Riferimenti irraggiungibili, quelli stabiliti dal due volte iridato; Hyundai in grande difficoltà, solo Fourmaux si inserisce tra le Yaris
La risposta tanto attesa da Kalle Rovanperä sembra essere finalmente arrivata. Nel primissimo giro di prove del Rally Isole Canarie, il due volte campione WRC ha imposto la sua legge sull’asfalto spadroneggiando in una mattinata peraltro caratterizzata da un team Toyota in assoluta predominanza sugli avversari. Solo le Yaris Rally1 sono riuscite ad affrontare al pieno del potenziale le strade dell’isola atlantica, fronteggiando anche un meteo variabile tra sole e improvvisi banchi di nebbia.
Rovanperä ha registrato il miglior tempo in tutte e tre le prove speciali disputate lasciando Sébastien Ogier a 17″8 ed Elfyn Evans a 20″2. Solo nella PS3 di Mogán il francese è riuscito a limitare i danni ad un paio di secondi rispetto al compagno di squadra, mentre il gallese ha badato al sodo mettendosi già in una posizione discreta nell’ottica della classifica di campionato.
Il forte impatto di Toyota su questo rally è testimoniato anche dalla presenza delle altre due Yaris nelle prime sei posizioni. Sami Pajari occupa la quinta piazza a 34″4 dal leader e precede Takamoto Katsuta, leggermente meno a suo agio rispetto agli altri piloti della Casa giapponese ma comunque distante cinque secondi dal giovane finlandese. Il giro pomeridiano potrebbe segnare un progresso da parte del nipponico, che spesso e volentieri sull’asfalto richiede ancora qualche prova prima di ingranare un ritmo competitivo.
In totale balia delle serpentine ispaniche appare al momento il team Hyundai, che ha inserito solo la i20 di Adrien Fourmaux nel nugolo di Toyota. Da vero specialista del catramato il transalpino è stato l’unico a fronteggiare l’armata capeggiata da Jari-Matti Latvala, terminando la prima metà della tappa inaugurale a 34″2 da Rovanperä. Molto meno disposti ad accettare qualche rischio aggiuntivo Ott Tänak e Thierry Neuville, che rispettivamente pagano già un pesante passivo di 42″9 e 45″4; i due capitani del team di Alzenau non sono ancora entrati in partita e al service park servirà un duro lavoro per comprendere i motivi delle mancanze della vettura sudcoreana rispetto alla sua storica avversaria.
Oltre il minuto di distacco le Ford di Grégoire Munster e Joshua McErlean, con il lussemburghese al nono posto e l’irlandese addirittura 12° alle spalle di un paio di Rally2. Il processo di crescita del rookie su asfalto continua ad essere piuttosto lento e Munster non può trovare soluzioni per ridare competitività alla Puma da solo.
Senza particolari sorprese, la categoria Rally2 vede in cima alla classifica un Yohan Rossel determinato a sfruttare al massimo l’occasione concessagli dalla superficie preferita. Il francese al volante della Citroën conduce con 15″8 sul medagliato dei FIA Motorsport Games Alejandro Cachón, molto veloce sulle strade “di casa”, e di 20 secondi netti l’altra C3 pilotata da Léo Rossel, meno esperto del fratello maggiore ma subito molto veloce. Questi ultimi hanno scalzato nella PS3 Nikolay Gryazin, sceso quarto, mentre per la quinta posizione sono in corsa l’ex campione europeo Efrén Llarena e il campione del mondo cadetto 2022 Emil Lindholm. Ottavo posto per l’italiano Roberto Daprà.
In WRC-3 era attesa una triade francese e nessuno dei tre ha deluso le aspettative. Arthur Pelamourgues ha ripreso esattamente dove aveva lasciato tre mesi fa a Montecarlo imprimendo immediatamente il proprio passo alla guida della Renault Clio Rally3, seguito ad una decina di secondi dalla gemella di Mattéo Châtillon e a mezzo minuto da Ghjuvanni Rossi sulla Ford.
Il giro pomeridiano della prima tappa vedrà la riproposizione delle tre frazioni del mattino, a partire dalle 16:18 italiane.
Classifica:
Immagine copertina: Kalle Rovanperä on X
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