WRC | Rally del Portogallo 2022 – Anteprima

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Maggio 2022 - 14:00
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Rovanperä per la terza di fila, ma in riva all’Atlantico dovrà vedersela anche con Loeb e Ogier oltre alla schiera di rivali full-time; ultima chiamata per Evans, vincitore in carica


Per quanto il WRC, nonostante sia un campionato tutt’altro che scontato, sembri avere già intrapreso una strada ben definita per questo 2022, quello del Rally del Portogallo si preannuncia come uno dei fine settimana più gustosi di questa stagione. La storica corsa in riva all’Oceano Atlantico infatti proporrà vari spunti di interesse, che andremo ad elencare proprio in questo consueto articolo di presentazione dell’evento e che suggeriscono di restare incollati allo schermo per osservare attentamente quello che accadrà tra giovedì sera e il primo pomeriggio di domenica a Matosinhos e dintorni.

Vincitore senza discussione alcuna dei Rally di Svezia e Croazia, su due superfici completamente agli antipodi, Kalle Rovanperä è il leader indiscusso di questo campionato e tutto sommato si sta verificando quello che molti appassionati di rally si aspettavano: senza le due leggende francesi al via, il finnico era il primo vero candidato alla successione e finora non sta lasciando nemmeno le briciole ad una concorrenza comunque agguerritissima e di alto livello. Quando il traguardo finale inizierà ad avvicinarsi Rovanperä potrebbe essere sottoposto ad un tipo di pressione differente, ma non è ancora il caso di occuparsi di questo.

In Portogallo il figlio d’arte, sempre al volante della Toyota Yaris GR #69, cercherà di ottenere la terza vittoria consecutiva. Dall’inizio dell’epoca WRC Plus (2017) questa impresa è riuscita solo ad Ott Tänak nei Rally di Finlandia, Germania e Turchia del 2018, nel tentativo di completare una clamorosa rimonta iridata poi vanificata dall’uscita di strada in Galles e dalla foratura in Catalunya. Per ritrovare un vero vincitore seriale nel mondiale rally bisogna tornare a Sébastien Ogier nel suo periodo Volkswagen: se il dominio del pilota francese, nettamente il più forte al via in quel periodo, era ben coadiuvato dalla maestosità tecnica della Polo R, ora il confronto tra Rovanperä e i suoi avversari sembrerebbe essere più equilibrato sia dal punto di vista del pilota (per quanto Kalle abbia solo 21 anni e un margine di crescita che si oserebbe definire illimitato) che soprattutto tecnico, con una Toyota che comunque non emerge ancora definitivamente su Hyundai e Ford.

L’impresa di vincere in Portogallo non si preannuncia facile, perché Rovanperä dovrà fronteggiare una prima tappa da apripista che sullo sterrato lusitano non è mai un vantaggio, ma negli ultimi anni non sono mancate nemmeno alcune eccezioni rappresentate soprattutto da Sébastien Ogier, vincitore da leader del mondiale nel 2014 e nel 2017. I 124 chilometri e mezzo di venerdì diranno tanto sulle effettive possibilità del nuovo fenomeno del rallismo mondiale di vincere anche in questo weekend.

Le difficoltà sopra descritte saranno acuite dalla simultanea presenza dei 17 titoli mondiali che già hanno monopolizzato il Rally di Montecarlo a gennaio. Lo sterrato portoghese sarà infatti secondo terreno di caccia stagionale per Sébastien Loeb e per il già citato Ogier, che insieme sommano sette vittorie in questa corsa. Il pilota di Gap peraltro ha conquistato qui il suo primo successo iridato, ben 12 anni fa, e ha sempre considerato quello del Portogallo come un rally “di casa” essendo sempre andato particolarmente forte. Se le prestazioni del pilota Toyota, che attualmente sta prendendo parte al WEC con alterne fortune, sono sempre state di primissimo livello nonostante posizioni di partenza non vantaggiose, dall’ottava posizione nella start list ci si può aspettare qualcosa di davvero stratosferico. La vittoria di Loeb a Montecarlo vale tuttora un quarto posto in campionato, che per il Portogallo rappresenta altresì una situazione interessante.

Il Rally di Croazia ha finalmente riproposto anche Tänak al vertice delle classifiche, con un secondo posto che ha fatto seguito a due weekend d’apertura da cinque punti totali. Il feeling tra l’estone e la Hyundai i20 Rally1 è sempre un’altalena, ma se anche in questo fine settimana il campione 2019 dovesse trovare una prestazione di rilievo la sua stagione potrebbe considerarsi finalmente avviata, nonostante un ritardo dal capoclassifica già imponente.

Più concreto, nella squadra gestita in maniera ancora provvisoria da Julien Moncet, è stato Thierry Neuville. Secondo in campionato a -29 da Rovanperä, il belga ha comunque portato a casa due podi e in Croazia ha partecipato ad un’importante rivincita della vettura sudcoreana sull’asfalto dopo il disastro di Montecarlo. Il palmarès della punta di Hyundai parla di una sola vittoria, nel 2018, e di due secondi posti nell’edizione precedente e in quella successiva, quella di quest’anno potrebbe essere una buona occasione qualora il #11 dovesse portare a termine una giornata positiva al venerdì.

In casa Hyundai ci sarà anche il debutto stagionale di Daniel Sordo, che in condizioni analoghe ha portato a casa un secondo posto un anno fa. Lo spagnolo parte naturalmente senza particolari ambizioni iridate, con l’obiettivo di vincere, di prendere punti per il mondiale costruttori ed eventualmente di aiutare i due piloti full-time in caso di necessità. Con un terreno favorevole, Sordo ha già dimostrato di poter sfruttare le occasioni che gli si pongono.

