WSX | Ken Roczen resta sul trono: “Sapevo che sarebbe stata dura, tanti piloti stanno migliorando”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
28 Novembre 2023 - 13:14
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Il tedesco ha confermato il titolo 2022 nella serata di Melbourne, terminando al meglio un’annata memorabile

Il 2023 di Ken Roczen è destinato a rimanere nella memoria degli appassionati di motocross. Il passaggio da HRC ad un team non ufficiale come Pipes Motorsports Group, in sella ad una vecchia Suzuki, suonava per alcuni come condanna definitiva per un pilota che a 29 anni sembrava avere perso la bussola per molteplici ragioni.

Tutt’altro. Il pilota tedesco ha disputato un Supercross AMA da grande protagonista, vincendo una gara leggendaria a Indianapolis e lasciando sul piatto la top 3 del campionato solo per un incidente nell’ultimo main event a Salt Lake City, è stato di fatto l’unico a mettere in difficoltà Jett Lawrence nel National, ha conquistato il trofeo individuale MXGP al Motocross delle Nazioni di Ernée e poi ha chiuso in bellezza con il secondo titolo mondiale Supercross nella classe WSX. Niente male, per usare un eufemismo, viste le premesse.

Il palmarès nel solo mondiale indoor recita 21 vittorie e 60 podi, numeri ancora migliorabili con un calendario più ampio (come ci si auspica per le prossime stagioni) e grazie ad una fiducia e una libertà ritrovate e assolutamente necessarie per un pilota come Roczen, che in pista vive di talento e fantasia.

Ecco le sue parole nella conferenza stampa del Gran Premio d’Australia a Melbourne.

“Sapevo che sarebbe stata dura. Con gare come queste non sai mai cosa possa succedere e lo abbiamo visto ad Abu Dhabi, quindi per nessun motivo si poteva prendere questo evento alla leggera. Abbiamo tratto il massimo. Ho avuto problemi sia venerdì che sabato, ho corso la heat con un set-up completamente differente e ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi, la leva della frizione era così dura che facevo fatica a tirarla!

Quando il cancelletto si abbassa, però, la confidenza con la moto conta fino ad un certo punto, devi correre e basta. Sono sempre riuscito a risalire il gruppo vincendo le prime due gare, al via dell’ultima ho sentito un taglio all’acceleratore e le prime due curve non sono state molto divertenti, ho dovuto stare attento. Nelle prime curve mi sono sentito seppellito in mezzo al gruppo. La bandiera a scacchi mi ha colto di sorpresa perché ero proprio in modalità gara, non stavo facendo attenzione a quanti giri avevamo completato. Alla fine sono semplicemente felice di avere vinto.

Ho vinto due titoli consecutivi per la prima volta, perché non sono mai rimasto così a lungo in una classe da difendere un titolo! Questo significa molto per me, spero che si possano correre più gare in futuro. Tanti ragazzi stanno migliorando, sono sempre più veloci e sta diventando più difficile risalire la classifica dopo una partenza brutta”.

Immagine copertina: WSX

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