Quella che si accinge a partire in questo fine settimana, con l’88° Rally di Montecarlo, è senza dubbio una delle stagioni con più motivi di interesse nella lunga storia del WRC. La pausa tra il mai disputato Rally d’Australia 2019 e questo Montecarlo ha proposto diversi momenti difficili, ma nonostante qualche “incidente di percorso” il mondiale rally è più vivo che mai e ora si appresta ad affrontare 13 prove al cardiopalma sulle strade di tutto il globo.
La prima, spiacevole notizia riguarda ovviamente l’abbandono di Citroën, che ha messo da parte il suo progetto C3 WRC dopo avere perso il suo top driver Sébastien Ogier. Il team di Satory ha attuato un autentico scaricabarile che ovviamente non è andato giù al pilota di Gap, che ha risposto per le rime alla sua ex squadra per poi ufficializzare il suo accordo con Toyota. Il sei volte iridato andrà così a caccia della sua settima corona al volante della vettura campione del mondo piloti in carica, in quella che sarà la sua ultima stagione della carriera.
A proposito di campioni del mondo, per la prima volta dopo quasi un ventennio il re del WRC non parla francese. Il titolo vinto con pieno merito da Ott Tänak nel 2019 ha rappresentato il coronamento di un sogno ma quello che sembrava essere solo l’inizio di una grande storia, quella tra l’estone e il team Toyota, ne è stato invece il capitolo finale. Una separazione mai chiarita nonostante un ambiente (almeno all’apparenza) decisamente sereno, ma ciò che conta è che il 32enne di Kärla veste ora i panni di pilota Hyundai.
Il team tedesco-sudcoreano dovrà ora gestire un’accoppiata da brividi, con il campione del mondo che ha raggiunto sotto la tenda guidata da Andrea Adamo nientemeno che il suo stesso vice, Thierry Neuville. Per la quinta volta nella sua carriera, il belga si presenta ai nastri di partenza con un #2 virtuale sulle portiere e questa sarà l’ennesima occasione per fare “31”: un’occasione forse definitiva, essendo a parità totale di condizioni con quello che è il pilota da battere.
Il nome nuovo del 2020, anche se ha già trovato il modo di farsi notare a più riprese nelle ultime stagioni, è quello di Kalle Rovanperä. 20 anni il prossimo 1° ottobre, il figlio d’arte si accinge a debuttare tra i grandi di questa specialità alla guida di una Toyota con un mondiale WRC-2 in tasca e tanti numeri già mostrati al volante delle vetture R5. Il suo debutto in gara all’Arctic Lapland Rally è stato un successo, ora bisognerà ripetere il tutto nel mondiale. Sarà un campionato di apprendistato per il giovane fenomeno finlandese, ma non bisogna escludere sorprese.
Da seguire con attenzione anche l’operato della terza Yaris ufficiale, quella di Elfyn Evans. Reduce da una stagione tanto competitiva quanto sfortunata, il gallese sarà in corsa quantomeno per quel quarto posto che l’anno scorso gli è sfuggito per una mera questione di piazzamenti ma soprattutto a causa dell’infortunio alla schiena rimediato nel Rally d’Estonia, che lo ha costretto a saltare tre rally.
La sfida più suggestiva del Montecarlo 2020 sarà ovviamente quella riguardante i due Sébastien, Ogier e Loeb, entrambi a quota sette nel conteggio delle vittorie di questo rally. Se al primo i debutti non fanno di certo paura, avendo già vinto alla “prima” sia sulla Ford Fiesta che sulla Citroën C3, per il secondo si tratterà di sfruttare meglio la competitività di una Hyundai i20 che sicuramente conosce molto meglio rispetto al 2019. Se l’anno scorso Loeb è arrivato al “Monte” con pochissimi test sulle spalle, reduce dalla Dakar, quest’anno avrà tutte le carte in regola per puntare anche a qualche vittoria all’interno del suo programma parziale.
Dopo il solito inverno “traballante”, anche quest’anno Ford e M-Sport si presentano ai nastri di partenza a ranghi completi. L’équipe di Malcolm Wilson e Richard Millener ha confermato Teemu Suninen e ha ampliato il programma di Gus Greensmith dando infine il benvenuto ad Esapekka Lappi, rimasto a piedi dopo il ritiro di Citroën. La coppia finlandese rappresenterà una mina vagante in questo mondiale, probabilmente non a Montecarlo ma in altre e diverse occasioni. Una quarta Fiesta ufficiale è stata affidata al semisconosciuto lituano Deividas Jocius, che sarà al via anche in Svezia.
A completare il lotto delle 11 WRC Plus al via a Montecarlo ci sarà Takamoto Katsuta, a cui è stata affidata una quarta Toyota ufficiale e che vedremo protagonista a più riprese in questo 2020. Una Yaris, seppure in forma privata, è finita anche nelle mani di Jari-Matti Latvala, che tornerà in gara in Svezia.
Tra gli argomenti di discussione del WRC c’è anche il passaggio ai propulsori ibridi, in programma dal 2022. Si è già parlato a più riprese di questa “rivoluzione” tra queste pagine, nei prossimi mesi si saprà qualcosa in più riguardo una transizione molto spinta dalla FIA ma che deve comunque trovare il supporto delle Case per poter andare in porto.
