Il cambio del motore dopo lo shakedown toglie il pilota di casa dalla contesa, Neuville approfitta di un fondo favorevole per portarsi al comando con un piccolo margine
Il Rally di Estonia 2023 ha iniziato a proporre colpi teatrali già dallo shakedown del giovedì mattina. Ott Tänak è uscito dalla lotta per la vittoria della corsa casalinga a causa di un guasto al motore che ha costretto i meccanici Ford M-Sport ad operare una sostituzione: cinque minuti di penalità da regolamento, passivo troppo ampio per avere speranze di risultato in un rally come quello baltico.
L’idolo di casa non si è comunque dato per vinto e ha adottato l’unica strategia possibile in questi casi: spingere a fondo senza pensare ad alcuna conseguenza. In questo modo Tänak ha chiuso un filotto nelle prime quattro prove speciali di questo weekend, nella costante speranza di riuscire quantomeno a recuperare qualche punto iridato.
In testa alla classifica si trova invece Thierry Neuville, storicamente non a suo agio con questa tipologia di gare ma veloce e molto regolare in mattinata nonché bravo a sfruttare un terreno con più aderenza rispetto ai primi nella start list. Il vantaggio del belga è minimo ma è anche un’iniezione di fiducia dopo annate in cui nemmeno le situazioni più vantaggiose portavano a tempi competitivi da queste parti.
Kalle Rovanperä è secondo a 6″8 dopo avere forzato molto la mano nel ruolo di apripista. Il campione del mondo corre nel giardino di casa, sulla sua superficie preferita, e i tempi stanno arrivando con facilità nonostante la sfavorevole posizione di gara. La Toyota #69 è seguita dalla #33 di Elfyn Evans, che paga 13 secondi netti a Neuville al termine di un giro mattutino che non pare comunque avere convinto appieno il pilota gallese.
Ai piedi del podio Esapekka Lappi, rimasto senza ibrido già nei primi chilometri della PS2. Non sorprende, tuttavia, che il finlandese della Hyundai sia stato in ogni caso molto veloce: sistemata la possibilità di utilizzare la potenza aggiuntiva del motore elettrico, “EP” potrà notevolmente migliorare la propria classifica già a partire da questo pomeriggio poiché il ritardo da Evans è di appena 1″3.
Buon ritorno nella classe principale per Teemu Suninen, che non sembra avere perso l’abitudine con le vetture più veloci nonostante sia a tutti gli effetti al debutto su una Rally1. La terza Hyundai occupa il quinto posto della generale a 19″6 dal leader precedendo Takamoto Katsuta e Pierre-Louis Loubet, finora solo elementi di contorno in questa giornata.
Dominio Škoda tra le Rally2, con Oliver Solberg che in due delle tre frazioni della mattinata è risultato il più veloce accumulando 13″5 di vantaggio su Andreas Mikkelsen e 23″5 su Egon Kaur. Il pilota di casa Georg Linnamäe sulla Hyundai, al quarto posto grazie ad un’eccezionale PS4, è l’unica vera alternativa all’armata di Boleslav che vede anche Sami Pajari quinto alle spalle dell'”invisibile” Gus Greensmith, non iscritto al WRC-2 per questo rally. Il debutto di Emil Lindholm al volante della Hyundai i20 Rally2 è al momento faticoso: il campione cadetto in carica è ottavo a 40″5 dal leader.
Per quanto concerne le Rally3 è Benjamin Korhola a dettare il passo, al comando della categoria WRC-3 con 11 secondi sul leader del mondiale Roope Korhonen. William Creighton, terzo in classifica al termine della mattinata, guida il JWRC con 17″1 nei confronti di Grégoire Munster e 22″5 su Laurent Pellier; il mondiale junior ha visto già un primo colpo di scena con il capottamento di Tom Rensonnet nella PS2, ripartito dopo avere lasciato per strada più di quattro minuti.
Il giro pomeridiano della prima tappa proporrà la ripetizione delle tre prove del mattino con l’aggiunta della breve frazione di Neeruti. Alle 13:42 italiane il primo semaforo verde.
Classifica:
Immagine copertina: Red Bull
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