WRC | Rally di Germania cancellato, Sardegna anticipata ad ottobre

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 26 Agosto 2020 - 12:25
Tempo di lettura: 2 minuti
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WRC | Rally di Germania cancellato, Sardegna anticipata ad ottobre

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Evitata la concomitanza tra il Rally d’Italia e la F1 a Imola


A pochi giorni dalla ripartenza ufficiale del WRC con il Rally d’Estonia, il calendario del mondiale 2020 ha subito una nuova variazione.

Nonostante tutti gli sforzi profusi dall’ADAC, il Rally di Germania è stato ufficialmente cancellato a causa dell’epidemia di Coronavirus, contro il quale il Governo tedesco ha deciso per il divieto di assembramenti in pubblico fino al mese di novembre. Il percorso alternativo proposto nelle settimane scorse, di chilometraggio accorciato e sviluppato interamente attorno alla zona del campo militare di Baumholder, era stato approntato appositamente per poter avere anche una minima partecipazione di pubblico all’evento, soluzione che ora è divenuta altresì impraticabile.

Il buco creatosi nel calendario nel mese di ottobre ha permesso a WRC Promoter di poter anticipare il Rally di Sardegna, che nelle varie rimodulazioni dei calendari FIA si era ritrovato nello stesso weekend del Gran Premio dell’Emilia Romagna di F1 a Imola. La nuova collocazione della tappa italiana del WRC è ora quella del weekend dell’11 ottobre, tre settimane dopo il Rally di Turchia e quasi un mese e mezzo prima del Rally di Ypres che concluderà la stagione 2020.

Il percorso del Rally di Sardegna sarà accorciato di una cinquantina di chilometri rispetto a quello originariamente previsto e, al momento, permetterà la presenza di pubblico a bordo strada. Onde evitare assembramenti, tuttavia, la superspeciale di Olbia del giovedì sera è stata cancellata.

Queste le parole del presidente dell’ACI, organizzatore del Rally di Sardegna, Angelo Sticchi Damiani: “In ACI abbiamo lavorato sodo per ridefinire la data del Rally di Sardegna 2020. Non è stato semplice trovare la sistemazione che accontentasse tutte le parti in causa e che allo stesso tempo soddisfacesse le necessità della regione Sardegna. In questo periodo così difficile l’ACI ha voluto a tutti i costi, come dimostrato dai Gran Premi di F1 organizzati a Monza, al Mugello e a Imola, proteggere il motorsport nazionale e internazionale confermando tutte le nostre competizioni. Ringrazio la regione Sardegna per il loro supporto totale e per averci permesso di organizzare il tutto”.

A meno di nuovi inserimenti, il WRC 2020 dovrà quindi affrontare altri quattro rally per un totale di sette. Si ripartirà dalla terra estone, per poi gareggiare sulle pietraie turche e sarde prima di approdare sul tortuoso asfalto del Belgio.

Immagine copertina: Red Bull

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