WRC | Rally di Monza: la neve tradisce Evans, Ogier in fuga

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 5 Dicembre 2020 - 18:44
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WRC | Rally di Monza: la neve tradisce Evans, Ogier in fuga

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Il colpo di scena nella PS11, con il gallese che finisce in un fosso. L’Italia torna a vincere una prova speciale con Scandola


Un meteo sempre più difficile ha “azzoppato” il giro pomeridiano del sabato del Rally di Monza ma non ha impedito lo svilupparsi del colpo di scena che potrebbe avere deciso il WRC 2020.

Nell’unica delle tre prove speciali “esterne” disputatasi oggi, quella di Gerosa, Elfyn Evans è finito fuori strada tradito dall’asfalto innevato e ha concluso anticipatamente la sua seconda tappa. Un duro colpo per il gallese, che nella PS11 stava tenendo un passo più rapido di Sébastien Ogier e ora deve sperare in un errore del francese per potersi giocare ancora il titolo.

Un Ogier che come sempre ha fatto la differenza in condizioni estreme. Il sei volte campione del mondo ha staccato tutti i suoi diretti avversari e pur avendo concesso qualcosa nel secondo passaggio della prova “Grand Prix” può guardare con fiducia alle ultime tre prove speciali di domani.

Daniel Sordo, vincitore della PS13 dopo avere perso 16 secondi sotto la neve di Gerosa, ripartirà con 17″8 da recuperare sul capoclassifica. La tattica di Hyundai, comunque, potrebbe essere maggiormente incentrata sul mondiale costruttori poiché l’incidente di Evans ha rimesso la Casa sudcoreana in posizione di vantaggio rispetto a Toyota. Subito alle spalle di Sordo, staccato di 4″3, c’è infatti Ott Tänak, teoricamente ancora in grado di confermare il suo titolo 2019 in caso di qualche inconveniente per Ogier, mentre Kalle Rovanperä è quinto.

Quarto Esapekka Lappi, che avrebbe potuto beneficiare della scelta di tre gomme da neve nella PS11 ma non è stato avvisato della perturbazione in corso negli ultimi chilometri della prova. Il pilota Ford ha dunque utilizzato solo una delle tre coperture “estreme” e ha perso a sua volta molti secondi da Ogier. Il distacco di Lappi da Tänak è di 16″1, mentre Rovanperä alle sue spalle è lontano 31″9.

Se la PS12 è stata cancellata per condizioni meteo estremamente avverse, a neutralizzare la PS10 è stato l’incidente che ha messo fuori gioco Ole Christian Veiby. Il norvegese è finito contro una parete rocciosa intraversando la sua Hyundai in mezzo alla carreggiata e spargendo molti detriti. Pochi minuti prima era finita anche la corsa di Gus Greensmith, capottatosi contro un guardrail e finito in un fosso.

L’incredibile PS11, però, ha avuto l’importante merito di riportare un italiano alla vittoria di una frazione iridata dopo 12 anni. Il miglior tempo a Gerosa lo ha infatti segnato la Škoda Fabia Rally2 di Umberto Scandola, partito nelle retrovie del gruppo dopo il ritiro di ieri. L’ultimo azzurro a segnare il miglior tempo in una prova del WRC era stato Gianluigi Galli in Turchia, nel 2008.

A proposito di vetture R5, altri colpi di scena si sono susseguiti nelle due prove pomeridiane. La PS11 è costata caro anche ad Adrien Fourmaux, che ha danneggiato una sospensione perdendo quasi mezzora. Una situazione che ha avvantaggiato il leader della WRC-2 Mads Østberg ma che ha ridato speranza a Pontus Tidemand, che sulla neve ha ridotto le distanze dall’avversario. Il titolo cadetto degli ufficiali si deciderà domani con il pilota Citroën in vantaggio di 30″9.

In WRC-3, Andreas Mikkelsen ha visto ridursi ulteriormente il suo vantaggio su Oliver Solberg. Il figlio d’arte è stato velocissimo nella PS11 e si è ripetuto nella PS13, chiudendo la giornata a 14″3 dal norvegese. Jari Huttunen ha invece scavalcato Emil Lindholm per il terzo posto, mentre Kajetan Kajetanowicz si è riportato quinto approfittando di una foratura patita da Marco Bulacia.

Invariata la situazione nel mondiale junior, con Tom Kristensson sempre leader e forte di più di due minuti e mezzo su Fabrizio Zaldivar. Sami Pajari è tornato in gara ma si trova quarto e molto distanziato dal podio, pertanto allo svedese basterà arrivare al traguardo finale per fregiarsi dell’iride JWRC.

Alla conclusione del WRC 2020 mancano tre prove speciali e un totale di 38 chilometri. Prima partenza alle 7:48 di domani.

Classifica:

Immagine copertina: Red Bull

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