WRC | Rally di Svezia 2023: Ott Tänak torna a vincere con Ford ed è leader del campionato

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
12 Febbraio 2023 - 14:56
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L’estone e M-Sport trionfano insieme dopo quasi sei anni dall’ultima volta; disastro strategico Hyundai, Neuville resta terzo alle spalle di Breen

Era il 20 agosto 2017 e Ott Tänak conquistava la sua seconda vittoria in carriera nel WRC sull’asfalto del Rally di Germania. Quasi cinque anni e sei mesi più tardi il pilota estone è tornato sul gradino più alto del podio alla guida di una Ford trionfando nel Rally di Svezia, un successo che gli ha garantito anche la posizione di comando della classifica mondiale per la prima volta dal titolo mondiale vinto in Catalunya nel 2019.

Tänak ha protetto il suo vantaggio su Craig Breen staccandolo nella PS16 e gestendo la situazione nella PS17, poi il team Hyundai ha optato per un inverecondo e maldestro gioco di squadra mettendo fine alla corsa per la vittoria finale.

La tenda di Alzenau ha deciso di penalizzare Breen di dieci secondi con un ritardo al controllo orario antecedente la Power Stage per favorire Thierry Neuville, ma la prova speciale dei punti extra si è tramutata in un autentico disastro quando il belga ha commesso un errore nell’interpretazione di una curva lenta a sinistra, perdendo un paio di secondi rivelatisi decisivi poiché Breen ha corso con il suo passo riprendendosi involontariamente la seconda posizione. Se da una parte Neuville ha malamente compromesso la strategia, dall’altra è stata scarsa accortezza del nuovo team principal Cyril Abiteboul non intuire che idee di questo tipo dovrebbero essere attuate solo dopo il traguardo finale di un rally, a risultato acquisito.

Breen, che ha corso senza dubbio il miglior rally della sua carriera iridata, ha messo in cassaforte il nono podio senza vittoria nel WRC. Questo poco invidiabile record lo detiene Alessandro Fiorio, storico pilota Lancia a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, con una sola top 3 in più rispetto all’irlandese di Hyundai. Il ruolo da part-timer è ormai inconfutabilmente la dimensione migliore per il 33enne ex-Ford.

Neuville, un altro tra i migliori piloti in campo di questo weekend viste anche le sue precarie condizioni di salute, si è comunque aggiudicato un meritato podio (il 57° nel WRC, come Markku Alén) vincendo il duello con Kalle Rovanperä grazie ad una magistrale prestazione nella PS17, dove ha staccato di ben sei secondi il campione del mondo. Questa performance gli ha permesso di arrivare con maggiore sicurezza alla Power Stage e a maggior ragione l’errore di cui sopra deve essere considerato grave, poiché è costato il piazzamento d’onore per 1″3 ma anche qualche punto extra che sarebbe stato senz’altro gradito.

Rovanperä è invece il deluso di questo fine settimana scandinavo. Sfavorito dal ruolo di apripista nella giornata del venerdì, pur vincendo sei prove speciali non è mai riuscito a fare la differenza come invece aveva dimostrato lo scorso anno da queste parti, seppure in condizioni più favorevoli. Il bilancio finale è di un quarto posto a 5″1 da Neuville più tre punti dalla Power Stage: nel prossimo round in Messico, per la prima volta dal Montecarlo 2022, il finlandese non sarà battistrada nella prima tappa.

Quinta piazza per un Elfyn Evans forse scolorito dal punto di vista della prestazione pura ma concreto in termini di punteggio, sicuramente un passo avanti rispetto al 2022. Il gallese ha incassato un ritardo di un minuto e 24 secondi dal vincitore ma ha in parte rivisto la luce mettendo quattro punti in cascina nella Power Stage, con un margine di un decimo su Rovanperä e Tänak di due su Breen.

Sesto Pierre-Louis Loubet, al termine di una drammatica ultima frazione in cui la sua Ford si è ammutolita per un problema al motore termico: il francese ha tagliato il traguardo poco sano e molto salvo in modalità elettrica, forte dell’ampio margine sugli inseguitori. Esapekka Lappi ha recuperato la settima posizione finale dopo l’incidente di ieri vincendo anche la Power Stage, ma è un risultato che sa molto di occasione buttata alle ortiche in una corsa che invece avrebbe potuto favorire il finlandese, visto il momento tuttora di ambientamento al volante della Hyundai i20 Rally1.

14esima posizione finale per Lorenzo Bertelli, privato di un possibile piazzamento a punti dalla doppia uscita di strada di venerdì pomeriggio e autore di una buona top ten nella Power Stage, mentre Takamoto Katsuta è stato ritirato dal team Toyota prima della frazione finale.

Tänak passa a condurre la classifica generale con 41 punti contro i 38 di Rovanperä, i 32 di Neuville, i 29 di Evans e i 26 di Sébastien Ogier, che dovrebbe tornare in gara proprio in Messico. Il mondiale 2023 è iniziato con una situazione di punteggio più serrata e combattuta del previsto. Nella classifica costruttori Toyota guida con 80 punti a fronte dei 66 di Hyundai e dei 51 di Ford.

Primo successo in WRC-2, nonché secondo al volante di una Rally2 nel mondiale, per Oliver Solberg, che ha potuto limitarsi a gestire le tre prove speciali odierne forte dell’enorme vantaggio accumulato ieri. Il figlio d’arte si è ripetuto dopo la vittoria messa a segno nel 2020 in Estonia, nel contesto dell’allora WRC-3 riservato alle R5 private. Seconda posizione per Ole Christian Veiby a 42″3 dal vincitore, seguito da un Sami Pajari al suo primo podio cadetto. Tanti i delusi del weekend, a causa di vari incidenti di percorso: sesto Teemu Suninen, settimo Emil Lindholm, 11° Egon Kaur, addirittura ritirato Jari Huttunen.

Vincendo anche la Power Stage di categoria, Solberg ha appaiato Yohan Rossel in testa alla classifica di campionato con 28 punti. Terzo Nikolay Gryazin, che avrebbe concluso quarto se fosse stato eleggibile per i punti in Svezia, con 20 punti.

Il primo atto del mondiale WRC-3 è andato al finlandese Roope Korhonen, protagonista di un entusiasmante duello con William Creighton fino al cedimento del cofano dell’irlandese, ieri pomeriggio. Questo si è comunque consolato completando la rimonta su Laurent Pellier per la vittoria nel JWRC, successo conseguito con appena sei decimi di margine sul transalpino che ha anche completato il podio del WRC-3. Gradino più basso del mondiale junior per il paraguayano Diego Domínguez.

Mentre la classifica del mondiale Rally3 riflette l’ordine d’arrivo della Svezia, il JWRC aggiunge i punti conseguiti con gli scratch e quindi Creighton comanda a quota 34 seguito da Pellier con 24 e dall’accoppiata composta da Domínguez e Grégoire Munster con 15.

Dal freddo e dalla neve della Svezia, tra un mese il WRC passerà al caldo e agli sterrati del Messico che ospitarono l’ultimo rally pre-Covid nel 2020. Il mondiale tornerà quindi in centroamerica dopo tre anni e l’appuntamento è per il weekend del 19 marzo.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagini: Red Bull

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