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WRC | Rally del Cile 2025 – Anteprima: tutto pronto per lo spettacolo tra foreste e alture del Bío Bío

Autore: Edoardo Scialanga
@edosciala03 edoardo_scialanga
Pubblicato il 10 Settembre 2025 - 14:00
Tempo di lettura: 6 minuti
WRC | Rally del Cile 2025 – Anteprima: tutto pronto per lo spettacolo tra foreste e alture del Bío Bío
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Evans difende la leadership iridata da Tänak, Rovanperä e Ogier; Solberg e Rossel si giocano il titolo WRC-2. Prove tecniche, meteo incerto e Power Stage decisiva sul Bio Bío

Il WRC rimane in Sudamerica per il Rally del Cile 2025, undicesimo appuntamento della stagione. Con base a Concepción, nel cuore della regione del Bío Bío, la gara propone sterrati compatti e veloci che si snodano tra fitte foreste di pini e salite panoramiche fino alle alture sopra il fiume.

Le condizioni meteo primaverili restano imprevedibili: la pioggia e le basse temperature della celeberrima “Cordillera de Los Andes” possono trasformare il fondo in fanghiglia scivolosa, mentre sull’asciutto il polverone e la luce radente nei boschi complicano la visibilità.

Il Cile è anche un crocevia cruciale per la lotta iridata: con quattro piloti racchiusi in meno di 20 punti, ogni speciale può cambiare le sorti del campionato.

WRC – La lotta per il titolo

Elfyn Evans arriva da leader di classifica, con il peso di aprire la strada il venerdì. Il gallese confida nella pioggia per ridurre lo svantaggio del ruolo di apripista, ma sa che non potrà permettersi passi falsi. Se da una parte partire per primi è limitante, dall’altra è altrettanto vero che i veri campioni di questa specialità hanno saputo dimostrare che è possibile vincere anche in queste condizioni. Ragion per cui il pur bravissimo Elfyn dovrà compiere un gesto degno di un campione del mondo “in the making“.

A soli sette punti di distanza c’è Kalle Rovanperä, che però ha ammesso di non sentirsi ancora al meglio e di non riuscire a sfruttare completamente il potenziale della Yaris. Le difficoltà di adattamento alle nuove gomme Hankook lo hanno frenato, ma non gli hanno impedito di restare in corsa per il titolo, conquistando vittorie importanti alle Canarie e in Finlandia. Vincitore dell’edizione 2024, Kalle resta uno dei candidati principali al successo anche quest’anno, a patto che ritrovi il giusto feeling.

Dopo la memorabile rimonta con vittoria del Paraguay, invece, Sébastien Ogier arriva in Cile deciso comunque a riscattarsi: Il francese, pur vincendo la gara, ha lasciato tanti punti nella Power Stage sotto la pioggia, mancando così l’occasione di superare Evans in classifica. Non l’ha digerita e, come se non bastasse, il ritiro a tavolino di Fourmaux ha regalato due punti in più a Rovanperä che lo ha scavalcato nella generale. Il pluricampione transalpino ha comunque promesso che continuerà a vincere fino a conquistare il titolo. Un segnale chiaro della sua determinazione: anche a Concepción proverà a essere l’uomo da battere.

Segue come un’ombra Ott Tänak, reduce da una serie di gare complicate ma storicamente velocissimo in Cile, dove ha già trionfato due volte in passato. Se la Hyundai reggerà alle forature, l’estone sarà uno dei grandi favoriti.

Thierry Neuville, ormai fuori dalla corsa al titolo, resta un outsider di lusso: con meno pressione, potrà rischiare di più e provare a dare una svolta a una stagione opaca. Stessa missione per Adrien Fourmaux, chiamato a riscattarsi dopo il doppio ritiro forzato in Finlandia e Paraguay.

In casa M-Sport si respira ancora aria di festa dopo la memorabile doppietta ottenuta dal team lo scorso weekend al Rali Ceredigion, gara valevole per il settimo round del Campionato Europeo (ERC). La scuderia di Cockermouth è tornata a primeggiare sul palcoscenico internazionale dopo un lungo digiuno: l’irlandese Jon Armstrong e l’estone Romet Jürgenson hanno consegnato allo squadrone di Malcolm Wilson un tanto inaspettato quanto micidiale 1-2 in terra gallese, al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine.

