WRC | Rally dell’Acropoli 2024, PS1-6: Tänak conduce la tripletta Hyundai, problemi per Ogier

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 6 Settembre 2024 - 20:04
Tempo di lettura: 4 minuti
WRC | Rally dell’Acropoli 2024, PS1-6: Tänak conduce la tripletta Hyundai, problemi per Ogier
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La rottura del turbo costa due minuti al francese, Neuville è terzo ma la classifica è tutta dalla sua parte

Una prima giornata alquanto classica, quella del Rally dell’Acropoli 2024. La rigidità del percorso non ha fatto prigionieri e la classifica scaturita dalla tappa inaugurale è alquanto insolita, con appena quattro Rally1 in testa e nemmeno tutte esenti da problemi di sorta.

Su tutte, naturalmente, la Toyota di Sébastien Ogier. Le ottime performance del francese dal secondo posto nella start list (rimarcate in tono “piccato” soprattutto verso Thierry Neuville) sono state vanificate dalla rottura del turbo nelle fasi conclusive della PS5, quando l’otto volte campione del mondo si trovava addirittura in testa alla corsa. I due minuti lasciati per strada tra la conclusione della prova di Dafni e la successiva di Tarzan hanno retrocesso Ogier in quarta posizione e la sua corsa si è fatta improvvisamente molto più difficile.

A sorridere è tutto il team Hyundai, che ha messo le sue i20 in fila davanti a tutti. Ott Tänak conduce le operazioni dopo avere dato battaglia a Ogier per tutto il giro mattutino e nella parte di quello pomeridiano che ha preceduto l’avaria sulla Toyota #17, con 21″8 su Daniel Sordo e 45″2 sul già citato Neuville, apripista e vittima a sua volta di un piccolo guasto al motore nelle frazioni di apertura. Il leader del mondiale ha chiuso il venerdì con uno scratch e il minuto e 41 secondi di vantaggio maturato su Ogier potrà quantomeno permettergli di affrontare la seconda tappa senza grosse pressioni, al netto di un percorso ricco di insidie.

Si è chiamato invece fuori Elfyn Evans, che ha patito una foratura nella PS1 seguita da un’avaria meccanica presentatasi in entrambi i giri di prove speciali. Il gallese ha accumulato dieci minuti di ritardo in una giornata infernale: il suo rally è praticamente finito, così come le sue ormai ridottissime chance di giocarsi il titolo mondiale.

Convincenti anche le performance di Adrien Fourmaux, secondo al termine delle tre prove del mattino ma costretto al ritiro nel secondo passaggio di Pavliani dalla rottura di una sospensione. L’altra Ford “factory”, quella di Grégoire Munster, ha dovuto d’altro canto fare i conti con un problema al freno a mano e con una foratura in chiusura di giornata, attestandosi solo al settimo posto. Takamoto Katsuta, vincitore della PS2, si è fermato nella frazione successiva per avere colpito una roccia, rompendo una ruota.

Campo molto libero per le vetture Rally2, affacciatesi addirittura in top 5 visti i tanti problemi subiti dalle Rally1. Con una superlativa prestazione nella PS6 la leadership cadetta è stata assunta da Robert Virves, che ha contestualmente approfittato della foratura costata oltre due minuti a Yohan Rossel. Il francese è precipitato al sesto posto, ma il fatto di avere messo assieme un filotto di scratch nelle prime cinque prove lo rende comunque fiducioso nell’ottica di una possibile rimonta: lo svantaggio dall’estone è di un minuto e 16 secondi. Ad appena 1″5 da Virves c’è invece Sami Pajari, che ha ora una buona possibilità in chiave campionato, mentre al terzo posto Kajetan Kajetanowicz precede di una decina di secondi Fabrizio Zaldivar.

Sull’ultimo traguardo di giornata, Norbert Maior è balzato al comando tra le vetture Rally3 e dunque sia nel WRC-3 che nel JWRC. Il romeno precede di 15″5 il leader del mondiale junior, Romet Jürgenson, messosi già in una buona posizione per la corsa al titolo; Ali Türkkan lo segue di 21″2 al terzo posto, mentre Diego Domínguez ha patito un problema nella PS5 e ora occupa solo il decimo posto tra gli junior. Buon risultato per l’italiano Matteo Fontana, quarto assoluto tra le Rally3 ma non iscritto a nessuno dei due mondiali di categoria.

La giornata di domani si snoderà lungo 116 chilometri con cinque prove speciali più una superspeciale a chiudere il programma. Solo una di queste frazioni verrà ripetuta, la storica Aghii Theodori, pertanto sarà compito arduo per tutti i protagonisti destreggiarsi su percorsi sempre molto accidentati. Alle 7:16 italiane il primo semaforo verde della seconda tappa.

Classifica:

Immagine copertina: Ott Tänak on X

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