Il campione del mondo è il nuovo leader del rally ma Neuville chiude il venerdì a soli tre secondi
Il duello per la leadership del Rally di Estonia è arrivato al termine della prima tappa con Kalle Rovanperä nuovo capoclassifica e Thierry Neuville ora a inseguire, seppur attardato dell’inezia di tre secondi. In un pomeriggio dal meteo altamente variabile il campione del mondo ha segnato il miglior tempo nelle prime due prove e ha scalzato la Hyundai del belga, mentre nelle altre due frazioni in programma le prestazioni si sono sostanzialmente equivalse e il gap è rimasto molto serrato.
Nonostante condizioni a tratti al limite, non si sono verificati particolari colpi di scena per quanto riguarda le vetture Rally1. Si è assistito a diversi avvicendamenti tuttavia, con Esapekka Lappi ora proprietario del terzo posto una volta risolti i problemi all’ibrido che avevano afflitto la Hyundai #4 in mattinata. Anche la seconda guida di Alzenau può ancora considerarsi in lotta per il successo finale, pagando 12″2 a Rovanperä, così come un Elfyn Evans che dopo avere subito il sorpasso è rimasto agganciato al finnico terminando la prima giornata a 1″9 dal podio.
Più distante un Teemu Suninen comunque molto positivo, dopo oltre un anno di lontananza dalla classe principale. Al debutto sulla Hyundai i20 Rally1 il nordico sta gestendo un’ottima quinta posizione, a mezzo minuto dal leader e con un rassicurante margine di 15 secondi su Pierre-Louis Loubet, che ha scavalcato Takamoto Katsuta per la sesta piazza. Prestazione molto sottotono per il giapponese, conoscitore di queste strade ma poco a suo agio in condizioni di bagnato.
Procede la lunga rimonta di Ott Tänak, che ha registrato altri due scratch tagliando il traguardo finale del venerdì in 11esima posizione con la zona punti ormai alle viste, a 22 secondi. Sarà con tutta probabilità un rally casalingo di grandi rimorsi per il campione del mondo 2019, leggermente penalizzato nel pomeriggio da un assetto non sempre efficace poiché improntato prettamente sulla pioggia.
Il colpo di scena più pesante di questo giro pomeridiano lo ha quindi offerto la classe WRC-2, con Oliver Solberg andato a sbattere nella PS5 e costretto al ritiro con una sospensione rotta. Il figlio d’arte ha dilapidato il buon vantaggio accumulato in mattinata segnando anche un pesante kappaò in chiave iridata, un colpo senza dubbio favorevole all’assente Yohan Rossel.
La prima posizione è passata nelle mani di Andreas Mikkelsen, con 17″6 su Sami Pajari e quasi un minuto su Emil Lindholm. Il campione in carica ha rimontato ben cinque posizioni nonostante qualche problema al servosterzo approfittando soprattutto di quanto accaduto nella PS7, quando un acquazzone si è abbattuto sul percorso di Raanitsa dopo il passaggio delle prime tre vetture: Georg Linnamäe e Robert Virves hanno perso 40 secondi e ancora peggio è andata ad Egon Kaur, che ha lasciato sul piatto un minuto e 15 secondi arrivando al traguardo con il parabrezza completamente appannato. Lindholm ha ora 10″2 su Linnamäe e 16″1 su Virves, mentre Kaur è precipitato addirittura settimo.
Fuori nella PS6 entrambi i capiclassifica delle categorie Rally3. William Creighton, leader del JWRC, ha rotto lo sterzo nella frazione precedente fermandosi durante la prova di Mustvee e analogamente Benjamin Korhola, primo in WRC-3 dopo le prove mattutine, si è fermato nella stessa zona. Roope Korhonen è passato al comando nel WRC-3 con vantaggio attorno al minuto su Laurent Pellier e Toni Herranen in terza piazza, mentre nel mondiale junior il francese insegue Grégoire Munster a 42″8 con Diego Domínguez jr sul gradino più basso del podio momentaneo.
Esaurita la giornata più lunga del Rally di Estonia, per la seconda tappa sono previsti 102 chilometri divisi in nove prove speciali. Alle 7:09 italiane la partenza della prima frazione.
Classifica:
Immagine copertina: Red Bull
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