Il belga lancia contro un albero l’ennesima possibilità di vittoria, il gallese eredita il comando con margine; due penalità retrocedono Ogier, ora in lotta con Rovanperä
L’uscita di scena di Thierry Neuville, che ha colpito una roccia e un albero finendo poi in un fosso nella PS11, ha cambiato completamente la prospettiva di questo Rally di Croazia. Il belga del team Hyundai ha perduto l’ennesima occasione della carriera nonché un più che possibile bottino di punti in ottica iridata e ora sembra essere il momento di Elfyn Evans, nuovo capoclassifica e a digiuno di vittorie da tanto tempo.
Il giro mattutino della seconda tappa era partito nettamente a favore della Hyundai, capace di primeggiare sulla Toyota #33 nelle prime due frazioni, ma una scivolata di posteriore in una lunga e nemmeno tanto veloce curva a destra ha spento in pochi decimi di secondo ogni speranza di cogliere una vittoria che sarebbe stata davvero speciale.
Evans ha tagliato il traguardo di metà giornata con 22″6 di margine su Ott Tänak, arrivato in debito di ossigeno a livello di gomme a causa di una perdita di pressione patita nella frazione inaugurale. Il ritmo della Ford #8 è parso più che buono, ma questo piccolo inconveniente ha dato una ventagliata a favore del nuovo leader della generale.
Chi sta decisamente viaggiando controvento è invece Esapekka Lappi, che nonostante il terzo posto guadagnato per errori altrui ha perso tutto lo smalto di ieri. Il finlandese sta lottando per trovare un briciolo di aderenza lungo le strade croate di questo sabato, ma al momento la battaglia è decisamente persa. L’unica Hyundai rimasta in gara è precipitata a 44″8 dalla testa, ma vanta un margine di assoluta sicurezza sulle retrovie.
A dare una piccola mano a Lappi ci ha pensato Sébastien Ogier, penalizzato di un minuto per non avere allacciato correttamente le cinture di sicurezza dopo la foratura patita nella PS2 di ieri. Il pluri-iridato ha poi rimediato ulteriori dieci secondi di retrocessione per un ritardo al primo controllo orario dovuto ad un problema sulla sua Toyota riscontrato all’uscita dal service park e si è così ritrovato in duello nientemeno che con Kalle Rovanperä.
Il campione in carica ha sfruttato al meglio la posizione di apripista aggiudicandosi tre prove speciali consecutive, ma Ogier ha risposto al fuoco nel primo passaggio di Platak staccando il finnico di sette decimi. In tandem, le due Toyota hanno recuperato sul duello per il quarto posto tra Pierre-Louis Loubet e Takamoto Katsuta e se il pilota Ford ha momentaneamente conservato la piazza ai piedi del podio, il nipponico ha già ceduto il passo a Ogier. I quattro sono racchiusi in 4″7 ma è evidente come ci sia una netta differenza di velocità tra i due campioni del mondo e i due avversari.
Appare ancora inarrestabile la marcia di Yohan Rossel in WRC-2. Il francese ha portato a termine un altro percorso netto, senza scratch ma anche senza errori grazie ad un cospicuo vantaggio rimasto peraltro invariato rispetto a ieri sera. Ad essere cambiato è il suo primo inseguitore, che ora è il connazionale Nicolas Ciamin, capace di scavalcare Nikolay Gryazin per quattro decimi proprio al termine della PS12. Lo stop di Alejandro Cachón nella PS9 ha riportato Emil Lindholm in quarta posizione, con Sami Pajari che ha dovuto lasciare spazio al connazionale e ha patito un piccolo problema al motore nell’ultima prova del mattino.
Fuori dai giochi anche l’ormai ex capoclassifica del JWRC e del WRC-3, William Creighton, uscito di strada nella PS9 di Petruš Vrh. Leadership dunque riconquistata per entrambe le serie da Laurent Pellier, che nonostante una perdita d’acqua deve ora gestire oltre tre minuti e 45 secondi su Diego Domínguez jr nel JWRC e quasi quattro minuti e mezzo su Tom Rensonnet nel WRC-3. Il belga completa anche il podio del mondiale junior, mentre il gradino più basso della top 3 della categoria Rally3 è proprietà dell’irlandese Eamonn Kelly.
Il giro pomeridiano della seconda tappa prenderà il via alle 15:54.
Classifica:
Immagine di copertina: Red Bull
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