WRC | Turchia: Ogier out, Tänak clamorosamente al comando

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
15 Settembre 2018 - 17:28
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Non sembra avere fine il Rally di Turchia attualmente in corso. Anche le tre prove speciali del pomeriggio hanno regalato fuochi d’artificio, su un percorso accidentato e ricchissimo di insidie ad ogni curva. Fuori dai giochi Thierry Neuville, la corsa di Sébastien Ogier si è protratta poco oltre poiché, dopo il problema al braccetto dello sterzo, nella PS11 è arrivato anche un incidente che ha messo la parola fine ad ogni possibilità di recupero in campionato sul suo avversario.

Negli stessi istanti, anche la gara del leader della classifica veniva compromessa. Andreas Mikkelsen ha tagliato il traguardo della PS11 in netto ritardo a causa di un problema all’assale anteriore che ha reso inguidabile la sua Hyundai. Il norvegese ha proseguito anche nelle due prove speciali successive, perdendo ovviamente diversi minuti. 

In un rally che definire “a eliminazione” è eufemistico, al comando si è ritrovato quindi un pilota che da due giorni sta lottando contro una vettura molto difficile. Con quattro prove speciali da disputare domani, Ott Tänak sta cercando ora di raggiungere il suo terzo successo consecutivo ma in questo caso, dopo l’incontrastato dominio di Finlandia e Germania, si tratterebbe di una vittoria di tutt’altro sapore. Per la Toyota si sono confermati tutti i limiti di una Yaris che su terreni accidentati e scivolosi continua a dare molte noie ai suoi piloti, pertanto l’1-2 momentaneo di Tänak e Latvala ha dell’eroico. 13″1 tra le due Yaris, con Latvala che ha risolto anche un problema di surriscaldamento al termine della “solita” PS11, vincendo la prova successiva.

Sul gradino più basso del podio si è ritrovato Hayden Paddon, che pare del tutto intenzionato a non gettare alle ortiche un risultato di simile importanza. Il neozelandese della Hyundai ha badato a non commettere errori nonostante un’usura eccessiva delle sue gomme, il ritardo di 1’10″5 dal leader è alto ma altrettanto di sicurezza è il suo vantaggio di oltre due minuti su Teemu Suninen.

Il giovane finnico della Ford è quarto nonostante un rally alquanto privo di spunti. Il ritardo di tre minuti e 22 secondi da Tänak, pur non avendo patito problemi di sorta (cosa molto rara in questo rally), è un passivo davvero pesante per l’unica Fiesta rimasta in gara “a pieno percorso”. Mikkelsen è invece precipitato al quinto posto, visibilmente affranto per la grande occasione perduta in questo weekend per colpe non sue.

Sesta piazza per Henning Solberg, che al volante della Škoda Fabia autogestita sta correndo una grande gara. Un piazzamento che per una vettura R5 sarebbe prezioso e al contempo un segnale lampante della durezza di questo rally. Alle spalle del norvegese è risalito Elfyn Evans, in gara con la formula Rally2 e attardato di quasi 17 minuti dalla testa ma ugualmente in lizza per i punti. Distante circa due minuti e mezzo dalla top ten è Ogier, che domani ripartirà dalla 12esima posizione.

Finita anche la corsa di Craig Breen, sulla cui Citroën si è sviluppato un principio di incendio nel corso della PS11. L’irlandese e il suo copilota Scott Martin pensavano che il problema si fosse risolto dopo il traguardo della prova, ma nel tratto di trasferimento prima della PS12 la C3 #11 è stata letteralmente divorata dalle fiamme concludendo anticipatamente la sua gara. Il team francese è dunque rimasto con il solo Khalid Al-Qassimi, rientrato a sua volta con la Rally2 stamattina e attualmente 16°.

I colpi di scena della classe WRC-2 richiedono ormai ben più di un paio di mani per essere contati tutti. Al termine della seconda tappa, Ján Kopecký ha approfittato di una foratura di Chris Ingram per riprendersi la prima posizione di categoria, che in questo momento vale anche un’ottava assoluta. Il giovane britannico è sceso in terza posizione alle spalle di Simone Tempestini, il quale ha inizialmente subito il sorpasso di Kajetan Kajetanowicz prima di vederlo rallentare per un problema all’idroguida. Il polacco è dunque retrocesso in quarta piazza, a 1’36” da Ingram. 

Nella classe JWRC si sono riaperti i giochi iridati poiché sia Julius Tannert che Emil Bergkvist hanno perso tantissimi minuti nella PS11, decisiva anche per la classe più piccola. Al comando ora c’è Ken Torn, con oltre quattro minuti e mezzo su un Denis Rådström che ora vede piuttosto da vicino un traguardo che fino a stamattina pareva lontanissimo. Emilio Fernández è risalito in terza posizione, mentre Bergkvist è precipitato in decima davanti a Tannert.

Alle 9:08 di domani prenderà il via la terza e decisiva tappa di questo rally, con quattro prove speciali che si preannunciano tutt’altro che banali.

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