WTCC | GP Qatar – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Novembre 2016 - 11:26
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La travagliatissima stagione 2016 del WTCC sta per giungere alla conclusione. Anche quest’anno, le luci artificiali dell’autodromo di Losail saranno di sfondo al round conclusivo di un campionato che ha già assegnato tutte le sue corone: José María López è campione del mondo piloti, Citroën ha dominato tra i costruttori e l’accoppiata Mehdi Bennani-Sébastien Loeb Racing ha conquistato i trofei riservati agli indipendenti e alle scuderie.

Come detto, il mondiale turismo non ha attraversato un’annata facile: prima dell’inizio delle ostilità, la notizia dell’abbandono di Citroën, riuscita comunque nell’intento di chiudere il suo triennale impegno confermando di essere l’assoluto riferimento della categoria, poi l’Affaire Honda con la squalifica delle Civic dal Gran Premio del Marocco per una trovata non regolamentare riguardante il fondo piatto, episodio che ha di fatto consegnato il titolo a López con più di metà campionato ancora da disputare, e infine l’ennesima tegola con l’abbandono ad effetto immediato del team Lada, probabilmente in direzione della diretta concorrente del WTCC, la TCR Series di Marcello Lotti.

Quest’ultima è sicuramente la notizia che ha lasciato più interdetti gli addetti ai lavori. La scuderia russa ha sempre avuto grande fiducia nel mondiale turismo, rendendosi peraltro protagonista di una crescita di competitività esponenziale dalla prima vettura schierata in pista, la recalcitrante 110, alla Vesta che quest’anno è riuscita perfino a dominare il Gran Premio di casa, a Mosca. Si sono quindi ritrovati senza sedile i tre piloti della squadra di Viktor Shapovalov: ma se Hugo Valente sembrerebbe in procinto di passare (pure lui…) alla TCR con il team Bamboo Engineering e Nick Catsburg non ha mai smesso il suo impegno nelle competizioni Gran Turismo con BMW, il discorso diventa più complesso parlando di Gabriele Tarquini.

Passato in Lada proprio quest’anno, dopo avere ricevuto la notizia di non rientrare più nei programmi Honda per il WTCC, Tarquini compirà 55 anni il prossimo 2 marzo ma ad appendere il casco al chiodo proprio non ci pensa: il suo obiettivo rimane sempre il mondiale, ma questa volta pare proprio che il pilota abruzzese debba cominciare a guardarsi intorno, poiché la serie FIA sembra ormai essere vittima di una fuga di cervelli (e anche di vetture) senza precedenti. Pioniere delle competizioni turismo sin dalle Gruppo A di inizio anni ’90, Tarquini ha debuttato nel WTCC quando ancora vi era il Superturismo e il campionato aveva ancora denominazione europea: bisogna risalire, in particolare, al 2000, quando Honda lo chiamò negli ultimi due round per aiutare Peter Kox a conquistare l’alloro continentale, vinto poi in rimonta da Fabrizio Giovanardi e dall’Alfa Romeo. Avendo disputato la bellezza di 327 gare tra europeo e mondiale FIA, ci si può facilmente rendere conto del peso che avrebbe per questo campionato la perdita di un pilota come Tarquini, non più giovane ma ancora in piena attività.

Altri due nomi in procinto di chiudere le valigie sono i due ufficiali Citroën, pronti ad imboccare strade completamente all’opposto. Per “Pechito” López, in questi tre anni il WTCC ha rappresentato un’occasione di rilancio per una carriera che pareva destinata addirittura alla Formula 1 ma che ha subìto un misero crollo alla fine del 2006: occasione sfruttata appieno, visto che il Double Chevron lo ha affiancato a Sam Bird per il suo ambizioso progetto Formula E, ma anche considerando il suo ormai prossimo annuncio come pilota Toyota per il prossimo mondiale endurance; Yvan Muller, invece, dal 2014 ad oggi ha vissuto ben pochi momenti di gioia, essendo stato decisamente schiacciato (da quattro volte iridato) dallo strapotere dell’argentino: il futuro dell’alsaziano è lontano dal WTCC, che comunque lo vede ancora come pilota più vincente di sempre, ma è a sua volta decisamente incerto, poiché il 2017 potrebbe coincidere addirittura con un anno sabbatico. 

