Si comincia con il dominio dell’estone, rallentato nel pomeriggio da un problema meccanico; Neuville quarto tra mille peripezie
La prima tappa del Rally Safari 2025 ha proposto una vasta gamma di colpi di scena nel puro stile della corsa più difficile nel calendario del WRC. A guidare la classifica dopo la giornata del venerdì è il leader del campionato Elfyn Evans, che ha scansato la maggior parte delle insidie del percorso e si può godere un piccolo vantaggio sul compagno di squadra Kalle Rovanperä.
Mattatore delle prime fasi del rally è stato Ott Tänak, che ha inserito le marce alte fin dal giovedì pomeriggio assicurandosi lo scratch nell’inedita PS2 di Mzabibu. L’estone del team Hyundai ha incrementato il suo margine nel primo giro del venerdì portandosi fino a 24 secondi di margine su Evans, ma un problema ad un semiasse nella PS8 gli è costato quasi due minuti nelle due frazioni conclusive. Il campione 2019 è scivolato terzo a 55″4 dalla vetta, ma la corsa è ancora lunga e ha dimostrato di avere il passo per rimediare alle problematiche incontrate oggi.
Dopo essere rimasto in attesa degli eventi Evans ha ereditato il comando delle operazioni ma ha dovuto a sua volta pagare un piccolo dazio nella PS10 conclusiva a causa di una foratura. Il suo vantaggio su Rovanperä è sceso a 7″7 e il duello tra le due Toyota è più che mai serrato, con il finlandese che è emerso in tre prove speciali nel corso dell’intera tappa ma ha lasciato sul piatto una ventina di secondi nella PS5 con un testacoda.
Giornata colma di imprevisti per Thierry Neuville, che accusa un minuto e mezzo di gap da Evans avendone maturati ben due di sole penalità. Già nella PS2 il campione in carica ha perduto circa 20 secondi per un problema al cambio che gli è costato pure un ritardo al primo controllo orario del venerdì; risolta l’avaria con una sostituzione completa della trasmissione, Neuville è incappato in una partenza anticipata nella PS5 (altri dieci secondi di sanzione), in una foratura nella PS6 e in un ulteriore ritardo al controllo orario della PS8. Nonostante ottime performance cronometro alla mano, soprattutto con l’encomiabile PS7 vinta con oltre 20 secondi di margine su tutti, la classifica svantaggia totalmente la Hyundai #1, che dovrà giocoforza rincorrere per tutta la seconda metà del percorso.
Parecchio attardato anche un altro dei favoriti della vigilia, Takamoto Katsuta. Il giapponese ha patito ben due forature e particolarmente costosa è stata quella della PS3, dato che ha raggiunto il traguardo di Camp Moran con due minuti e mezzo di passivo rispetto al riferimento di Tänak; con tre minuti e 26 secondi da recuperare al compagno di squadra al comando, anche per la Yaris #18 si preannuncia un rally ancora molto lungo.
Oltre i quattro minuti la quarta Toyota di Sami Pajari, pure lui costretto ad un cambio ruota nella PS3, mentre l’ottima partenza di Joshua McErlean è stata vanificata da un problema allo scarico nella prima frazione del pomeriggio: l’irlandese ha percorso tutta la PS8 in road mode e alla fine è riuscito a venire a capo delle proprie magagne, anche se la graduatoria lo vede lontano cinque minuti e mezzo dalla leadership. Peggio è andata all’altra Ford, quella di Grégoire Munster, rimasto con una sospensione kappaò nella PS4 prima che una foratura gli costasse altro tempo prezioso nella PS6: i minuti di distacco del lussemburghese sono oltre sette e mezzo.
Chi alla fine della giornata non ci è nemmeno arrivato è Adrien Fourmaux, ritiratosi già dopo la prima superspeciale per un guasto elettrico sulla sua Hyundai e di nuovo fermo nel corso della PS7 con un’altra sospensione gravemente danneggiata. Il francese potrà puntare solo ai punti della domenica, salvo che il Safari 2025 non si riveli così devastante da permettergli di recuperare i 43 minuti che lo separano dalla top ten.
Fino al termine del primo giro del venerdì la classe WRC-2 aveva rispettato i pronostici con un vasto dominio a firma Oliver Solberg, ma il vincitore della Svezia è stato tradito dal fesh fesh che ha ingabbiato la sua Toyota nel corso della PS7. Rimasto metaforicamente inghiottito dalle sabbie mobili, il figlio d’arte ha dovuto alzare bandiera bianca e domani ripartirà dall’ottava posizione. È sopravvissuto con successo Kajetan Kajetanowicz, leader al termine della prima giornata con 10″2 su Gus Greensmith e 40″3 su Jan Solans, distacchi tutto sommato esigui in una corsa con le caratteristiche del Safari. Solo uno tra i piloti di casa è riuscito a completare l’intero percorso della tappa inaugurale: trattasi senza grosse sorprese di Carl Tundo, il quale è tuttavia settimo con quasi 17 minuti di gap dalla testa della corsa.
La giornata di domani si snoderà su tre prove speciali da ripetere in doppio giro per un totale di 146,5 chilometri. Primo semaforo verde alle 6:35 italiane.
Classifica:

Immagine copertina: Toyota Gazoo Racing WRT on X
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