Prima sfida 100% asfalto della stagione, con Evans in fuga e le Hyundai all’inseguimento
Dopo due anni e mezzo il WRC torna in Spagna e lo fa in uno scenario tutto nuovo. Abbandonata la storica sede della Catalunya, ci si è spostati molto più ad ovest e più precisamente nel cuore dell’Oceano Atlantico, nelle Isole Canarie. Una location che sembrerebbe insolita ai più, ma gli appassionati di rally sanno che qui si tiene un’altra competizione dal passato ricco e anche prestigioso: non a caso con la sua prima edizione iridata il Rally Isole Canarie giunge a quota 49.
In ben 32 occasioni infatti la corsa oceanica è rientrata nel calendario dell’ERC, oltre ad avere fatto parte dell’IRC per un triennio, e scorrendone l’albo d’oro si possono ragionevolmente trovare nomi di grande peso, tanti presenti anche nella entry list di questo fine settimana. Si tratta di un rally interamente su asfalto, il primo della stagione iridata 2025, dai percorsi tecnici e piuttosto guidati: analizzando le velocità medie dell’edizione 2024 e quella dell’ultimo Rally di Croazia si ritrovano, almeno per le vetture Rally2, valori analoghi.
Il WRC è reduce da tre competizioni del tutto differenti tra loro, ma tutte con un denominatore comune: Elfyn Evans. Il percorso del gallese è stato finora pressoché netto e la classifica di campionato rispetta appieno questa posizione di forza, tant’è che a prescindere dall’esito di questo rally è già sicuro che si presenterà da leader anche in Portogallo. Non bisogna tuttavia abbassare la soglia di attenzione e anche sul catramato il quattro volte vice-iridato cercherà di portare a casa una prestazione di alto profilo.
Forte di due podi in tre eventi, la seconda forza è attualmente Thierry Neuville, reduce da un Safari che si è concluso al terzo posto nonostante l’Odissea di eventi che lo ha caratterizzato. Il campione in carica vanta addirittura un podio alle Canarie, ottenuto la bellezza di 14 anni fa al volante di una Peugeot 207 S2000: il percorso 2025 e quello del 2011 condividono alcune strade e nonostante il tanto tempo passato e la differenza di autovettura guidata si può dire che il belga parta addirittura con esperienza pregressa.
Al passo con Neuville, attardato di soli tre punti, c’è l’altra Hyundai di Ott Tänak, forse anche più convincente del compagno di squadra in questo primo scorcio di stagione ma leggermente meno concreto. L’estone lega alla Spagna i ricordi della conquista del suo unico titolo mondiale, nel 2019, anche se da allora tante cose sono cambiate al di là del mero scenario di gara.
C’è poi un Kalle Rovanperä in cerca di rivincite dopo tre rally in cui praticamente nulla ha girato per il verso giusto. Il finlandese è addirittura sesto in campionato e questa non sarà certo una posizione privilegiata per iniziare il rally di questo weekend. Davanti a lui anche Sébastien Ogier, che dopo l’ennesimo Montecarlo da record non si è più calato nell’abitacolo della Toyota Yaris ma tuttora precede Rovanperä di due punti: il pilota di Gap sarà di nuovo in azione in Spagna per contribuire alla causa di Toyota e sarà senza dubbio un punto di riferimento.
Svezia e Kenya hanno leggermente smorzato l’entusiastico avvio di Adrien Fourmaux, dimostratosi comunque molto veloce al volante della terza Hyundai factory. Il transalpino è salito sul gradino più alto del podio alle Canarie non più tardi del novembre 2020, quando era ancora un nome in rampa di lancio e vestiva la casacca Ford: potrebbe trattarsi della giusta occasione per la prima vittoria iridata? Difficile, ma non si tratta nemmeno di un’eventualità così improbabile.
Nessuna entry aggiuntiva per questo fine settimana, in tema di Rally1. Il plotone Toyota sarà completato da Sami Pajari e Takamoto Katsuta, quest’ultimo atteso anche su asfalto dopo le buone ma non sempre fortunate prestazioni di inizio campionato, mentre le Ford Puma saranno affidate a Grégoire Munster e Joshua McErlean, messi di nuovo alla prova in attesa di miglioramenti tangibili.
