WRC | Rally Safari 2021 – Anteprima

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
22 Giugno 2021 - 10:00
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Dopo 19 anni, il mondiale rally torna in Kenya per il giro di boa della stagione


Il momento che tanti appassionati di rally attendevano da anni sta finalmente per arrivare. Per la prima volta dal 2002, il WRC si appresta a calcare di nuovo i sentieri del Kenya per la 68esima edizione del Rally Safari. Una delle corse più importanti del mondo, quella che mancava da più tempo al mondiale tra le cinque del Grande Slam, quest’altro disputata peraltro all’inizio dell’estate e quindi ancora più complicata dal punto di vista delle temperature.

A 19 anni dall’ultimo successo iridato di Colin McRae sono cambiate tantissime cose e anzi potremmo quasi dire che la stessa disciplina dei rally non ha molto in comune rispetto a quanto si vedeva nel 2002. Di sicuro è cambiato il Safari: già dal 2003 la corsa non si è più disputata sulle eterne distanze a cui era abituato il mondiale, che negli ultimi anni aveva mantenuto nella trasferta keniota l’unico pilastro dei rally old school con percorsi cronometrati pari a 1000 chilometri ed oltre. Il Safari 2021 è, almeno a livello di distanza, un rally come tutti gli altri, anche se le caratteristiche peculiari sono rimaste pressoché intatte: non si gareggerà più sulle classiche strade aperte anche alla regolare circolazione, ma i sentieri accidentati e tortuosi tipici della corsa costituiranno anche per le nuove WRC Plus la sfida più complessa.

Il WRC 2021 arriva in Kenya con una situazione di campionato piuttosto definita, a seguito degli ultimi due rally. Tra Portogallo e Sardegna, infatti, Sébastien Ogier ed Elfyn Evans hanno preso un certo vantaggio sugli inseguitori e se dovessero uscire indenni da questa difficile trasferta potrebbero approcciare il girone di ritorno della stagione con più tranquillità. Ogier conduce con 11 lunghezze di vantaggio su Evans e Thierry Neuville, terzo, dista 39 punti dal campione del mondo in carica.

Questo fine settimana potrebbe consegnare il pilota francese ai libri di storia una volta di più: se Ogier dovesse riuscire a vincere, infatti, diventerebbe il secondo pilota a completare il Grande Slam dei rally a 29 anni di distanza da Carlos Sainz, che aggiudicandosi proprio il Safari riuscì a mettere il proprio nome sull’albo d’oro cinque più importanti rally del mondo. Dopo le otto vittorie a Montecarlo, le cinque nel RAC, le due in Corsica e la singola in Finlandia, al pilota della Toyota manca solo il Safari, rally che peraltro non ha nemmeno mai corso.

Il Kenya dovrà forzatamente rappresentare un punto di svolta per Hyundai, reduce da due weekend complessivamente disastrosi. Se Neuville è quantomeno riuscito a portare a casa l’ennesimo podio in Sardegna, Ott Tänak ha visto sfumare due rally consecutivi praticamente già vinti per cedimenti meccanici. Ormai lontanissimo in classifica generale, seppur si trovi comunque quarto, il campione 2019 dovrà puntare tutto sui risultati singoli almeno per qualche corsa, nella speranza che anche la tendenza ai piani alti della graduatoria si inverta. Ad accompagnare i due titolari del team Hyundai, anche in Kenya, sarà Daniel Sordo, reduce dalla battuta d’arresto sarda.

Anche Kalle Rovanperä ha perso il treno iridato, complice una lunga serie di eventi sfortunati. Dopo avere raccolto cinque punti negli ultimi tre rally, il figlio d’arte si è ritrovato anche alle spalle di Takamoto Katsuta in classifica ed è una situazione difficilmente immaginabile se torniamo indietro di qualche mese. La sesta posizione di partenza nella prima tappa potrebbe non costituire nemmeno un particolare vantaggio per Rovanperä in un rally come il Safari, nel quale il papà Harri ha raccolto due secondi posti nelle ultime due edizioni iridate.

Cresciuto in maniera esponenziale in questo 2021, Katsuta si propone come la mina vagante della corsa. Anche il quarto pilota Toyota potrebbe avere un appuntamento con la storia in Kenya, proprio dove 27 anni fa arrivò l’ultimo podio giapponese nel WRC con Kenjiro Shinozuka.

