Leadership indisturbata per l’estone, mentre il capoclassifica del campionato perde quasi otto minuti per un’avaria meccanica
Chi pensava ad un fine settimana relativamente tranquillo per l’assegnazione del titolo WRC 2024, visto l’ampio vantaggio di Thierry Neuville su Ott Tänak, si è evidentemente sbagliato. La prima giornata del Rally del Giappone ha assunto toni drammatici sin da subito e il duello tra le due Hyundai si può dire ancora più aperto di quanto non ci si potesse aspettare.
Dopo avere segnato il miglior crono nella PS2, Neuville si è imbattuto in un’avaria del turbo durante la PS3. Un problema risolvibile, se non fosse che questa prima tappa non prevedeva un service park ma solo una sezione dove prelevare i pneumatici nuovi per il giro pomeridiano; in questo modo il leader della classifica iridata ha acquisito un passivo tremendamente ampio, terminando il venerdì a sette minuti e 41 secondi dal compagno di squadra.
Tänak, d’altronde, ha trascorso una giornata perfetta. Nella piena consapevolezza dei problemi del rivale, l’estone ha cercato di scavare un solco più grande possibile su tutta la concorrenza totalizzando due scratch e risultando sempre tra i tre piloti più veloci, eccezion fatta per l’ultima superspeciale.
Il duello con Elfyn Evans è durato per tutto il giro mattutino ma con la fenomenale prestazione del campione 2019 nella PS5, il secondo passaggio di Isegami’s Tunnel, il divario si è fatto sempre più grande. La migliore delle Toyota ha terminato la prima tappa a 20″9 dal capoclassifica e in generale il marchio giapponese può pensare in positivo in chiave classifica costruttori.
Le altre due Yaris ufficiali occupano il quarto e quinto posto, con Takamoto Katsuta davanti a Sébastien Ogier. Sul bilancio del francese pesano i due minuti persi a causa di una foratura nella PS2, mentre il pilota di casa dista un solo decimo dalla terza piazza di Adrien Fourmaux, anche oggi particolarmente ispirato in quella che con tutta probabilità sarà la sua ultima corsa al volante della Ford Puma Rally1. Sesto Grégoire Munster sulla seconda Ford preparata da M-Sport.
Oltre ai problemi di Neuville, in casa Hyundai è uscito di scena Andreas Mikkelsen. Per il norvegese un incidente nella PS5 che ha messo anticipatamente fine alla sua giornata, interrompendo anche la disputa della prova speciale per tutte le vetture alle sue spalle. Il tema della seconda tappa, per Neuville, sarà quello di recuperare almeno fino alla decima posizione che gli possa garantire qualche punticino extra: il gap da chiudere è di poco meno di due minuti, impresa tutt’altro che impossibile.
In WRC-2 il weekend di Sami Pajari sta procedendo secondo i piani. Al finlandese basta un secondo posto per conquistare il titolo e proprio lì si trova, ad un minuto e 13 secondi da un Nikolay Gryazin apparso finora inarrestabile. Alle spalle del nordico il gap è di sicurezza, con Joshua McErlean (non in corsa per i punti di classe) e Hiroki Arai a cavallo del minuto di ritardo. Positiva anche la performance di Heikki Kovalainen, quarto di categoria e 11° assoluto a 5″3 da Arai.
Molto agguerrita anche la competizione tra le uniche due vetture in gara per il WRC-3. Il campione del mondo Diego Domínguez jr ha terminato la tappa inaugurale in prima posizione ma alle sue spalle la Renault Clio di Ghjuvanni Rossi dista appena due secondi. Il paraguayano ha inseguito il transalpino per tutto il giro mattutino e nella PS6 ha preso il comando delle operazioni.
La tappa del sabato, che darà grandi indicazioni in vista di un “Super Sunday” che si preannuncia infuocato, si snoderà su sette prove speciali per un totale di 103,87 chilometri. Alle 0:05 italiane il via della prima frazione.
Classifica:
Immagine copertina: Ott Tänak on X
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