WRC | Rally del Giappone 2023, PS1-8: la pioggia semina il panico, tripletta Toyota con Evans in fuga

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
17 Novembre 2023 - 12:14
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Strade allagate, parabrezza appannati e incidenti: il rally nipponico appare ancora più confuso dell’anno scorso

Chi si auspicava un Rally del Giappone più tranquillo e regolare rispetto all’anno scorso ha visto le sue speranze infrangersi ben presto. La prima tappa dell’ultimo rally iridato del 2023 si è svolta all’insegna della più totale confusione, con la pioggia che ha inondato percorsi già sporcati da una quantità fuori controllo di foglie autunnali cadute dagli alberi che caratterizzano i boschi nella zona di Aichi, e le classifiche hanno assunto talvolta connotati addirittura casuali soprattutto nel giro mattutino.

Toyota assoluta dominatrice del venerdì ma non senza problematiche diffuse, eccezion fatta per un Elfyn Evans che nel delicatissimo giro mattutino è parso quasi correre sull’asciutto in confronto agli avversari. Due scratch per distacco nella PS2 e nella PS3 e un giro pomeridiano più controllato gli hanno consentito di terminare la giornata con un minuto 50 secondi di margine su Sébastien Ogier.

Il francese è stato tra le vittime principali di un inconveniente che ha caratterizzato tutte le Rally1, l’appannamento del parabrezza. Le alte temperature causate dal sistema ibrido hanno fortemente cozzato con il freddo della mattina e la forte umidità dei percorsi boschivi riducendo la corsa dei piloti, chi più chi meno, ad una specie di mosca cieca. L’otto volte iridato ha vissuto a questo proposito un autentico incubo nella PS3, il primo passaggio su Inabu Dam, prova caratterizzata da una pioggia battente che poi ha causato la cancellazione della PS4 per motivi di sicurezza: 40 dei 50 secondi accusati da Evans sul campo sono arrivati da lì, mentre il minuto aggiuntivo è dovuto ad un ritardo al controllo orario prima dell’ultima superspeciale.

Per trovare Kalle Rovanperä al terzo posto è necessario aggiungere ben due minuti al tempo di Evans. Al di là di quanto già detto, il campione del mondo si è trovato nella posizione peggiore possibile: generalmente partire per primi costituisce un grande vantaggio sull’asfalto e ancora di più in caso di pioggia, ma la sconfinata distesa di foglie sui percorsi odierni ha prodotto un venerdì da rally sterrato della peggior specie per il finlandese, costretto a spazzare la strada ai suoi inseguitori. In qualche modo la giornata è finita e domani potrà iniziare un’altra corsa.

Fuori dai giochi Thierry Neuville. Nel momento migliore del suo venerdì, dopo il miglior tempo nella PS5 che ha aperto il pomeriggio, il belga ha perso il controllo della sua Hyundai alla prima curva della PS6 impattando contro un albero: le speranze di secondo posto iridato sono finite molto prima del previsto, proprio quando lo scontro diretto con Evans sembrava pronto ad infiammarsi.

Il rammarico più grande è però quello di Takamoto Katsuta. In vantaggio di 13 secondi sul tempo di Evans nel secondo settore della PS2, il pilota di casa è uscito di strada danneggiando l’avantreno della sua Toyota e accumulando un ritardo al controllo orario (un minuto e dieci secondi di penalità) antecedente la PS3 per le riparazioni. Finito il giro mattutino al 24° posto, Katsuta ha messo a segno tre scratch di fila nel pomeriggio risalendo nono ma con un ritardo di oltre cinque minuti dalla vetta.

Pur con grandi ritardi sono sopravvissuti a questo venerdì infernale anche Esapekka Lappi e Ott Tänak, settimo e ottavo rispettivamente. Grandi difficoltà a livello di visibilità per l’estone all’ultimo rally con la Ford Puma, vettura che con tutta evidenza non rimpiangerà risalendo sulla Hyundai i20 in vista del 2024. Ritirati Daniel Sordo e Adrien Fourmaux, che nella PS2 sono finiti fuori strada nella stessa identica curva vittime dell’aquaplaning delle rispettive vetture.

La classifica generale propone una singolare mescolanza di Rally1 e Rally2, con Andreas Mikkelsen addirittura in quarta posizione nonché prima del WRC-2. Il norvegese non ha mancato di elogiare la propria Škoda per le buone condizioni di visibilità garantite in ogni occasione, ma l’assenza dell’ibrido sulle vetture cadette spiega al 100% questo “vantaggio” rispetto alle Rally1. 29″4 è il distacco di Nikolay Gryazin, sesto assoluto, mentre il podio di categoria è completato dal sempre regolare Heikki Kovalainen che come l’anno scorso lotterà per un piazzamento nella zona punti overall. In top ten anche la Ford di Grégoire Munster, quinto, che tuttavia non partecipa alla classifica del WRC-2.

84,68 chilometri, si spera meno confusi e drammatici, per la seconda tappa del Rally del Giappone che inizierà alle 0:04 italiane.

Classifica:

Immagine copertina: Toyota Gazoo Racing WRT on X

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