WRC | Rally di Svezia 2022: Rovanperä trionfa, Evans incappa in un nuovo errore

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
27 Febbraio 2022 - 17:28
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Il duello per la vittoria si risolve con un errore del gallese, Rovanperä vince in solitario e balza in testa alla classifica di campionato


Poteva essere indicato come il weekend del passaggio di consegne ed effettivamente il pilota incaricato di ricevere il testimone dai due grandi campioni francesi del WRC si è fatto trovare pronto. Kalle Rovanperä ha vinto il Rally di Svezia 2022 mantenendo i nervi saldi nel confronto con il compagno di squadra Elfyn Evans, che invece è incappato nel secondo errore in altrettanti weekend iridati uscendo di scena nella PS16 e perdendo altri punti fondamentali per un mondiale che ora si preannuncia tutto in rimonta.

Evans è andato a sbattere contro uno snowbank nel primo passaggio della prova di Vindeln, danneggiando gravemente l’avantreno della sua Toyota Yaris GR senza possibilità di effettuare riparazioni per difendere un piazzamento. Dopo l’uscita di Montecarlo, il due volte vice-iridato ha sprecato un’altra occasione e ora dovrà completamente cambiare registro per non rendere il suo campionato una delusione cocente.

Dopo l’uscita della vettura #33, Rovanperä ha potuto gestire meglio una classifica che lo vedeva leader solitario. Il finlandese comunque non ha alzato troppo il piede dall’acceleratore e anche nella Power Stage il cronometro ha parlato abbastanza chiaro, poiché solo un Ott Tänak senza pretese di classifica è riuscito a battere la Yaris #69 del nuovo leader di campionato.

A 22 secondi netti da Rovanperä ha concluso un Thierry Neuville che è riuscito a mettere una buona pezza ad un Montecarlo tragico. Sulla neve la Hyundai i20 si è mostrata più competitiva che sull’asfalto, ora toccherà alla squadra di Alzenau migliorare la propria vettura in vista del prossimo appuntamento in Croazia.

Podio al rientro per Esapekka Lappi, che ha approfittato dell’uscita di Evans per riassaporare una top 3 che mancava dal Rally di Turchia del 2019. Il finlandese ha assolto pienamente il proprio compito di pilota “da classifica costruttori” di Toyota, mollando la presa su Neuville una volta capito che il belga ne aveva di più a livello di passo. Su uno dei suoi terreni prediletti, il 31enne Lappi ha mostrato di essere ancora materiale molto competitivo per il WRC.

Quarta posizione senza colpo ferire per Takamoto Katsuta, un po’ troppo falloso soprattutto venerdì ma poi pulito e capace di risalire la classifica in virtù delle defezioni altrui. Il giapponese ha tenuto a distanza (oltre un minuto) la Ford di Gus Greensmith, quinto in un weekend decisamente agli antipodi per il team M-Sport rispetto a Montecarlo. Problemi di affidabilità e il doppio stop di Craig Breen (quinto nella Power Stage) hanno tenuto le Puma lontane dalle posizioni che contano, segno di come nel WRC non si debba mai abbassare la guardia. Malcolm Wilson e compagnia dovranno rimettere mano ad una vettura che si è già mostrata molto valida ma che naturalmente dovrà continuare a progredire su ogni superficie.

Dopo i problemi patiti ieri Oliver Solberg ha portato a termine il fine settimana al sesto posto, piazzamento che decisamente non rispecchia i valori prestazionali mostrati sulla neve svedese. I piloti ripartiti con la formula Rally2 sono rimasti ben lontani dalla zona punti assoluta, mentre Adrien Fourmaux è stato costretto al ritiro nel tratto di trasferimento che conduceva alla PS16 per gli stessi problemi al motore che lo avevano rallentato ieri pomeriggio.

Rovanperä si è portato al vertice della classifica piloti con 46 punti contro i 32 di Neuville, unici piloti ad essersi davvero distinti anche in termini di risultati concreti nei primi due round di questa stagione. Il passivo di Evans, fermo a quota quattro, è già importante. In classifica costruttori Toyota ha scavalcato Ford e ora conduce con 83 punti contro 59, mentre Hyundai paga qualche stop di troppo ed è parecchio attardata con 47.

Vittoria da campione per Andreas Mikkelsen in WRC-2, al termine di un duello con il connazionale Ole Christian Veiby durato per tutto il weekend. Nettamente superiore nell’ultima tappa il pilota Škoda, che ha preceduto di 23″2 la Volkswagen gestita privatamente dalla squadra di Tommy e Johan Kristoffersson. Jari Huttunen ha portato sul podio la Ford Fiesta ufficiale, davanti agli estoni Egon Kaur e Georg Linnamäe mentre Nikolay Gryazin è uscito nella PS18 ed è stato costretto al ritiro. Un punto iridato di categoria è andato a Mauro Miele, decimo, mentre Enrico Oldrati ha concluso solo 12°.

Con due vittorie in due rally, Mikkelsen è naturalmente il leader della classifica e anche con grande margine, dall’alto dei suoi 51 punti a fronte dei 18 di Veiby e di Erik Cais, secondo a Montecarlo e assente in Svezia.

Jon Armstrong ha avuto ragione di Lauri Joona in WRC-3, precedendo il finlandese di appena 2″7 dopo un intero fine settimana uno contro uno. Il podio tra le Ford Fiesta Rally3 è stato completato da William Creighton, mentre Sami Pajari ha dovuto accontentarsi del quinto posto a seguito del ritiro di venerdì.

Pajari ha comunque consolidato la sua leadership in campionato con 37 punti dopo la vittoria di Montecarlo, mentre Joona ha conquistato i 25 punti del vincitore in Svezia poiché Armstrong partecipa solo al JWRC, di cui ora è naturalmente primo in classifica in virtù della vittoria di questo rally.

Il mondiale rally si prende ora una pausa di due mesi: dalla neve svedese, nel weekend del 24 aprile si passerà al tortuoso asfalto del Rally di Croazia.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagini: Red Bull

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