Il mondiale 2020 si propone di portare più chiarezza anche all’interno dell’universo R5. Il mondiale WRC-2 sarà riservato da quest’anno ai piloti schierati da un team ufficiale o “ufficialmente supportato”, che possa dimostrare i requisiti per poter partecipare a tutto il mondiale. Un mondiale cadetto che parte con una corona vacante, a seguito del passaggio di Rovanperä in Toyota ma soprattutto del ritiro ufficiale di Škoda, che da quest’anno affiderà la sua Fabia Evo a strutture esterne. In piene forze a Montecarlo ci saranno Ford, con il talentuoso Adrien Fourmaux e Rhys Yates, e finalmente Hyundai, con Nikolay Gryazin e Ole Christian Veiby, mentre Citroën schiererà una sola C3 con il team PH Sport e Mads Østberg al volante.
Ritornerà all’interno delle cronache di gara anche il mondiale WRC-3, che altro non è che il vecchio campionato WRC-2 riservato ai privati. Un concetto molto differente, quindi, dalla precedente versione di questa categoria. Anche in questo caso il campione in carica non difenderà il suo titolo, poiché Pierre-Louis Loubet cercherà di avvicinarsi alle WRC Plus con un programma ridotto e ancora da definire. Tra i protagonisti annunciati del Montecarlo, per quanto concerne le R5 private, c’è una folta schiera di piloti francesi: Yoann Bonato, Éric Camilli, Nicolas Ciamin e Yohan Rossel al volante delle Citroën e l’intramontabile Stéphane Sarrazin alla guida di una Hyundai. Gli avversari parlano soprattutto italiano e a guidare la quaterna azzurra ci sono Umberto Scandola e Andrea Nucita, “accompagnati” da Massimo Pedretti ed Enrico Brazzoli. Da tenere d’occhio anche José María López, detto “Pepe”, 24enne campione spagnolo in carica e alla guida di un’altra Citroën. Tra i nomi di spicco non iscritti alla classifica di categoria troviamo Oliver Solberg, al suo secondo gettone iridato dopo lo sfortunato Galles 2019, e Olivier Burri, al suo “Monte” numero 21.
In tema di percorso, il Montecarlo 2020 partirà con una prova speciale che non veniva utilizzata dal 1985: i quasi 18 chilometri che collegano Malijai e Puimichel ricalcheranno la maggior parte di uno dei percorsi che fu scenario del duello per la vittoria di 35 anni fa tra Ari Vatanen e Walter Röhrl. L’ormai consueto battesimo del fuoco di giovedì sera riproporrà anche la Bayons – Bréziers, frazione caratteristica ormai dal 2017. La tappa di venerdì proporrà una prova speciale inedita, quella tra Saint Clément sur Durance e Freissinières, una frazione leggermente rivista e la Avançon – Notre Dame du Laus rimasta invariata rispetto al 2019, quando però si svolse al giovedì. Le due giornate restanti riproporranno fedelmente i percorsi dell’anno scorso, con la prova di La Bréole – Selonnet spostata dal giovedì sera al sabato e il doppio passaggio sul Col de Turini previsto per domenica nelle prove speciali 13 e 15.
Al momento, la programmazione di DAZN prevede la PS1 di giovedì e il doppio passaggio sulla prova di La Bâtie Neuve di sabato, nessuna informazione per quanto riguarda l’ultima tappa. La PS12 sarà disponibile anche su Red Bull TV.
88ème Rallye Automobile de Montecarlo
Round 1/13
23-26 gennaio 2020
INFO PERCORSO
Distanza totale: 304,28 km
Numero prove speciali: 16
Prova speciale più lunga: Bayons – Bréziers, 25,49 km
Prova speciale più breve: La Cabanette – Col de Braus, 13,36 km
RECORD
Vittorie pilota: 7 – Sébastien Loeb, Sébastien Ogier
Vittorie costruttore: 13 – Lancia
Podi pilota: 11 – Carlos Sainz
Podi costruttore: 32 – Ford
Presenze: 34 – Leif Vold-Johansen
Vittorie prove speciali: 79 – Walter Röhrl
ALBO D’ORO
PROGRAMMA
Mercoledì 22 gennaio
16:00 Shakedown
Giovedì 23 gennaio
20:38 PS1 Malijai – Puimichel – DAZN
22:26 PS2 Bayons – Bréziers
Venerdì 24 gennaio
8:36 PS3 Curbans – Venterol 1
9:56 PS4 Saint Clément sur Durance – Freissinières 1
11:21 PS5 Avançon – Notre Dame du Laus 1
13:54 PS6 Curbans – Venterol 2
15:14 PS7 Saint Clément sur Durance – Freissinières 2
16:39 PS8 Avançon – Notre Dame du Laus 2
Sabato 25 gennaio
9:38 PS9 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 1
10:56 PS10 La Bréole – Selonnet 1 – DAZN
14:08 PS11 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 2
15:26 PS12 La Bréole – Selonnet 2 – DAZN, Red Bull TV
Domenica 26 gennaio
8:17 PS14 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 1
9:08 PS15 La Cabanette – Col de Braus 1
10:55 PS16 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 2
12:18 PS17 La Cabanette – Col de Braus 2 (Power Stage)
Immagine copertina: Red Bull
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