena. Bennani fora in curva 1, lasciando via libera ad Azcona. Nello stesso giro Tassi ha un calo di pressione al Tornantino, ma riesce a salvare da danni peggiori riparandosi in pit lane.

Berthon e Azcona si trovano a duellare per le posizioni sul podio, ma è da notare quanto sia importante la rimonta di Guerrieri. L’argentino di Honda si trova a metà gara in quinta posizione, addirittura davanti al connazionale Girolami e all’esperto Huff. L’inglese cerca spesso di portare le ruote della sua Cupra davanti a quelle delle due Honda davanti a lui con scarsi risultati.

A parte il pit di Monteiro a 4 minuti dalla fine della gara e quello di Guerrieri all’ultimo giro non ci sono ulteriori notizie rilevanti. Gilles Magnus vince in solitaria la seconda gara stagionale davanti a Barthon e Azcona. Lo spagnolo non è mai stato abbastanza sicuro nel cercare un attacco, forse a causa dello scarso feeling con le gomme riportato anche in conferenza stampa nel post gara.

Un motivo per le minori forature, anche se presenti, potrebbe essere l’aumento della pressione degli pneumatici, molto probabile vedendo le difficoltà con le gomme dei piloti, oltre che cambi all’assetto che possono influenzare in modo minore sull’usura e sullo sforzo della causa dei problemi visti finora.

Con il sesto posto finale è Robert Huff a salire sul podio per essere il miglior pilota del WTCR Trophy. Il pilota inglese si è già laureato campione degli “indipendenti” con il risultato ottenuto in gara 1, ma non con un calendario così “flessibile”, è possibile che il suo titolo non sia definitivo.

Riguardo al campionato piloti, il distacco tra Mikel Azcona e Nestor Girolami, il diretto inseguitore, è ampissimo. Si parla di 200 punti contro 164. Dei 65 punti ancora sicuramente disponibili nel “finale di stagione” (ancora non è stata annunciata una probabile ottava tappa di campionato) ne bastano 30 al basco della Hyundai per diventare campione piloti. Il risultato positivo è amplificato dal ritiro collettivo di Lynk & Co, che non ha fatto altro che aumentare a dismisura la possibilità di trionfo mondiale da parte del già due volte campione europeo di categoria. Nonostante l’ampio distacco sono matematicamente in lotta titolo anche Robert Huff (148 punti), Gilles Magnus (142 punti) e Santiago Urrutia (137 punti).

BRC Hyundai si gongola dei risultati e allunga sui rivali fino ad arrivare a quota 298 punti, 45 di distacco da Munnich Motorsport (team Honda di Girolami e Guerrieri). Ben 6 team sono matematicamente in lotta per “l’ultimo round”. I due team Cyan Lynk & Co si trovano a 211 punti (Cyan Performance ottiene punti validi solo con Ma e Urrutia, nonostante fornisca la terza auto a Bjork, mentre Cyan Racing porta in pista i francesi Muller e Ehrlacher), 4 davanti ad Audi Comtoyou (Magnus e Bennani), mentre l’ultimo team matematicamente in lotta è Zengo con 173 punti (quasi tutti di Robert Huff, visto che Daniel Nagy si trova in ultima posizione).

WTCR 2022 - Italia - Race 2
Ordine di arrivo provvisorio della seconda gara italiana del WTCR.

Dopo la Race of Italy, il WTCR torna in Francia sul circuito di Anneau du Rhin per la Race of Alsace Grand Est, tappa inserita a campionato in corso, il 6 e 7 agosto. Il tracciato francese non avrà classi diverse a supportare la prova principale, che sarà autrice di una performance esplosiva, magari non nel senso letterale del termine.

Immagini: FIA WTCR Media Area

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