Prossima al ritiro in veste ufficiale, Citroën ha deciso di entrare già in clima 2017 decidendo di affrontare il MAC3 del Qatar con il trio del team Loeb, squadra che dall’anno prossimo sarà maggiore (e forse anche unica) rappresentante della Casa francese. Ad affrontare la “cronosquadre” saranno quindi Mehdi Bennani, Tom Chilton e Grégoire Demoustier.

Logica favorita per il prossimo mondiale, Honda non ha tuttavia ancora confermato chi guiderà le Civic ufficiali l’anno prossimo. Pare che i tre attuali piloti possano essere confermati, ma nessuno dei tre è rimasto fermo durante la lunghissima pausa che ha separato il Gran Premio della Cina da quello del Qatar. Tiago Monteiro e Norbert Michelisz sono saliti sulla versione TCR della vettura giapponese, con il primo che ha trionfato nel prestigioso Gran Premio di Macao di domenica scorsa e il secondo che ha aiutato il belga Stéphane Lémeret a conquistare la prima edizione del campionato del Benelux per vetture TCR; discorso differente, invece, per Robert Huff, che ha approfittato del suo soggiorno in Cina per disputare due round del campionato nazionale alla guida di una Senova, vincendo anche una gara. Il suo totale digiuno di corse TCR nel 2016, tuttavia, ha impedito al britannico di disputare proprio il Gran Premio di Macao che ha già vinto per ben otto volte. Pare che possa comunque disporre di una nuova chance, perché dal 2017 il difficilissimo tracciato dell’ex-colonia portoghese possa rientrare nel calendario del WTCC, dopo due anni di stop.

La seconda ed ultima Casa ufficiale impegnata ancora nel WTCC è Volvo, che in Qatar ritroverà Robert Dahlgren dopo due round di assenza, dovuti a coincidenze con il campionato scandinavo che il 35enne di Skellefteå non è riuscito a conquistare. Nel 2017 dovrebbero essere tre le S60 in pista, a completare uno scarno lotto di sei vetture “interne”, davvero troppo poche per un campionato di livello mondiale. In Cina, intanto, è arrivata la prima vittoria per il marchio svedese ad opera di Thed Björk, che ha conquistato la opening race nonostante una sospensione rotta alla penultima curva.

In un mare di incertezze, solo due piloti hanno mostrato un vero e proprio interesse a proseguire nel WTCC. Il primo è l’inossidabile Tom Coronel, il cui desiderio è quello di acquistare una Citroën C-Elysée, in contrapposizione con ROAL Motorsport che invece non pare intenzionata a distaccarsi dalla vetusta Chevrolet Cruze; a ruota dell’olandese si è posto Esteban Guerrieri, rimasto colpito dalla serie nel corso dell’appuntamento di Termas de Río Hondo e intenzionato a seguire le orme di López per rilanciare anche la sua carriera. 

Come l’anno scorso, per evitare concomitanze orarie con il round finale della Formula 1, il WTCC gareggia di venerdì, scenario inusuale per una categoria che non pare avere un futuro roseo. L’inverno chiarirà sicuramente le idee al promoter François Ribeiro e alla sua équipe.

2016 DHL FIA WTCC Race of Qatar – Losail International Circuit
Round 11/11

24-25 novembre 2016

losail

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 5,380 km
Giri da percorrere: 12 (gara-1), 13 (gara-2)
Distanza totale: 64,56 km (gara-1), 69,94 km (gara-2)
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara: 2:01.628 – José María López – Citroën – 2015
Giro prova: 2:00.947 – José María López – Citroën – 2015
Vittorie pilota: 1 – José María López, Yvan Muller
Vittorie costruttore: 2 – Citroën
Pole pilota: 1 – José María López
Pole costruttore: 1 – Citroën
Podi pilota: 1 – José María López, Mehdi Bennani, Hugo Valente, Yvan Muller, Qinghua Ma, Norbert Michelis
Podi costruttore: 4 – Citroën

ALBO D’ORO

alboqatwtcc

PROGRAMMA

Giovedì 24 novembre
14:00-14:30 (12:00-12:30) Shakedown
16:00-16:30 (14:00-14:30) Prove Libere 1
21:00-21:30 (19:00-19:30) Prove Libere 2

Venerdì 25 novembre
14:30-15:20 (12:30-13:20) Qualifiche – Eurosport 2
15:30-16:00 (13:30-14:00) MAC3 – Eurosport 2
21:20 (19:20) Gara-1 – Eurosport 1
22:35 (20:35) Gara-2 – Eurosport 1

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: fiawtcc.com

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