Ultima nota “di colore” riguarda l’accordo raggiunto tra la WoRDA (la neocostituita associazione dei piloti del WRC) e la FIA sul tema delle dichiarazioni rilasciate dai piloti e le relative sanzioni. Dopo un fine settimana di mutismo generale in Kenya, i protagonisti del mondiale rally torneranno a rilasciare interviste al termine delle prove speciali e non vi saranno più multe pecuniarie in caso di linguaggio colorito in situazioni definite “calde” come appunto il traguardo di una frazione di gara o un team radio; ad essere punite saranno solo le dichiarazioni ritenute non adeguate in sedi ufficiali, come le conferenze stampa.
Ampio il parco macchine della classe WRC-2, con Oliver Solberg partecipante “silenzioso” e non iscritto per i punti iridati dopo la sfortunata apparizione in Kenya. Sarà dunque il turno dei fratelli Yohan e Léo Rossel, già sul podio assieme a Montecarlo, ma anche di Nikolay Gryazin e dell’ex campione del mondo Emil Lindholm, tornato al volante di una Škoda del team Toksport al fianco del russo-bulgaro. Diversi i piloti locali al via con credenziali di risultato: Efrén Llarena (campione europeo 2022 e secondo nell’Islas Canarias 2021 e 2022), Alejandro Cachón (medaglia d’oro agli ultimi Motorsport Games) e Luis Monzón (vincitore 1994, 2004 e 2007 e recordman di podi). Presente anche il vice-campione europeo in carica, Mathieu Franceschi.
Nel WRC-3 non sarà presente il leader del campionato, l’italiano Matteo Fontana, e sarà pertanto un’occasione di punti pesanti per i tre francesi che rappresentano la principale opposizione, come il dominatore di Montecarlo Arthur Pelamourgues, Ghjuvanni Rossi e Mattéo Châtillon; con loro anche i due giovani piloti della Toyota Academy, Takumi Matsushita e Shotaro Goto.
Percorsi già visti e anche inediti per la prima edizione iridata del Rally Isole Canarie. La tappa di venerdì inizierà con due prove allungate rispetto alle precedenti annate e si concluderà con una frazione risfoderata dopo oltre un ventennio, quella tra La Aldea e Mogán. Stesso scenario per il sabato, che vedrà la prova di Teror che non veniva utilizzata dal 2014 oltre a due percorsi che uniscono frazioni fino allo scorso anno distinte; non mancherà una superspeciale, da disputarsi nello stadio della squadra di basket di Gran Canaria. Il “Super Sunday” si svilupperà infine tra Santa Lucía, Maspalomas (non visitata dal 2013) e un’altra superspeciale sulla pista di kart di Costa Canaria.
49° Rally Islas Canarias
Round 4/14
24-27 aprile 2025

INFO PERCORSO
Distanza totale: 301,30 km
Numero prove speciali: 18
Prova speciale più lunga: Valsequillo – Telde, 26,32 km
Prova speciale più breve: Costa Canaria, 1,50 km
RECORD
Vittorie pilota: 5 – Carlos Sainz
Vittorie costruttore: 9 – Citroën
Podi pilota: 7 – Luis Monzón
Podi costruttore: 21 – Škoda
ALBO D’ORO

PROGRAMMA
Giovedì 24 aprile
9:01 (10:01) Shakedown
Venerdì 25 aprile
8:03 (9:03) PS1 Valsequillo – Telde 1
9:49 (10:49) PS2 Velleseco – Artenara 1
11:25 (12:25) PS3 La Aldea – Mogán 1
15:18 (16:18) PS4 Valsequillo – Telde 2
17:04 (18:04) PS5 Velleseco – Artenara 2
18:40 (19:40) PS6 La Aldea – Mogán 2
Sabato 26 aprile
8:05 (9:05) PS7 Moya – Gáldar 1
9:48 (10:48) PS8 Arucas – Firgas – Teror 1
10:58 (11:58) PS9 Tejeda – San Mateo 1
15:05 (16:05) PS10 Moya – Gáldar 2
16:48 (17:48) PS11 Arucas – Firgas – Teror 2
17:58 (18:58) PS12 Tejeda – San Mateo 2
20:35 (21:35) PS13 Las Palmas de Gran Canaria
Domenica 27 aprile
8:10 (9:10) PS14 Agüimes – Santa Lucía 1
9:05 (10:05) PS15 Maspalomas 1
10:35 (11:35) PS16 Costa Canaria
11:21 (12:21) PS17 Agüimes – Santa Lucía 2
13:15 (14:15) PS18 Maspalomas 2
NB: tra parentesi gli orari italiani.
Immagine copertina: wrc.com
Mappa: rally-maps.com
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.