WRC | Rally del Portogallo 2022, PS5-9: Evans al comando nel festival delle forature, Loeb e Ogier ritirati

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
20 Maggio 2022 - 21:11
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Le prove pomeridiane sono un susseguirsi di gomme dechappate, Ogier si ferma con due pneumatici fuori uso mentre Loeb sbatte ed è costretto allo stop. Evans regola Rovanperä, Neuville paga un problema meccanico


Tutti i colpi di scena mancati nel primo giro mattutino del Rally del Portogallo sono arrivati con gli interessi nel corso del pomeriggio. La seconda fase della prima tappa ha visto un susseguirsi continuo di gomme Pirelli finite letteralmente al macero, messe estremamente alla prova da un fondo colmo di rocce e più similare a quello di un Rally dell’Acropoli, ma non è mancato nemmeno qualche inconveniente meccanico a mettere fuori gioco i protagonisti principali del WRC.

In questo puzzle di episodi sfortunati, l’unico a commettere un errore veramente grave è stato Sébastien Loeb. Leader dopo le prove mattutine, il nove volte campione del mondo ha colpito un muretto alla primissima curva della prima frazione pomeridiana, la PS5. Irreparabilmente danneggiata la sospensione posteriore destra della Ford Puma #19, giornata finita per l’alsaziano.

Sembrava poterne approfittare Sébastien Ogier, ripartito con sensazioni molto migliori rispetto a quelle altalenanti provate in mattinata al volante della Toyota Yaris. Dopo lo scratch nella PS5, il campione in carica ha patito però due forature in successione che lo hanno costretto al ritiro nella PS7 con le gomme di scorta terminate.

Dal marasma è emerso Elfyn Evans, preciso e sicuramente più concreto rispetto alle prime battute di questo rally. Il gallese ha optato per la scelta preponderante di questo pomeriggio, ossia cinque gomme dure, e ha messo a segno altri due primati sul cronometro nella PS6 e nelle superspeciale di Lousada che ha messo fine a questo venerdì. Dopo avere massacrato le sue coperture con due scratch in mattinata, pagando dazio nella PS4, il vice-campione del mondo è stato più accorto ed efficace e la classifica gli dà vastamente ragione.

Sempre più padrone di questo mondiale, al netto di come andrà a finire questo clamoroso rally, Kalle Rovanperä spegne il motore della sua Toyota da seconda forza di questa giornata e con grande merito. Il finlandese ha pazientato, non senza qualche rischio extra in mattinata con una scelta aggressiva di pneumatici, e la progressiva scomparsa degli avversari lo ha definitivamente lanciato nell’orbita di questo fine settimana che potrebbe risultare davvero importante in chiave campionato. Il figlio d’arte ripartirà domani con appena 10″7 da recuperare ad Evans e con una situazione di fondo tutto sommato analoga al compagno di squadra: l’attacco alla terza vittoria consecutiva non è escluso, anche se il pericolo appare davvero dietro l’angolo.

Nel lotto dei piloti in lizza per la vittoria poteva esserci anche Thierry Neuville, che su un terreno sporco e scivoloso si è destreggiato anche meglio di Rovanperä, ma il semiasse anteriore della sua Hyundai si è fortemente opposto. Il belga ha perso la ruota anteriore sinistra all’improvviso nel tratto di collegamento antecedente la PS8 e da quel momento il suo pomeriggio si è trasformato in un incubo. Dopo avere perso circa un minuto e 45 secondi in due prove, Neuville è scivolato settimo in classifica con un ritardo analogo da Evans.

Il terzo posto poteva dunque essere di Pierre-Louis Loubet, che nelle prime tre prove del pomeriggio ha segnato tempi eccezionali in condizioni favorevoli, ma un’uscita di strada nella frazione di Mortágua è costata il gradino più basso del podio virtuale al francese proprio nel momento migliore. Sesta posizione per la Ford #7, che comunque dista mezzo minuto dalla terza.

Daniel Sordo chiude la top 3 odierna ed è presumibile che, al di là del fatto di non avere commesso errori e di non avere subito problemi meccanici o forature, nemmeno il pilota spagnolo sappia spiegare i motivi della sua situazione. Complessivamente le prestazioni della Hyundai #6 sono state abbastanza deludenti, ma in un rally che ha preso la piega di questo Portogallo 2022 diventa importante anche evitare ogni genere di guaio. 44″4 di ritardo da Evans per il part-timer della squadra gestita da Julien Moncet.

Alle spalle di Sordo troviamo Takamoto Katsuta e Gus Greensmith. Se il giapponese se l’è passata senza problemi, restando tutto sommato in linea con le prestazioni di Sordo (5″2 di distacco), Greensmith è riuscito a ritrovarsi una gomma stallonata anche nella superspeciale di Lousada dopo avere “perso” un pneumatico già nel secondo passaggio di Arganil. Podio ancora fattibile anche per il pilota di Manchester, lontano 16 secondi da Sordo.

Tre delle quattro prove speciali “vere” di questo secondo giro ha visto protagonista in negativo Craig Breen, che ha forato nella PS6 prima di accusare un problema all’ibrido nella PS7 e di finire in testacoda nella PS8. Anche l’irlandese, punta di diamante del team Ford M-Sport, è riuscito comunque a sopravvivere a questo difficile venerdì concludendo ottavo. Il team di Malcolm Wilson occupa anche la nona piazza con Adrien Fourmaux, che dopo essere stato a sua volta vittima della carneficina Pirelli ha preferito calare notevolmente il ritmo nelle prove conclusive per non incorrere in ulteriori inconvenienti.

La strategia di portare sei gomme dure contro le cinque della maggior parte degli avversari si è rivelata essere addirittura salvifica per Ott Tänak, che mai dimenticato dalla malasorte ha puntualmente bucato entrambi i ricambi caricati sulla sua Hyundai. L’avere due pneumatici di scorta gli ha permesso di evitare il ritiro, capitato invece a Ogier, ma la classifica del campione 2019 resta drammatica: decimo a tre minuti e 40 dal battistrada.

Cambio al vertice della categoria WRC-2, poiché nemmeno Teemu Suninen è stato risparmiato da questo “Venerdì 13” di Pirelli arrivato con una settimana di ritardo. Il finlandese è ora inseguitore di Andreas Mikkelsen, che a causa di un piccolo problema al motore non è riuscito comunque a guadagnare un margine di sicurezza tagliando il traguardo finale di Lousada con 37 secondi netti sul finlandese. Yohan Rossel è risalito al terzo posto mentre Oliver Solberg, a cui è stato restituito del tempo perduto a causa di Nikolay Gryazin ritiratosi nella PS5, è quarto davanti a Kajetan Kajetanowicz.

Un semiasse, esattamente come successo a Neuville, è costato il ritiro anche a Jon Armstrong in WRC-3. Il britannico si è fermato nella PS8 lasciando campo libero a Sami Pajari e Lauri Joona, che ha perso quasi tre minuti nella PS7 e ora segue il connazionale attardato di oltre tre minuti e mezzo. La leadership dei due finnici è valida sia per il WRC-3 che per il JWRC, mentre i loro primi inseguitori sono McRae Kimathi e Robert Virves nelle rispettive serie.

Il programma di domani prevede sette prove speciali, con tre frazioni da ripetere due volte e la superspeciale di Porto a concludere la giornata. In totale si percorreranno 165 chilometri e il primo semaforo verde sarà alle 8:38 italiane.

Classifica:

Immagine copertina: Red Bull

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