In ambito WRC, però, la situazione per M-Sport è ben più complicata: la Puma è tecnicamente molto indietro rispetto alle vetture avversarie ed i suoi piloti non riescono ad estrarre il massimo dal pacchetto messo loro a disposizione dal team britannico. In Cile si prospetta, dunque, un altro weekend di passione e sofferenza per il duo Munster-McErlean, obbligato, stavolta a mostrare segni di continuità, ma soprattutto di integrità.

Tra gli altri spiccano Takamoto Katsuta e Sami Pajari alla ricerca di continuità, e il cileno Alberto Heller, al via con la Puma Rally1 preparata da M-Sport, pronto a regalare spettacolo davanti al pubblico di casa.

WRC-2 – La sfida Solberg vs Rossel

Grande attesa anche in WRC-2, dove Oliver Solberg e Yohan Rossel si giocano il titolo. Lo svedese arriva con 11 punti di vantaggio, ma il Cile sarà l’ultimo rally valido per entrambi e i giochi sono apertissimi. Rossel dovrà vincere e sperare in un passo falso, mentre Solberg può gestire ma senza errori.

Alle loro spalle restano in corsa Gus Greensmith e Nikolay Gryazin: l’inglese deve vincere per restare in vita, il russo invece può ancora giocarsi tutto grazie agli scarti favorevoli.

Da non sottovalutare anche gli outsider: lo spagnolo Jan Solans, il veterano Kajetan Kajetanowicz, il paraguayano Fabrizio Zaldívar, il boliviano Marco Bulacia e il campione 2022 Emil Lindholm, pronti a sfruttare ogni occasione.

Le prove speciali

Il rally prevede 16 prove speciali per un totale di oltre 300 km cronometrati. Alcuni tratti vengono ripetuti, ma ecco l’analisi delle PS più significative, quelle che si disputano una sola volta per loop.

PS1/4 – Pulpería (19,72 km)

Apertura spettacolare: sterrato compatto, curve in appoggio e crest naturali. La visibilità ridotta dalla nebbia mattutina potrebbe richiedere fari supplementari e note perfette.

PS2/5 – Rere (13,34 km)

Speciale breve ma intensa, con dossi e repentini cambi di ritmo. Possibile nebbia mattutina e fondo da “spazzare”. Conta la rapidità di adattamento.

PS3/6 – San Rosendo (23,32 km)

La lunga del venerdì: alterna curvoni veloci a tratti tortuosi nel sottobosco. Fondo compatto ma abrasivo, freni e gomme sotto pressione.

PS7/10 – Pelún (15,65 km)

Prova di montagna con quasi 500 m di dislivello. Tornanti in salita, tratti scorrevoli in quota e discesa finale. Tecnica e spettacolare, stressa motore e freni.

PS8/11 – Lota (25,64 km)

Tra le più veloci: salita iniziale, curvoni in appoggio da pieno gas e lunghi allunghi oltre i 150 km/h. Richiede assetto stabile e grande fiducia nelle note.

PS9/12 – María Las Cruces (28,31 km)

La regina del rally: quasi 30 km con tutti gli ingredienti. Bosco stretto, dossi cattivi, sezioni veloci in zone aperte. Una maratona che può decidere la gara.

PS13/15 – Laraquete (18,62 km)

Prova collinare con salita tecnica e discesa a tornanti. Al mattino spesso avvolta nella nebbia, è la più insidiosa della domenica.

PS14/16 – Bio Bío (8,78 km)

Altopiano sopra il fiume, veloce e aperto. La prima tornata funge da test, la seconda è la Power Stage: qui i big daranno tutto per i punti bonus.

Entry List – I protagonisti

Rally1: Evans, Rovanperä, Ogier, Katsuta, Pajari (Toyota); Tänak, Neuville, Fourmaux (Hyundai); Munster, McErlean, Heller (M-Sport Ford).

WRC-2: Solberg, Rossel, Greensmith, Gryazin, Solans, Kajetanowicz, Lindholm, Zaldívar, Bulacia, Domínguez.

RALLY DEL CILE 2025 – ROUND 11/14 (11-14 SETTEMBRE 2025)

INFO PERCORSO

Itinerario e orari italiani

Venerdì 12 settembre

Sabato 13 settembre

Domenica 14 settembre

ALBO D’ORO

Il Rally del Cile 2025 promette spettacolo e colpi di scena: tra foreste strette, dossi insidiosi e speciali-marathon, il margine d’errore sarà ridotto al minimo. Le prove chiave saranno María Las Cruces, Lota e la Power Stage del Bio Bío: chi saprà gestire il meteo e le gomme potrà scrivere il proprio nome nell’albo d’oro.

Mappe: Rally Maps
Immagini: Red Bull Content Pool

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