Il campione uscente torna al top ma non basta, secondo iride per il pilota Yamaha; missione compiuta anche per McElrath in SX2
In un singolare mercoledì pomeriggio di dicembre è andata in archivio la terza stagione del mondiale supercross targato SX Global, con il Gran Premio di Abu Dhabi che ha incoronato per la seconda volta Eli Tomac nella classe WSX e Shane McElrath in SX2. La pista costruita all’interno dell’Etihad Arena ha proposto uno spettacolo generalmente più ordinato rispetto al trambusto di un anno fa e se il nuovo campione della categoria cadetta ha portato a casa anche il successo di tappa, tra le 450cc Ken Roczen ha abdicato con onore superando il proprio avversario nella classifica overall.
Ci è voluto uno scenario alquanto atipico come quello di Yas Marina per riportare al vertice un Roczen finalmente ritrovato, in sella alla Suzuki del team PMG, dopo prestazioni molto lontane dalle sue reali potenzialità in Canada e in Australia. Dopo un secondo posto nella manche inaugurale, il bi-campione uscente si è aggiudicato le due successive per poi concludere nuovamente secondo nella superfinale.
Tomac ha mancato l’en-plein di vittorie assolute per appena due punti, quelli persi a causa di una cattiva partenza in gara-1. Il pilota del Colorado, forte di un vantaggio di tutto rispetto in classifica, non ha forzato nel duello con il rimontante Roczen (che aveva rischiato di cadere poco prima in un arrembante tentativo di doppio sorpasso) concludendo terzo e ha raggiunto la matematica certezza del titolo, dopo due piazze d’onore. Nella superfinale la Yamaha #3 del team Craig Dack Racing ha terminato in bellezza con una vittoria, l’11esima parziale su 16 gare in un campionato dominato. Secondo titolo iridato per Tomac, dopo quello centrato nel 2020 quando il mondiale supercross era ancora sotto l’egida dell’AMA.

Podio amaro per Joey Savatgy, che sia in gara-1 sia in gara-2 è scivolato quando occupava la prima posizione retrocedendo quarto in entrambi i casi. L’alfiere del team Honda Fire Power ha sommato poi due terzi posti mettendo il sigillo su analoga posizione nella classifica generale della classe WSX. Si può comunque dire che il mondiale supercross (insieme al titolo australiano vinto sabato a Melbourne) ha raddrizzato il 2024 di Savatgy, dopo la poco fortunata esperienza in Triumph.
Abu Dhabi ha rimesso in luce anche Vince Friese, vincitore in gara-1 con grande abilità e sagacia tattica prima che la sua serata prendesse una piega piuttosto nefasta. Il “bad guy” del Missouri si è piazzato terzo in gara-2 ma in gara-3 è stato vittima di un problema meccanico che lo ha inevitabilmente retrocesso di qualche cancelletto al via della superfinale, dove non è partito bene raggiungendo solo l’ottava posizione assoluta (quarta di classe).
La particolare conformazione del circuito ha esaltato anche l’altra Honda Motoconcepts di Ryan Breece, quinto (7-6-4-5), e le Kawasaki Bud Racing di Adrien Escoffier (9-5-7-6) e Anthony Bourdon (8-7-5-7), sesto e settimo a pari punti. Restando in tema delle moto di Akashi, protagonista sfortunato è stato invece Luke Clout, caduto alla prima curva in gara-1 e in gara-2 e rimasto escluso dalla superfinale nonostante un buon sesto posto in gara-3.
La classifica finale premia Tomac con 397 punti contro i 354 di Roczen, che ha quantomeno respinto l’offensiva di Savatgy per il secondo posto, dato che il pilota della Georgia si è fermato a 328. Friese ha recuperato la quarta posizione con 240 punti davanti a Mitchell Oldenburg con 223. Titolo costruttori a Yamaha che ha seguito perfettamente i risultati di Tomac, mentre Suzuki si è piazzata seconda con 364 punti.
