Yvan Muller conquista la pole position nella prima prova stagionale del Mondiale Turismo, che si disputerà domani sul circuito di Monza. Il francese della RML-Chevrolet ha ottenuto la prima posizione sia al termine della Q1 che al termine della Q2 e conquistando i 5 punti che spettano all’autore della pole position, dopo aver chiuso al comando entrambe le sessioni di prove libere della mattinata; dietro a lui si sono qualificati il suo compagno di squadra Tom Chilton e Alex MacDowall (Bamboo-Chevrolet); anche con l’uscita di scena del team ufficiale, quindi, la storia non è cambiata: le Chevrolet sono sempre le macchine da battere.
L’inizio della Q1 è stato piuttosto movimentato: quasi tutti i piloti sono scesi immediatamente in pista, con Muller e Chilton davanti a tutti gli altri, ma dopo una manciata di secondi ecco il primo colpo di scena: il campione del mondo in carica Rob Huff tampona Fredy Barth alla staccata della Roggia, rompendo la sospensione anteriore destra; la BMW dello svizzero, invece, non subisce alcun danno e può proseguire normalmente. Dopo aver percorso alcune centinaia di metri nel tentativo di riportare la sua Seat ai box, Huff si arrende e parcheggia la vettura al Serraglio: il direttore di gara non può far altro che interrompere la sessione e richiamare tutte le vetture ai box, dopo meno di 3 minuti dall’inizio della sessione.
Dopo 10 minuti di interruzione la sessione riprende, ed ancora una volta sono le due Chevrolet del team RML ad entrare per prime in pista: alla fine del primo giro lanciato è Muller che si porta in vetta alla classifica, dopo essere stato “tirato” da Chilton sui lunghi rettilinei di Monza, col tempo di 1:57.665, seguito a 2 decimi da Nykjaer; dietro a lui si piazzano MacDowall, Tarquini, Thompson e Dudukalo.
A 12 minuti dal termine della Q1 ecco il secondo botto, ben più spettacolare del primo: Dudukalo manca completamente il punto di frenata alla prima variante e va a colpire a gran velocità proprio il suo compagno di squadra Thompson. Il russo è costretto a fermarsi, mentre Thompson riesce a portare ai box la vettura danneggiata per effettuare le riparazioni necessarie. Chilton intanto si porta in terza posizione, a mezzo secondo da Muller, dopo aver usufruito della sua scia, mentre poco dopo Nash, tirato da MacDowall, si piazza quinto.
A 6 minuti dalla fine delle prove tutti rientrano nuovamente in pista e Muller fa segnare il tempo di 1:56.622, abbassando di oltre un secondo il tempo fatto segnare in precedenza; Chilton poi scavalca Nykjaer e si porta in seconda posizione. Il finale della Q1 riserva un ulteriore brivido: all’uscita della Parabolica, Tarquini tampona Munnich che si intraversa verso l’interno della curva per poi ritornare verso l’esterno; per evitare il contatto, Monje è costretto a mettere due ruote sulla ghiaia all’esterno della Parabolica, ma riesce a controllare la vettura e a chiudere il giro senza problemi. Si qualificano così per la Q2 Muller, Chilton, Nykjaer, MacDowall, Oriola, Nash, Tarquini, O’Young, Basseng, Thompson, rimasto tra i primi 12 anche se non è potuto tornare in pista per l’ultimo tentativo, Monje e D’Aste.
La Q2 è decisamente più tranquilla della Q1: Muller si porta subito al comando facendo segnare il tempo di 1:56.486, mentre alle sue spalle dopo il loro primo tentativo si piazzano Oriola, Chilton, Tarquini, Nash, Nykjaer, O’Young, MacDowall, Monje e D’Aste. Negli ultimissimi minuti della sessione riesce a tornare in pista Thompson, con la vettura ancora danneggiata nella parte destra, che si piazza all’ottavo posto; successivamente è Basseng a conquistare l’ottava posizione, spedendo l’inglese della Lada in nona. Negli ultimi secondi della sessione Chilton e MacDowall riescono a scavalcare Oriola, portandosi in seconda e terza posizione. Finisce così con Muller in pole con 8 decimi di vantaggio sul compagno di squadra Chilton; terzo si piazza MacDowall sulla Chevrolet del team Bamboo, quarto Oriola con la Seat del team Tuenti e quinto Gabriele Tarquini con la Honda Civic ufficiale.
Per quanto riguarda Gara-2, sarà Darryl O’Young a partire in pole, affiancato da James Thompson.
Dopo la fine delle qualifiche, i commissari hanno deciso di penalizzare di 5 posizioni sulla griglia Tarquini e Dudukalo per gli incidenti di cui sono stati protagonisti nel corso della Q1.
Pos Driver Car Time Gap 1. Yvan Muller Chevrolet Cruze 1m56.486s 2. Tom Chilton Chevrolet Cruze 1m57.345s + 0.859s 3. Alex MacDowall Chevrolet Cruze 1m57.685s + 1.199s 4. Pepe Oriola Seat Leon 1m57.833s + 1.347s 5. James Nash Chevrolet Cruze 1m58.005s + 1.519s 6. Michel Nykjaer Chevrolet Cruze 1m58.172s + 1.686s 7. Marc Basseng Seat Leon 1m58.518s + 2.032s 8. James Thompson Lada Granta 1m58.669s + 2.183s 9. Darryl O'Young BMW 320 1m58.781s + 2.295s 10. Gabriele Tarquini Honda Civic 1m57.946s + 1.460s* 11. Fernando Monje Seat Leon 1m58.814s + 2.328s 12. Stefano D'Aste BMW 320 2m00.475s + 3.989s 13. Franz Engstler BMW 320 1m59.046s + 2.560s 14. Tom Boardman Seat Leon 1m59.116s + 2.630s 15. Tiago Monteiro Honda Civic 1m59.155s + 2.669s 16. Tom Coronel BMW 320 1m59.386s + 2.900s 17. Mehdi Bennani BMW 320 1m59.685s + 3.199s 18. Rene Munnich Seat Leon 1m59.978s + 3.492s 19. Fredy Barth BMW 320 2m00.090s + 3.604s 20. Norbert Michelisz Honda Civic 2m00.799s + 4.313s 21. Aleksei Dudukalo Lada Granta 1m59.303s + 2.817s* 22. Charles Ng BMW 320 2m00.901s + 4.415s 23. Jean-Philippe Dayraut BMW 320 2m00.957s + 4.471s 24. Rob Huff Seat Leon * Penalità di 5 posizioni sulla griglia
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