Il campionato mondiale di Rallycross 2019 non poteva concludersi in maniera migliore, con una sfida iridata durata fino alla Finale dell’ultima gara stagionale, sulla pista Killarney di Città del Capo, in Sudafrica. A contendersi il titolo in questo weekend sono stati Timmy Hansen, Andreas Bakkerud e Kevin Hansen, ma mentre quest’ultimo ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di gloria prematuramente, i primi due hanno terminato il campionato perfettamente appaiati, con 211 punti a testa. A ottenere l’alloro è stato però Timmy Hansen, grazie alle quattro vittorie stagionali in Catalunya, Gran Bretagna, Francia e Lettonia.
A Bakkerud non è bastato il secondo posto, in mezzo alle due Hyundai del team GRX, per ottenere quel titolo che gli sfugge dal 2014. E’ quasi ironico come i due, protagonisti di un bruttissimo incidente nella prima gara di Abu Dhabi che mise fuori gioco entrambi per il resto del weekend, si siano contesi il titolo con un altro contatto che ha rischiato di terminare anzitempo la loro gara. Tra i due litiganti, il terzo a godere è stato Niclas Grönholm, al suo secondo successo in carriera (il primo “veritiero” dopo aver ottenuto a tavolino quello in Norvegia): il giusto antipasto per lanciarsi verso la lotta iridata per il 2020, dopo un 2019 che, per cause di forza maggiore, gli ha negato il ruolo di assoluto protagonista insieme ai tre contendenti.
LA CRONACA
Le Qualifying Heats dell’evento sudamericano non hanno storia: a dominare la scena sono i quattro volti principali del campionato di quest’anno, cioè i tre contendenti al titolo e Niclas Grönholm sulla Hyundai i20 del team GRX Taneco. Lo scontro è in particolare tra il finlandese e Timmy Hansen sulla Peugeot, coi due che si aggiudicano due sessioni di qualifiche a testa; a spuntarla è alla fine il figlio d’arte, approfittando di un piazzamento non proprio eccezionale del #21 nella Q2. Andreas Bakkerud e Kevin Hansen si classificano in terza e quarta posizione ma perdono rispettivamente uno e due punti nei confronti di Timmy Hansen. Gli altri fanno la parte dei comprimari, anche per le attenzioni del pubblico: Timerzyanov si classifica quinto e precede Scheider, Baumanis e le due Renault Mégane RS di Chicherit e Marklund. Nello stupore generale si qualificano anche De Ridder con la Clio RS della GCK Academy e Oliver Bennett sulla Mini Cooper. Fuori invece Doran, con due “zeri” sul tabellone delle qualifiche in Q1 e Q3, e Raymond. Con questa situazione, Timmy Hansen ha ora due punti di vantaggio in classifica sul norvegese dell’Audi, con Kevin più staccato a -10. Con questo risultato, il team Hansen MJP si assicura matematicamente il titolo squadre.
Nella prima Semifinale Bakkerud ha l’obbligo esistenziale di partire bene per passare Grönholm, e così avviene: allo start il norvegese parte meglio e tiene l’esterno, chiudendo poi all’interno con una derapata perfetta. Le due Hyundai gli si accodano a pochissimi decimi, fino a quando Grönholm non anticipa il Joker Lap e l’avversario è costretto ad anticiparlo a sua volta per rimanergli davanti. Sul traguardo, Bakkerud vince la Semi 1 per meno di due decimi sul finlandese, davanti a Timerzyanov; fuori Szabó, Marklund e Baumanis.
Nella seconda Semifinale la lotta titolata è davanti, ma Timmy Hansen, con una netta prova di forza, fa capire quali siano le gerarchie all’interno della squadra MJP. L’Hansen più anziano vince ed esclude il fratello dalla lotta titolata, impedendogli così la doppietta WRX-TitansRX. Il terzo qualificato, staccatissimo dalle due Peugeot 208, è Timo Scheider sulla Seat Ibiza, mentre la gara delle Renault è rovinata da De Ridder quando tampona Chicherit alla chicane. Fuori anche Bennett, per guasto tecnico.
Con due soli punti a dividerli nella classifica generale, i due contendenti al titolo si sfidano in prima fila. Bakkerud parte meglio e nelle prime curve è davanti a Hansen, ma al lungo tornante parallelo al Joker Lap i due si toccano: Bakkerud finisce nel muro di gomme, Hansen si appoggia al lato destro della portiera dell’Audi S1 e finisce in testacoda, mandando per prati anche il fratello Kevin. Sembra finita per Timmy Hansen, ma lo svedese riesce a ripartire e a superare Scheider, riportandosi in quarta posizione, comunque valida per ottenere il titolo mondiale con Bakkerud secondo. Il norvegese non riesce invece a tenere la coda di Grönholm, che stravince l’ultima gara stagionale davanti al pilota Audi e al compagno Timur Timerzyanov, ma chi festeggia maggiormente è il quarto classificato Timmy Hansen. Lui e Bakkerud terminano il campionato 2019, iniziato tra l’altro con il loro scontro ad Abu Dhabi durante le Batterie di Qualificazione, appaiati a 211 punti, ma il titolo va a Hansen per la prima volta grazie al maggior numero di successi (quattro contro uno).
Nel box Hansen MJP c’è comunque tensione, anche dopo la bandiera a scacchi. I giudici di gara aprono infatti un’investigazione in merito all’incidente di gara che ha coinvolto i due protagonisti al primo giro e Timmy Hansen rischia di vedersi scippare la quarta posizione e di conseguenza il titolo iridato a tavolino, ma alla fine non sono prese ulteriori azioni in merito e il titolo mondiale è ufficialmente nelle mani del pilota Peugeot. Il resto della classifica iridata vede Kevin Hansen terzo a 199 punti e sorprese quali Timerzyanov e Baumanis in quinta e sesta posizione, ma chi ha più rammarichi è sicuramente Niclas Grönholm, quarto nella generale ma a soli 25 punti dal primo; se consideriamo l’assenza negli RXEvent di Benelux e Gran Bretagna dovuta all’appendicite (per la quale ha perso 50 punti dal campione odierno), Grönholm avrebbe potuto festeggiare anche qualcosa di più del successo in Sudafrica.
Si chiude così la stagione 2019 del Rallycross. Una stagione travagliata e iniziata sotto i peggiori auspici, con l’abbandono in fretta e furia di Peugeot, Audi e Volkswagen in forma ufficiale, ma che alla fine si è dimostrata entusiasmante e avvincente con quel “poco” che aveva. Il 2020 dovrà proseguire in questa maniera l’opera di ricostruzione della categoria principale e quella di costruzione della nuova serie elettrica, nella speranza che la concorrenza con il TitansRX, serie nata dalle ceneri del Global Rallycross, non faccia del male ad entrambe.
Qui i risultati dell’evento e la classifica finale.
Fonte immagine: fiaworldrallycross.com
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