Una scelta azzeccata di gomme sotto una pioggia improvvisa provoca il ribaltamento della classifica, ma il leader del mondiale si impone di forza in un’ultima prova infuocata
Due edizioni iridate, due finali al cardiopalma per il Rally di Croazia. Dopo la sfida in famiglia tra Sébastien Ogier ed Elfyn Evans del 2021, quest’anno Kalle Rovanperä e Ott Tänak hanno dato vita ad un duello rusticano ulteriormente “caricato” da condizioni meteo difficili e risoltosi solo al traguardo finale della Power Stage.
La pioggia improvvisamente e copiosamente caduta sulla PS19, la penultima del weekend, ha permesso a Tänak di operare un clamoroso ribaltone grazie ad una migliore scelta di gomme rispetto all’avversario. Sia l’estone che Rovanperä, gli unici tra le vetture Rally1, hanno infatti optato per due pneumatici da pioggia ma se il primo ha abbinato due slick morbide, il secondo ha scelto quelle dure. Nel secondo passaggio della prova di Vrbno questa decisione opposta è costata mezzo minuto in un sol colpo al pilota Toyota, ritrovatosi incredibilmente inseguitore.
La risposta non si è fatta attendere in una Power Stage nuovamente soleggiata. Il figlio d’arte ha sfoderato una prestazione eccezionale, staccando la Hyundai #8 di 5″7 dagli 1″4 che doveva recuperare al via e riprendendosi di forza una vittoria meritatissima per quanto mostrato nel corso dei tre giorni.
Sconfitta con onore per Tänak, che ha in parte iniziato a raddrizzare un inizio di campionato tragico. Negli ultimi chilometri di questo rally non ha potuto nulla contro lo strapotere di Rovanperä e si è dovuto accontentare del secondo posto, ma il suo fine settimana resta comunque di altissimo profilo e in generale le performance di Hyundai sono state lontanissime parenti (in senso positivo) di quelle viste a Montecarlo.
Gradino più basso del podio per un Thierry Neuville che si è esposto a rischi fino alla fine. Dopo avere completato la rimonta su Craig Breen, nonostante un’altra penalità per non avere rispettato la zona di percorrenza in “full hybrid”, nella Power Stage ha colpito un terrapieno danneggiando l’intercom e forando la ruota anteriore destra. Per sua fortuna, il belga aveva accumulato grande vantaggio su Breen azzeccando a sua volta la scelta di gomme in vista della pioggia, senza gomme rain ma con tre slick morbide che hanno garantito un grip immensamente superiore rispetto alla controparte dura montata da tutto il resto del gruppo. Il margine finale sull’irlandese, nonostante tutto, ammonta a 46″3.
Il Montecarlo sembra essere piuttosto lontano, questa volta in negativo, anche per Ford. Breen si è difeso benissimo nella giornata di venerdì ma tra sabato e domenica si è dovuto limitare a non commettere errori per portare a casa punti importanti. Il quarto posto è positivo dal punto di vista del campionato ma a livello puramente prestazionale sono già partiti i primi campanelli d’allarme in casa M-Sport.
Quinto un Elfyn Evans ancora decisamente sfortunato, con le due forature nella mattinata di venerdì che hanno condizionato il suo fine settimana. La classifica di campionato del gallese piange tuttora ma il prossimo Rally del Portogallo, in una buona situazione di terreno, potrebbe avere finalmente un sapore di rivincita. Takamoto Katsuta, non tanto superiore ad Evans in quanto a buona sorte, ha incassato il sesto posto.
Con questo successo Rovanperä ha preso il largo nella classifica generale di campionato, con 76 punti contro i 47 dell’inseguitore Neuville e i 30 di Breen. Nel mondiale costruttori è dominio Toyota a quota 126 punti a fronte degli 84 di Hyundai.
La classe WRC-2 ha avuto il suo unico padrone in Yohan Rossel, vincitore finale con un minuto netto di margine su Kajetan Kajetanowicz al termine di un weekend dominato sin dai primissimi chilometri. Il polacco ha soffiato il secondo posto a Nikolay Gryazin nella “solita” PS19 bagnata, nella quale il russo ha dovuto cedere il passo anche ad Emil Lindholm: il finlandese, oltre al podio di categoria, è riuscito a conquistare anche un formidabile punto extra per la classifica generale con il quinto posto nella Power Stage.
Nonostante l’assenza di questo weekend, il leader del mondiale cadetto è sempre Andreas Mikkelsen con 51 punti. Rossel è ora seconda forza con 38, mentre Erik Cais si è portato terzo con 27 dopo l’ottava posizione racimolata in Croazia.
Finale clamoroso tra le Rally3. Sami Pajari è stato costretto al ritiro nella PS18 per un’uscita di strada, mentre Robert Virves ha clamorosamente perso il successo nel JWRC per avere sbagliato l’arrivo al controllo orario prima della Power Stage: l’estone si è presentato in anticipo e ha dovuto pagare, da regolamento, ben quattro minuti di penalità. Il successo nel mondiale junior è quindi andato a Lauri Joona davanti proprio a Virves e a Jean-Baptiste Franceschi, mentre la vittoria nel WRC-3 è passata tra le mani dell’ungherese Zoltán László davanti all’italiano Enrico Brazzoli.
Pajari è rimasto al comando del mondiale WRC-3 nonostante questo zero, visto che Joona ha partecipato solo al JWRC in questo fine settimana: il finlandese ha 50 punti contro i 33 di Brazzoli e i 25 dello stesso Joona e di László. Nel mondiale junior Joona ha invece raggiunto Jon Armstrong a quota 47: il britannico ha terminato quarto dopo l’incidente di venerdì e una perdita di benzina che lo ha costretto al ritiro anche ieri.
Esaurito l’impegno croato, il WRC si prende ora un altro mese di stacco. Il prossimo appuntamento è per il weekend del 22 maggio con il primo rally su sterrato della stagione, in Portogallo.
Power Stage:
Classifica finale:
Campionato piloti:
Campionato costruttori:
Immagini: Red Bull, FIA Junior WRC Twitter
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.