C’è poi il vincitore dell’edizione 2021, un Elfyn Evans che deve ancora trovare un weekend positivo in questa prima stagione di WRC ibrido. Partito con i galloni di capitano del team Toyota, il britannico se n’è disfatto ben presto con errori e prestazioni generalmente al di sotto delle aspettative. Ora bisogna recuperare un forte passivo in classifica generale e questa si tratta giocoforza dell’ultima chiamata, qualora l’obiettivo fosse davvero quello di rispettare i pronostici di inizio anno. Con un altro rally negativo sulle spalle del #33, le prospettive di questa stagione dovrebbero essere inevitabilmente rivoluzionate.

A completare lo schieramento delle ibride ci sono le Ford di Craig Breen, veloce ma non sempre concreto in questo inizio di stagione, Pierre-Louis Loubet e di un Adrien Fourmaux davvero troppo falloso, nonché la quarta Toyota guidata da Takamoto Katsuta. In particolare, restando in tema Ford, tra i quattro piloti ufficiali sarà Loubet a non concorrere per la classifica costruttori.

La bontà della scelta, da parte della FIA, di riunificare finalmente tutte le Rally2 in un unico campionato è data dalle 41 iscrizioni al WRC-2 per il Rally del Portogallo. Dopo avere disertato la Croazia, Andreas Mikkelsen tornerà al volante della Škoda del team Toksport per difendere la sua leadership iridata. Yohan Rossel si è riportato a -15 con la vittoria in Croazia e sarà di nuovo alla guida della Citroën preparata da PH Sport per dimostrare, ancora una volta, di essere ormai prossimo al raggiungimento del livello di un pilota “all-round”. Hyundai schiererà Teemu Suninen e il già citato Solberg sulle sue i20 ufficiali, mentre la seconda Škoda della scuderia tedesca sarà affidata di nuovo a Marco Bulacia. Tra i privati più competitivi ci saranno Kajetan Kajetanowicz, Chris Ingram, Jan Solans ed Erik Cais, senza dimenticare alcuni veloci ed esperti piloti di casa come Armindo Araújo e Bruno Magalhães e la terza forza dell’ERC 2021, Mikołaj Marczyk.

La categoria WRC-3 proporrà per il terzo rally consecutivo i piloti del JWRC tra le sue fila. Il campionato Open è comandato da Sami Pajari, nonostante il ritiro in Croazia, che in questo weekend dovrà vedersela in particolare con il connazionale Lauri Joona. Entrambi i finnici sono protagonisti anche nel mondiale junior, che ha proprio in Joona il suo capoclassifica a pari merito con Jon Armstrong, ma anche Robert Virves e Jean-Baptiste Franceschi saranno tra i volti principali di questo fine settimana.

Il percorso del Rally del Portogallo 2022 è del tutto analogo rispetto a quello 2021. Le uniche novità, davvero di poco conto, sono rappresentate dai primissimi chilometri della prova di Cabeceiras de Basto e da una leggera riprofilazione della superspeciale nel centro di Porto prevista per sabato pomeriggio. L’unica aggiunta è l’inedita superspeciale di Coimbra che aprirà le ostilità giovedì sera, con un breve percorso cittadino di poco meno di tre chilometri.

55° Vodafone Rally de Portugal
Round 4/13
19-22 maggio 2022

INFO PERCORSO

Distanza totale: 338,34 km
Numero prove speciali: 21
Prova speciale più lunga: Amarante, 37,24 km
Prova speciale più breve: Coimbra, 2,82 km

RECORD

Vittorie pilota: 5 – Markku Alén, Sébastien Ogier
Vittorie costruttore: 8 – Lancia, Citroën
Podi pilota: 9 – Markku Alén
Podi costruttore: 25 – Ford
Presenze: 26 – Manuel Rolo
Vittorie prove speciali: 131 – Markku Alén

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 19 maggio
9:01 (10:01) Shakedown
19:03 (20:03) PS1 Coimbra – SkySport Action

Venerdì 20 maggio
8:08 (9:08) PS2 Lousã 1
9:08 (10:08) PS3 Góis 1
10:08 (11:08) PS4 Arganil 1
12:31 (13:31) PS5 Lousã 2
13:31 (14:31) PS6 Góis 2
14:38 (15:38) PS7 Arganil 2
16:05 (17:05) PS8 Mortágua
19:03 (20:03) PS9 Lousada – SkySport Action

Sabato 21 maggio
7:38 (8:38) PS10 Vieira do Minho 1 – SkySport Action
8:38 (9:38) PS11 Cabeceiras de Basto 1
9:54 (10:54) PS12 Amarante 1
14:38 (15:38) PS13 Vieira do Minho 2 – SkySport Action (21:00)
15:38 (16:38) PS14 Cabeceiras de Basto 2
16:54 (17:54) PS15 Amarante 2
19:03 (20:03) PS16 Porto – Foz – SkySport Action (22:00)

Domenica 22 maggio
7:08 (8:08) PS17 Felgueiras 1
7:57 (8:57) PS18 Montim
8:38 (9:38) PS19 Fafe 1 – SkySport Action
10:08 (11:08) PS20 Felgueiras 2
12:18 (13:18) PS21 Fafe 2 (Power Stage) – SkySport Action

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: Red Bull
Mappa: rally-maps.com

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