WRC | Sébastien Ogier vince in Messico davanti a Tänak ed Evans

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di Federico Benedusi @federicob95
10 Marzo 2019 - 21:36
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Missione compiuta per Sébastien Ogier, assoluto dominatore del Rally del Messico 2019. La 46esima vittoria nel WRC del francese della Citroën è stata messa in discussione solo dalla foratura di ieri mattina, a cui la sorte ha saputo anche “rimediare” escludendo dai giochi Kris Meeke pochi minuti dopo. Le tre frazioni odierne sono state una pura formalità per Ogier, capace di difendere senza problemi il suo vantaggio per poi andare a conquistare anche la Power Stage e i relativi cinque punti.

Più semplice del previsto anche l'”impresa” di Ott Tänak, che a tutti gli effetti ha impiegato pochi chilometri per sbarazzarsi di Elfyn Evans per il secondo posto finale, ottenuto con un vantaggio di 19″7. Prova di grande forza anche per l’estone, chiaramente penalizzato dalla posizione di partenza venerdì ma poi capace di rimediare nel miglior modo possibile. Al leader del mondiale sono mancati solo i punti della Power Stage, ma i 18 acquisiti grazie al secondo posto sono comunque pesanti in ottica campionato. 30″2 il ritardo da Ogier a fine rally, contro i 37″1 pagati al termine della prima tappa.

Podio d’oro per il team Ford e per Evans, autori di una prestazione superba che ha risollevato una situazione divenuta difficile dopo i primi due rally. Il subitaneo ritiro di Teemu Suninen aveva fatto pensare ad un altro weekend grigio per il team M-Sport, ma il gallese ha saputo difendersi egregiamente anche a parità di condizioni dopo avere sfruttato il vantaggio della sesta posizione di partenza nella prima tappa. Con il terzo posto di Evans, dopo tre sole gare tutte le Case sono riuscite a conquistare almeno un podio. 

Quarto posto sofferto per Thierry Neuville, estromesso dalla lotta per il podio già nella PS2 a causa di una foratura. Il belga non ha mai trovato la piena fiducia nella sua Hyundai e nemmeno trarre spunto dai set-up di Daniel Sordo, protagonista sfortunato del weekend, lo ha aiutato. Come per Tänak, comunque, anche per il vice-iridato sono punti fondamentali per il campionato. Alle spalle di Neuville ha concluso Meeke, forse l’unico pilota in grado di contrastare lo strapotere di Ogier in Messico ma fermato da una foratura nella PS11: il nordirlandese della Toyota ha saggiamente deciso di risparmiare le gomme per dare l’assalto alla Power Stage, ma alla fine ha dovuto chinare il capo di fronte al vincitore del rally, più veloce di un decimo al traguardo della PS21.

Per quanto riguarda gli altri ufficiali, ottavo posto per Jari-Matti Latvala che ha preceduto Daniel Sordo. Il finlandese ha clamorosamente toppato l’attacco alla settima posizione a causa della rottura del radiatore nella PS20, costatagli un cospicuo ritardo al via della Power Stage e quindi una penalità di 40 secondi, molto pesante in confronto agli appena quattro secondi che lo hanno separato da Marco Bulacia. Sordo, che come Latvala è stato eliminato da un problema elettrico venerdì, ha corso due giornate senza problemi portandosi a casa anche un paio di punti dalla Power Stage. Ha fallito la zona punti, invece, Andreas Mikkelsen, 11° e clamorosamente rallentato nella PS13 da un cancello chiuso lungo il percorso.

Vittoria in WRC-2 per Benito Guerra, facilitato dai problemi accusati da Bulacia ieri. Il boliviano, che ha pagato un’ulteriore foratura nella Power Stage, ha comunque portato a casa il secondo posto di categoria oltre al settimo assoluto. Gradino più basso del podio cadetto e vittoria tra gli ufficiali per Łukasz Pieniązek, davanti ad Alberto Heller che ha invece chiuso il podio dei privati. Ricardo Triviño ha concluso decimo assoluto, tornando a conquistare punti mondiali a sette anni esatti di distanza dall’ultima volta.

Grazie al punteggio pieno ottenuto in Messico, Ogier si è riportato a quattro lunghezze di ritardo da Tänak e con questi presupposti il mondiale 2019 si preannuncia sempre più caldo. Perfettamente in gioco anche Neuville, attardato di dieci punti dall’estone, mentre Meeke è già a -30 e dovrà necessariamente cambiare passo per poter conservare qualche chance iridata. Tra i costruttori, Toyota ha perso tre lunghezze su Citroën ma ne mantiene otto di vantaggio; terza Hyundai a -9, poi Ford che tuttavia paga già 41 punti ai giapponesi.

Tra tre settimane si cambia completamente registro: dall’arida ghiaia messicana si passa agli asfalti francesi, per la 62esima edizione del Tour de Corse.

Power Stage:

Classifica finale:

Classifica di campionato:

Immagine copertina: Red Bull

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