Attesa anche per il duo Ford, con Adrien Fourmaux di ritorno sulla Fiesta WRC dopo le due convincenti prestazioni di Croazia e Portogallo e Gus Greensmith di nuovo su un buon livello di competitività dopo un inizio difficile. Le vetture dell’Ovale Blu in gara saranno tre, perché ci sarà anche il ritorno di Lorenzo Bertelli dopo la sfortunata esperienza dell’Arctic Rally Finland.

Il plotone delle WRC Plus si completa con Oliver Solberg, che dopo essere stato costretto a saltare il Rally di Sardegna per la positività al Covid-19 del padre Petter ha ricevuto una nuova chance da Hyundai e dal team 2C Compétition. Una possibilità creatasi dopo il forfait di Pierre-Louis Loubet, che a seguito delle disastrose uscite di questa prima parte di stagione ha deciso di prendersi qualche settimana di pausa.

Le categorie riservate alle vetture Rally2 non proporranno la consueta quantità e qualità di partecipanti, ma al via ci saranno comunque specialisti e protagonisti storici di questa corsa. Tra le WRC-2 l’unico partecipante sarà Martin Prokop al volante di una Ford, mentre la classe WRC-3 conterà sei vetture tra cui la Volkswagen di Carl Tundo, recordman di successi in coabitazione con il leggendario Shekhar Mehta a quota cinque.

Un altro record storico per il WRC, che non è da raggiungere ma è praticamente già in archivio, riguarda il polacco Sobiesław Zasada. A 91 anni e cinque mesi, Zasada ritoccherà infatti il primato di partecipante più anziano ad un rally mondiale migliorando di nove anni quello di Leif Vold Johansen, che completò il Montecarlo 1994 a 82 anni e tre giorni. Zasada ha partecipato anche al primo Safari iridato nel 1973 dopo avere concluso secondo nel 1972 e questo sarà il suo ottavo gettone in Kenya. Guiderà un esemplare della nuova Ford Fiesta Rally3 che dal 2022 sarà protagonista della categoria WRC-3.

Il percorso del rally si snoderà per 320 chilometri, su strade perlopiù inedite per il mondiale. Alcuni nomi ricordano quelli di prove speciali storiche, come Kedong o Elementeita, ma i tratti comuni sono davvero limitatissimi.

68th Safari Rally Kenya
Round 6/12
23-27 giugno 2021

INFO PERCORSO

Distanza totale: 320,19 km
Numero prove speciali: 18
Prova speciale più lunga: Kedong, 32,68 km
Prova speciale più breve: Kasarani, 4,84 km

RECORD

Vittorie pilota: 5 – Shekhar Mehta, Carl Tundo
Vittorie costruttore: 19 – Mitsubishi
Podi pilota: 12 – Carl Tundo
Podi costruttore: 40 – Mitsubishi
Presenze: 28 – Azar Anwar

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Mercoledì 23 giugno
13:01 (12:01) Shakedown

Giovedì 24 giugno
14:08 (13:08) PS1 Kasarani

Venerdì 25 giugno
8:09 (7:09) PS2 Chui Lodge 1
9:05 (8:05) PS3 Kedong 1
10:18 (9:18) PS4 Oserian 1
13:46 (12:46) PS5 Chui Lodge 2
14:42 (13:42) PS6 Kedong 2
15:55 (14:55) PS7 Oserian 2

Sabato 26 giugno
8:08 (7:08) PS8 Elementeita 1
9:08 (8:08) PS9 Soysambu 1
10:22 (9:22) PS10 Sleeping Warrior 1
14:05 (13:05) PS11 Elementeita 2
15:08 (14:08) PS12 Soysambu 2
16:22 (15:22) PS13 Sleeping Warrior 2

Domenica 27 giugno
7:26 (6:26) PS14 Loldia 1
8:38 (7:38) PS15 Hell’s Gate 1
10:45 (9:45) PS16 Malewa
11:25 (10:25) PS17 Loldia 2
13:18 (12:18) PS18 Hell’s Gate 2 (Power Stage)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: wrc.com

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