WRC | Rally di Sardegna 2022, PS10-13: fuori Lappi e Neuville, Tänak in fuga

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di Federico Benedusi @federicob95
4 Giugno 2022 - 13:00
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Il finlandese è tradito da una roccia nella prima prova di giornata, strada spianata per l’estone che comanda con mezzo minuto di margine


Il duello che aveva ulteriormente infiammato la già molto calda prima giornata del Rally di Sardegna 2022 si è spento nel giro di pochi chilometri dal via della seconda tappa. Esapekka Lappi ha colpito una roccia nella PS10, finendo letteralmente in un flipper di impatti contro le pareti che costeggiavano lo stretto sentiero che il finlandese stava percorrendo, ed è stato costretto al ritiro lasciando campo libero ad un Ott Tänak ora in fuga.

L’estone della Hyundai ha messo a segno il miglior crono in tre prove su quattro, senza alcun impaccio e sfruttando appieno l’inversione della classifica del venerdì. Da tempo non si vedeva un Tänak così in forma e la sua condotta in questo rally merita chiaramente di essere ripagata con un grande risultato.

Seconda posizione per Craig Breen, unico pilota capace di interrompere l’egemonia della Hyundai #8 nel secondo passaggio di Tempio Pausania. Proprio grazie a questo scratch, l’irlandese ha rimesso a debita distanza un Daniel Sordo che si era avvicinato fino al di sotto dei due secondi dopo la prima tornata di prove: ora lo spagnolo insegue a 10″3, con l’obiettivo possibile di stabilire una doppietta Hyundai ma anche con un occhio di riguardo al mondiale costruttori.

Questo perché Thierry Neuville è definitivamente uscito di scena con un capottamento nella PS12. Nelle prime due frazioni il belga aveva registrato tempi molto competitivi nonostante una posizione di partenza non ottimale, poi è arrivato un errore che risulterà naturalmente pesantissimo in ottica iridata alla luce del corposo passivo già imposto da Kalle Rovanperä nei primi quattro rally di questa stagione. Ora Neuville deve sperare che il rollcage della sua i20 non si sia danneggiato eccessivamente, in modo da poter ripartire domani per conquistare qualche punto nella Power Stage.

Quarto Pierre-Louis Loubet, che ha iniziato la giornata con una foratura e dunque ha dovuto prendere il resto del giro mattutino con più cautela per non incappare in ulteriori problemi. Il passivo del francese rispetto alla terza posizione resta comunque esiguo, 14 secondi netti, e le sue performance in Sardegna restano di pregevole fattura. A 17″7 dalla Ford #7 c’è l’altra Puma guidata da un pilota transalpino, quella di Adrien Fourmaux, finalmente capace di portare a termine un buon numero di prove speciali consecutive senza inconvenienti di sorta.

Rovanperä si è preso il sesto posto ai danni di Takamoto Katsuta nonostante una piccola perdita di tempo nella PS13, a causa di un testacoda. Il leader del mondiale non sembra comunque nel miglior fine settimana della sua carriera, come testimonia anche il fatto che il cronometro continui a non dargli ragione anche in una posizione di partenza migliore rispetto a ieri. I due minuti di ritardo dalla prima piazza di questo fine settimana sono un passivo molto pesante, ma per come si è evoluta la situazione di questo rally al momento anche questo weekend sta risultando favorevole al pilota Toyota. La classifica delle Rally1 è completata da Gus Greensmith, che ha scavalcato tutte le Rally2 che lo avevano sopravanzato ieri riportandosi ottavo.

In WRC-2, grande colpo di scena con lo stop di Andreas Mikkelsen durante la PS13. Il norvegese conduceva indisturbato la classe cadetta ma la sua Škoda è finita parcheggiata a bordo strada nel secondo passaggio della Erula – Tula e ora il nuovo capoclassifica è Nikolay Gryazin, sempre su una Fabia gestita da Toksport. Dopo tre ottime prove speciali che gli avevano permesso di tornare in zona podio, nell’ultima frazione della mattinata Jari Huttunen ha nuovamente ceduto il passo a Jan Solans, Marco Bulacia e Chris Ingram per una foratura precipitando quinto. Solans segue Gryazin staccato di 27″1 e con un margine di appena 5″4 su Bulacia e 12 secondi netti su Ingram.

La classe WRC-3 sta vivendo un rally quasi demenziale. Tra la quinta e la decima prova speciale nonché nella 12esima, tra neutralizzazioni e cancellazioni, le Rally3 non sono mai entrate in gara e dunque la leadership di Jan Černý è rimasta praticamente intoccata. Il ceco ha comunque prevalso nella PS11 allungando su Diego Domínguez fino a 31″5, mentre Enrico Brazzoli pur conservando il terzo posto è scivolato ad oltre un minuto di ritardo.

Senza service park, i piloti hanno avuto comunque modo di cambiare le gomme in vista del giro pomeridiano che inizierà alle ore 13:38.

Classifica:

Immagine copertina: Red Bull

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