Trionfo totale per Shane McElrath, che oltre a vincere il suo secondo alloro SX2 dopo quello del 2022 è riuscito per la prima volta nell’impresa di conquistare tutte e quattro le manche in programma: a Vancouver e a Perth #1 gli era mancata la prima, a Perth #2 la terza. La festa per il pilota del team Honda Fire Power è iniziata ufficialmente dopo gara-2 e si è trattato di un grande traguardo anche per la stessa compagine di Yarrive Konsky, capace di mettere le mani su almeno un titolo piloti per il terzo anno consecutivo dopo Roczen nel 2022 e Max Anstie nel 2023.

A tenere col fiato sospeso gli appassionati allo stadio e a casa è stata la sfida per il secondo posto in classifica generale, vinta al photofinish da Coty Schock (3-12-5-2). A riaprire un discorso che sembrava ben avviato alla conclusione è stata la 12esima piazza della Yamaha #69 di Rick Ware Racing in gara-2, cortesia di un incidente nella convulsa prima curva, ma con la seconda posizione di categoria in superfinale e il contemporaneo aiuto da parte del compagno di squadra Enzo Lopes il pilota del Delaware ha avuto ragione di Cole Thompson.
Il canadese ha terminato secondo assoluto ad Abu Dhabi (4-3-3-4) ma è stato proprio il confronto perduto con le due Yamaha preparate dal team impegnato anche in Nascar a costargli il ruolo di primo inseguitore del campione (e compagno di squadra) McElrath. Arrivato alla superfinale con tre lunghezze di margine su Schock, ne ha perdute quattro. Molto sfortunato Lopes, caduto all’ultimo giro di gara-1 (14°) e al via di gara-3 (nono) e dunque subito fuori da una competizione che alla vigilia lo vedeva grossomodo con le stesse possibilità di Schock e Thompson.
Esattamente come un anno fa il gradino più basso del podio della SX2 alla Etihad Arena è spettato a Maxime Desprey sulla Yamaha del team GSM, quinto nelle manche di apertura e chiusura e secondo nelle due centrali. Su un tracciato di concezione più europea del supercross, il transalpino non si è fatto trovare impreparato e immediatamente ha avuto modo di gareggiare alla pari con gli specialisti d’Oltreoceano.
Il secondo posto di gara-1 è rimasto un caso isolato per Cullin Park, poi rimasto chiuso nelle battaglie di centro gruppo e solo quinto assoluto. Buono il rientro alle corse di Phillip Nicoletti, che ha conquistato agilmente un posto in superfinale con un ottavo, un nono e un settimo posto, risultato quest’ultimo replicato anche nella frazione conclusiva.
Titolo SX2 a McElrath con 398 punti a fronte dei 303 di Schock, dei 302 di Thompson e dei 292 di Lopes, a certificare il dualismo Fire Power-RWR preventivato alla vigilia del campionato. Il primo degli altri è Desprey, quinto con 233 punti e appena tre lunghezze in più rispetto a Park. Il titolo costruttori è andato a Honda su Yamaha, 407 punti contro 365.
L’ambita classifica dedicata alle franchigie ha premiato Fire Power Racing, che ha proposto il quartetto generalmente meglio assortito sommando un totale di 1210 punti contro i 1009 di Rick Ware Racing e gli 836 di Pipes Motorsports Group. Per la scuderia australiana è la conferma dell’alloro conquistato già lo scorso anno.
Con il Gran Premio di Abu Dhabi del mondiale supercross è finalmente andata in archivio l’annata 2024 del grande motocross internazionale. Novità sul WSX 2025 sono attese a breve, nella speranza di ulteriori segnali di crescita anche da parte della serie iridata indoor FIM.
Classifica WSX:
Campionato piloti WSX:
Classifica SX2:
Campionato piloti SX2:
Immagini: wsxchampionship.com
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