Lo svedese al debutto con la Yaris Rally1 stupisce e chiude la mattinata in testa. Tänak e Rovanperä inseguono
Il Rally d’Estonia 2025 si apre nel segno di Thierry Neuville, autore del miglior tempo nella super speciale inaugurale Tartu vald 1, che consiste in 1,76 chilometri disputati nei dintorni del parco assistenza. Il belga di Hyundai, affiancato da Martijn Wydaeghe, ha chiuso la prova con il crono di 1:42.9, portando per la prima volta in vetta la i20 N Rally1.
Il belga gioca di strategia: a differenza dei suoi avversari, Thierry sceglie di non portare nessuno pneumatico di scorta nel bagagliaio, andando così ad alleggerire il peso totale della sua i20. Una scelta, questa, che si rivelerà efficace. Alle sue spalle, separato di mezzo secondo, si è piazzato Elfyn Evans con la Toyota, mentre Ott Tänak, idolo di casa, ha firmato il terzo tempo a +0.6″.
Su uno sterrato perfettamente asciutto e con tutti i piloti su pneumatici soft, la brevissima SS1 ha restituito distacchi molto contenuti: i primi sette sono racchiusi in meno di due secondi. Da segnalare l’exploit del giovane estone Robert Virves, quinto assoluto su Škoda Fabia RS Rally2 e primo nella classe cadetta.
Archiviato il prologo del giovedì sera, la gara entra, ufficialmente, nel vivo questa mattina con la prova più lunga dell’intero weekend, la SS2 Peipsiääre 1 da 24,35 km. A sorprendere tutti è Oliver Solberg, che al debutto assoluto sulla Toyota GR Yaris Rally1 ufficiale stampa un tempo clamoroso: 13:09.0“, sufficiente ad assicurare al giovane svedese, figlio del grande Petter, il primo successo in prova nella classe regina. Kalle Rovanperä e Thierry Neuville, rispettivamente secondo e terzo nella classifica dei tempi, pagano un ritardo superiore ai 5 secondi dal giovane figlio d’arte.
Va, però, sottolineato il ruolo giocato dal classico effetto pulizia, particolarmente significativo su una speciale così lunga e con medie orarie che superano i 110 km/h. Evans e Tänak, partiti per primi in ordine di marcia, hanno dovuto, infatti, fare i conti con un fondo più sporco e meno compatto, che li ha portati a concludere la SS2 con 7.6 e 11.9 secondi di ritardo dal leader. Con questo successo, Solberg balza anche al comando della classifica generale. Neuville e Rovanperä, in questo momento situati alle spalle del figlio d’arte, sono separati tra loro da pochi secondi.
La carovana si sposta poi sulla SS3, la Mustvee 1 (11,37 km). In questa crono si assiste al ritorno di Ott Tänak, che si impone sulla speciale con un secco 5:54.1“. Il padrone di casa riesce, però, a guadagnare solo 2 decimi su uno scatenato Oliver Solberg, ancora una volta velocissimo con la Toyota Yaris Rally1 e capace di mantenere saldamente la leadership del rally con 6.2″ di margine sull’estone nella classifica generale. Terzo tempo in prova per Elfyn Evans, a 2.8″ dal battistrada, seguito a ruota da Kalle Rovanperä.
Prova sfortunata, invece, per Sami Pajari, che stava lottando per il miglior tempo, salvo poi accusare un intermittente calo di potenza nel tratto finale. Il finlandese ha perso circa 5 secondi senza, però, aver commesso errori visibili. Da segnalare anche un testacoda di Sesks e un’imprecisione di Munster, che ha mancato un incrocio. La prova è stata interrotta per qualche minuto a causa di un malore accusato da uno spettatore a bordo strada: La gara è poi ripresa regolarmente.
La SS4 ha fornito un’analisi piuttosto chiara del valore di Solberg. Dopo essersi difeso brillantemente sulla Mustvee 1 con il secondo tempo a due decimi da Tänak, lo svedese è tornato ad attaccare nel secondo passaggio sulla lunghissima Peipsiääre, siglando nuovamente il miglior tempo. Con un crono di 12:57.6“, Solberg è stato l’unico a scendere sotto i tredici minuti, sfruttando ancora una volta il leggero vantaggio derivato dall’effetto pulizia del fondo stradale. Il margine in classifica generale cresce così a 9″4 su Tänak.
Alle spalle del padrone di casa si è accesa una sfida incandescente: Rovanperä, Tänak e Neuville hanno chiuso la prova racchiusi in soli sette decimi. Tiene, a fatica, il passo Takamoto Katsuta, che resta quinto assoluto e ancora in lotta per il podio virtuale del rally, dal quale dista poco più di dieci secondi. Il giapponese, però, deve anche contenere il ritorno di un solidissimo Evans, ora a meno di un secondo dal compagno di colori giapponese. Continuano le difficoltà per Pajari, mentre è definitivamente notte fonda per Munster che incassa una pesante perdita di tempo a causa di una foratura.
La prima metà della giornata di venerdì si chiude con la SS5 Mustvee 2, secondo passaggio sulla prova da 11,37 chilometri. A firmare il miglior tempo è Ott Tänak, che, con un deciso 5:46.7″, si prende la sua seconda vittoria parziale. Ma è ancora una volta Oliver Solberg a impressionare: secondo a soli 9 decimi, lo svedese gestisce perfettamente il margine accumulato nella mattinata e si conferma leader del Rally di Estonia alla fine del loop mattutino con un tempo complessivo di 39:33.2. Lo svedese anticipa in classifica Tänak, staccato di 8.5“.
Terzo nella classifica provvisoria è Kalle Rovanperä, che chiude la mattinata a +10.7“, seguito da Thierry Neuville a 12 secondi netti. Alle loro spalle si è formato un secondo gruppo composto da Katsuta, quinto a +21.4“, e Elfyn Evans, a +21.9“, che, con una mattinata costante, mantiene viva la possibilità di rientrare nella lotta per le posizioni che contano. Più staccati Fourmaux, Pajari e le tre Ford Puma Rally1 di McErlean, Sesks e Munster, con quest’ultimo già oltre il minuto e venti dalla vetta. Il giro mattutino si conclude dunque nel segno di un Solberg sorprendente, autore di una prestazione brillante e senza sbavature sulle veloci strade baltiche.
Per quanto riguarda la categoria WRC2, la mattinata si è rivelata estremamente significativa, soprattutto in ottica campionato. Il colpo di scena principale è arrivato già nella SS2, con il ritiro di Nikolay Gryazin per la rottura di una sospensione: un episodio pesante, considerando che il pilota di Skoda Toksport aveva scelto proprio l’Estonia come uno dei round validi per raccogliere punti. L’assenza dei suoi rivali diretti rende questo “zero” ancora più pesante e rischia di diventare un punto di svolta nella corsa al titolo.
Al vertice della classifica provvisoria si è invece formato un podio tutto estone, con Robert Virves saldamente al comando dopo cinque prove grazie a una prestazione brillante, costruita soprattutto sulla SS2, dove ha inflitto oltre sette secondi ad Egon Kaur. In seconda posizione c’è Georg Linnamäe, staccato di 33.”3, il quale è seguito proprio da Kaur, a 36.”2 dal leader. Alle loro spalle si piazzano Lauri Joona, Roope Korhonen e un gruppo più compatto che include anche Jürgenson, Heikkilä e Yamamoto, tutti piuttosto vicini tra loro.
Classifiche dopo PS5
Segue la classifica del rally dopo 5 prove
Immagine di copertina: Media Red Bull
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