Punti virtuali molto preziosi per il belga, che salta tutto il gruppo delle Rally2; Ogier risale sul podio alle spalle di Evans
Ott Tänak ha ampliato il suo margine nella classifica di un Rally del Giappone che per lui ha solo un risultato obbligato, ossia quello di marcare tutti i punti possibili in palio. Per il momento l’estone ha messo le mani sui 18 punti del sabato, in attesa di scoprire quello che accadrà nel “Super Sunday”, ma più indietro Thierry Neuville ha fatto il suo dovere recuperando tutte le posizioni che poteva risalire nella graduatoria generale.
Risolti i problemi al turbo che hanno segnato la sua giornata di venerdì, il belga ha saltato tutto il gruppo delle Rally2 riportandosi in settima posizione per un ammontare di quattro punti virtuali. Se la situazione dovesse restare invariata domani, al capoclassifica del mondiale basteranno altri due punti tra la classifica di tappa e la Power Stage per raggiungere il traguardo del titolo iridato.
Per la testa della corsa, Elfyn Evans ha cercato di suonare nuovamente la carica durante il giro mattutino concludendo a 15″3 da Tänak ma nella seconda tornata di prove il gap è tornato a dilatarsi poiché il pilota Hyundai ha davvero cambiato ritmo. La giornata si è conclusa con ben 38 secondi a dividere i due battistrada del rally.
Confronto a tre per l’ultimo gradino del podio, ora di nuovo proprietà di Sébastien Ogier. L’otto volte campione del mondo ha avuto ragione di Takamoto Katsuta e Adrien Fourmaux lungo il percorso, approfittando anche di un testacoda del giapponese nella PS12. Punti importanti in chiave costruttori per Toyota, che ha ridotto virtualmente a 11 le lunghezze di distacco da Hyundai.
Ogier precede di 8″2 Fourmaux e di 14″3 Katsuta, mentre alle spalle di questo terzetto ravvicinato Grégoire Munster ha portato alla fine della tappa del sabato anche la seconda Ford Puma Rally1 del team M-Sport.
La più grande nota dolente di giornata, che di certo non ha migliorato la fama di un Rally del Giappone che continua a non esaltare nella versione attuale, è stata un’autentica “invasione di campo” nel corso della PS12 quando un van di protestatori contro il lavoro delle Case automobilistiche giapponesi è entrato nel percorso della frazione di Ena posizionandosi davanti alla linea di partenza; l’automezzo è stato rimosso, ma la prova speciale è stata neutralizzata dopo Fourmaux.
Classifica invariata in WRC-2, categoria dominata sempre da Nikolay Gryazin con un vantaggio di un minuto e 25 secondi su Sami Pajari. Il finlandese ha mantenuto salda la sua posizione verso la conquista del titolo mondiale cadetto tagliando l’ultimo traguardo di giornata al Toyota Stadium con 51″4 su Hiroki Arai che occupa ancora la terza piazza. Top 5 completata invece da Heikki Kovalainen e Gus Greensmith, con quest’ultimo che paga il tempo perso per un’uscita di strada durante la PS3 di venerdì mattina.
Per quanto concerne le WRC-3, Ghjuvanni Rossi si è ritirato durante la PS15 lasciando campo libero al già incoronato campione Diego Domínguez jr. Il francese ripartirà domani con la regola Rally 2 ma il distacco dal paraguayano è di oltre 20 minuti e mezzo.
L’ultimo “Super Sunday” della stagione assegnerà i titoli mondiali 2024 nella nottata italiana, a partire dalle 23:39 di stasera. Cinque prove speciali per un totale di 70,5 chilometri e 12 punti in palio per la classifica assoluta.
Classifica:
Immagine copertina: Ott Tänak on X
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