L’incidente dell’estone costa il titolo costruttori a Hyundai, a favore di Toyota, e serve su un piatto d’argento il primo iride al belga
Il “Super Sunday” che doveva assegnare il titolo WRC 2024 nel Rally del Giappone è durato, di fatto, una ventina di chilometri. L’incidente di Ott Tänak nella PS17 ha chiuso la corsa iridata a favore di Thierry Neuville, campione del mondo al termine di una rincorsa durata un decennio; gioie e dolori per il marchio Hyundai, che se da una parte ha conquistato il suo primo titolo piloti dall’altra ha lasciato sul campo l’alloro costruttori al termine di un testa a testa su ogni punto con Toyota.
La Casa giapponese si è aggiudicata quello che a tutti gli effetti è il suo evento con Elfyn Evans, capace di raccogliere il testimone dallo schianto di Tänak portandolo senza problemi fino al traguardo finale. Il gallese ha centrato la sua seconda vittoria consecutiva nel Sol Levante raggiungendo per la quarta volta in cinque anni la piazza d’onore nel mondiale piloti nonostante un solo trionfo nel corso di questo campionato.
La volata finale per il titolo costruttori è stata segnata dai punti del sabato persi da Tänak e dai punteggi combinati del “Super Sunday”. Neuville e Andreas Mikkelsen hanno marcato una doppietta nella terza tappa davanti a Sébastien Ogier ed Evans ma Toyota ha risposto nella Power Stage con una superba performance dell’otto volte campione del mondo, il terzo posto di Evans e il quarto di Takamoto Katsuta che ha tolto un punticino a Mikkelsen. Dopo un inseguimento durato per tutto l’anno, il ribaltone è arrivato proprio sul traguardo conclusivo: per Toyota è l’ottavo alloro marche.
Il resto della classifica dell’evento propone Ogier in seconda posizione per una doppietta Toyota e Adrien Fourmaux sul podio per la quinta volta nel 2024 al volante della Ford Puma Rally1 del team M-Sport. Per il giovane talento francese è un’altra dimostrazione della solidità raggiunta nel corso di questa annata, in vista di obiettivi molto più grandi che potranno essere raggiunti col passaggio a Hyundai che da settimane si vocifera nel paddock.
Pur non portando punti in chiave costruttori a Toyota, Takamoto Katsuta ha inciso sulla corsa al titolo avendo ragione di Mikkelsen nell’ultima prova speciale di un rally terminato positivamente al quarto posto. Il futuro del nipponico appare piuttosto incerto, Jari-Matti Latvala e la sua équipe sono attesi a breve a decisioni definitive sul 2025 e il pilota cresciuto proveniente dal vivaio di Tommi Mäkinen potrebbe non rientrare più nei programmi.
Top 5 per la terza volta in questo complicato 2024 per Grégoire Munster sulla seconda Ford, seppur con un ritardo di oltre tre minuti dal vincitore. Il lussemburghese non è riuscito ad incidere sul livello del compagno di squadra Fourmaux ma non è escluso che possa avere una seconda possibilità nel 2025, con più esperienza dalla sua parte.
Il mondiale trionfale di Neuville si conclude con 242 punti contro i 210 di Evans e i 200 di Tänak, che ha contesto splendidamente la corona al compagno di squadra fino al botto di stamani. Onorevole la quarta piazza di Ogier con 191 punti e tre rally corsi in meno, anche se dopo il vittorioso 1000 Laghi le prospettive erano diventate ben differenti da quanto visto a stagione conclusa. Il costruttori va a Toyota su Hyundai con uno score di 561 punti contro 558.
Toyota festeggia anche in WRC-2 grazie a Sami Pajari, nuovo campione del mondo della categoria grazie al secondo posto in Giappone. Traguardo reso ancora più prestigioso dal fatto che la Yaris GR Rally2 fosse al debutto assoluto in questo 2024, contro avversarie navigate come Škoda e Citroën guidate da piloti veloci e di talento come Oliver Solberg e Yohan Rossel. La vittoria assoluta nel Sol Levante è andata ad un dominante Nikolay Gryazin alla guida della C3 di Satory, con un minuto e 46 secondi di margine sul nuovo re della classe cadetta. Podio finale per il figlio d’arte Hiroki Arai, già eroicamente a punti lo scorso anno su una Rally4 a due ruote motrici e confermatosi pilota di tutto rispetto sul palcoscenico iridato.
Pajari, tra i candidati ad una Toyota Yaris Rally1 ufficiale per il 2025, ha raggiunto il traguardo titolato con 126 punti scavalcando Solberg a 123 e Rossel a 111, quest’ultimo scalzato anche dal compagno di squadra Gryazin a 116. La stagione del WRC-2 è stata esaltante e tirata e ha confermato la validità del regolamento Rally2, che ormai ha tre vetture capaci di giocarsi il gradino più alto del podio nella serie mondiale.
Successo finale per il già incoronato campione Diego Domínguez jr in WRC-3, davanti alla Renault di Ghjuvanni Rossi. Cinque vittorie su sei risultati utili per il paraguayano, che non ha raggiunto la doppietta con il JWRC ma appare comunque lanciato verso una promozione alla categoria superiore. Con il secondo posto in Giappone, Rossi ha pareggiato il punteggio di Romet Jürgenson salendo in quarta posizione; il migliore dei piloti Renault resta dunque Mattéo Châtillon, battuto solo da Domínguez.
Cala il sipario sul WRC 2024, una stagione segnata da un sistema di punteggio che non ha chiaramente avuto successo e che potrebbe essere già rimaneggiato in ottica 2025. La grande apertura della prossima annata di gare, come sempre, non è lontana: l’appuntamento è per il weekend del 26 gennaio con l’edizione numero 93 del Rally di Montecarlo.
Classifica Power Stage:
Classifica Super Sunday:
Classifica finale:
Campionato piloti:
Campionato costruttori:
Immagini: Thierry Neuville, Elfyn Evans, Sami Pajari on X
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.