WSX | Max Anstie campione SX2: “In Inghilterra non c’è percezione del supercross, voglio portare un cambiamento”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
28 Novembre 2023 - 12:52
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Le dichiarazioni post-Melbourne del nuovo iridato 250cc del supercross, sempre sul podio nelle nove manche disputate

Con la tripletta nel Gran Premio d’Australia 2023 del WSX a Melbourne, Max Anstie si è laureato campione del mondo Supercross classe SX2. Il pilota del team Honda Fire Power Racing ha riportato il motocross britannico, movimento spesso definito (a ragione) decadente, a vincere un iride senior a 22 anni di distanza dal titolo outdoor 125cc di James Dobb raggiungendo il traguardo più importante della sua carriera.

Spesso definito incostante, capace di fenomenali lampi di genio alternati a scivoloni colossali, a 30 anni il pilota di Winchester è asceso al trono cadetto indoor con nove podi su nove manche disputate e ben sei successi parziali. Anstie ha chiuso nel miglior modo possibile un 2023 davvero formidabile, iniziato con un terzo posto nell’AMA 250cc East frutto di una vittoria e quattro podi, risultati non scontati perché ottenuti in sella ad una moto non ufficiale a fronte degli squadroni factory statunitensi.

Queste le parole di Anstie nella conferenza stampa post-gara.

“Sapevo che questa serata avrebbe avuto una grande importanza per me. Penso di avere guidato come un orologio, ho fatto esattamente ciò che dovevo fare. Si trattava solo di tre round, ma considerando che ogni manche contava per i punti sono nove gare, alla fine è come correre la East Coast negli Stati Uniti! Sono fiero di avere messo un sigillo su questo titolo e di tornare a casa con una medaglia d’oro.

La mia carriera si è riaperta, ho 30 anni ma quando faccio supercross me ne sento 17. Il mio cervello è stato costantemente focalizzato su come andare più forte, su come migliorare nelle whoops, su come proseguire in questo fantastico momento. Volevo dare un segnale. Il mio agente è James Dobb, che dal 2001 era l’ultimo campione del mondo britannico e questo me l’ha ripetuto spesso! So che lui ha vinto nell’outdoor ma non mi interessa, parliamo sempre di un campionato mondiale FIM, che sia supercross o motocross si tratta in ogni caso di un britannico che vince un mondiale.

Nel Regno Unito non c’è tanta percezione del supercross. Ho fatto doppietta al Nazioni nel 2017 e non dico che a nessuno interessasse, ma non ho ricevuto grandi attenzioni, l’anno dopo siamo andati in Olanda e il Re era presente. In Inghilterra il motocross non è un grande sport, siamo un po’ degli hooligans. Non siamo visti come veri professionisti e mi piacerebbe cambiare questa cosa. Vorrei che i ragazzi giovani pensassero di poter correre, un giorno, nel mondiale Supercross. La prossima settimana (questo weekend, ndr) sarò in Inghilterra per i FIM Awards, spero che qualcuno possa intervistarmi per la TV in modo che possa ribadire ancora il concetto!”.

Immagine copertina: WSX

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