WRC | Sébastien Ogier vince il Rally del Messico per la sesta volta

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
15 Marzo 2020 - 08:47
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Per la sesta volta nelle ultime otto edizioni, Sébastien Ogier ha vinto il Rally del Messico. Il pilota francese ha ottenuto la sua prima vittoria con Toyota, la 48esima in carriera, in quello che ormai è uno dei suoi terreni di caccia preferiti, un rally di cui ora detiene il record di successi in coabitazione con Sébastien Loeb.

La cancellazione della terza tappa, come noto, ha portato ad una conclusione anticipata della corsa per permettere a piloti e squadre di rientrare in Europa prima dell’attuazione di alcune restrizioni riguardanti i viaggi aerei.

Un Rally del Messico che Ogier dominato dall’inizio alla fine, con appena quattro prove speciali vinte ma allo stesso tempo con una leadership durata senza sosta dalla PS4 (la seconda frazione “vera” dopo le due superspeciali del giovedì) fino al traguardo finale.

Il sei volte iridato si è imposto con 27″8 di vantaggio su Ott Tänak, riuscito a scalzare Teemu Suninen dopo una lunga rimonta. Per l’estone è arrivata la seconda piazza d’onore in tre rally, ma quella messicana sa tanto di occasione persa. Il botto nella PS4, costatogli un problema ad una sospensione, ha vanificato il vantaggio che avrebbe dovuto garantirgli l’ottima posizione di partenza della prima tappa. La prima vittoria con Hyundai, per il campione del mondo, sembra comunque essere alle porte.

Suninen ha portato la Ford sul podio per la prima volta in questo difficile 2020, un risultato alquanto inatteso. Il finlandese ha sfruttato al massimo la posizione di partenza nella prima tappa, costruendosi gran parte del risultato finale che poi si è concretizzato ieri. Nell’epoca delle WRC Plus, nonostante le molte difficoltà del team M-Sport, Ford ha piazzato almeno una vettura sul podio in Messico ogni anno.

La squadra di Malcolm Wilson e Richard Millener esce comunque con le ossa piuttosto rotte dalla trasferta centroamericana. A fronte del podio di Suninen bisognerà infatti fare i conti con il rogo scatenatosi sulla Fiesta di Esapekka Lappi venerdì, che costerà ovviamente tempo e denaro al rientro in Europa; Gus Greensmith invece ha portato a casa solo un nono posto, con dieci minuti persi per strada a causa di un problema all’acceleratore nella PS14.

Giù dal podio Elfyn Evans, che poco ha potuto alla luce della posizione di partenza di venerdì. Il gallese ha comunque ribadito la sua solidità, portando la Toyota #33 al quarto posto e incassando altri punti preziosissimi per un mondiale a cui cercherà di restare aggrappato per più tempo possibile. Il team giapponese ha incassato anche il quinto posto di Kalle Rovanperä, che tra forature e qualche sensazione non sempre positiva ha incamerato altri chilometri in attesa di weekend migliori.

Punti persi invece per Thierry Neuville, che nella classifica finale di questo Rally del Messico risulta 16°. Per il belga questa corsa resta un tabù assoluto, anche quest’anno gli accidentati percorsi di León non hanno fruttato un risultato importante per il pilota Hyundai. Gli otto scratch incassati nel weekend sono stati totalmente vanificati dal problema meccanico accusato venerdì pomeriggio.

Quattro piazzamenti in zona punti sono stati quindi occupati dalle vetture R5. Pontus Tidemand è tornato al successo in WRC-2 per la prima volta dal Rally del Portogallo 2018 al volante di una Škoda, staccando la Hyundai di Nikolay Gryazin di quasi due minuti per quanto riguarda le vetture cadette ufficiali; podio anche per Ole Christian Veiby, il cui rally è stato compromesso già venerdì mattina da un’avaria ai freni. Risultati che non intaccano la leadership iridata di Mads Østberg, sempre a quota 50 punti contro i 41 di Gryazin e i 40 di Tidemand.

Vittoria in WRC-3 e ottavo posto assoluto per Marco Bulacia, con una Citroën che ora registra due vittorie in tre gare sia nel campionato degli ufficiali che in quello dei privati. Il 19enne boliviano ha staccato di oltre quattro minuti Emilio Fernández e di quasi otto Ricardo Triviño, entrambi su Škoda, mentre Kajetan Kajetanowicz ha incassato solo un quarto posto dopo i problemi della prima tappa. Non è arrivato al traguardo Gianluca Linari, ritiratosi nella PS17. Grazie a questo risultato, Bulacia ha raggiunto in testa alla classifica i vincitori dei primi due round, Éric Camilli e Jari Huttunen.

Ogier si è invece portato al comando della classifica generale con 62 punti contro i 54 di Evans. Terzo posto per Neuville, fermo a 42 e raggiunto da Rovanperä a quota 40. Toyota allunga in classifica costruttori con 110 punti a fronte degli 89 di Hyundai e dei 65 di Ford.

Con la cancellazione del Rally d’Argentina, anche il WRC si appresta ora ad una lunga pausa per l’emergenza Coronavirus. Il prossimo round attualmente in programma è con il Rally del Portogallo, nel weekend del 24 maggio, sperando che tra due mesi la situazione possa essersi risolta nel migliore dei modi.

Classifica:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagine copertina: Red Bull

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