WRC | Rally d’Arabia Saudita 2025, PS2/4: Sesks detta il ritmo, Fourmaux risponde e la mattinata esplode tra errori e colpi di scena

Autore: Edoardo Scialanga
@edosciala03 edoardo_scialanga
Pubblicato il 27 Novembre 2025 - 09:30
Tempo di lettura: 6 minuti
WRC | Rally d’Arabia Saudita 2025, PS2/4: Sesks detta il ritmo, Fourmaux risponde e la mattinata esplode tra errori e colpi di scena
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Il lettone guida dopo quattro speciali, Fourmaux resta incollato. Rovanperä crolla con una foratura, Evans sbaglia ad un incrocio ma rimane virtualmente leader per 1 punto

Il Rally d’Arabia Saudita inaugura l’ultima resa dei conti del Mondiale 2025 con una mattinata già ricca di tensione, errori e ribaltoni. Le prime quattro speciali nel deserto a nord di Jeddah mettono subito in chiaro la natura dell’evento: fondi sabbiosi che cambiano ad ogni passaggio, pietre affioranti e un effetto pulizia che modifica in profondità le gerarchie.

Mārtiņš Sesks parte fortissimo e si prende la scena con due scratch consecutivi, mentre Adrien Fourmaux risponde colpo su colpo e rimane incollato nella generale. Sami Pajari si conferma il più incisivo sull’ultima prova del loop, mentre la mattinata diventa un incubo per i pretendenti al titolo.

Kalle Rovanperä fora e perde oltre un minuto, Elfyn Evans sbaglia un incrocio e lascia secondi pesanti sul terreno più sporco, e Sébastien Ogier fatica a trovare grip in condizioni in continuo cambiamento.

Nel frattempo, in WRC2 è Gus Greensmith a imporsi subito come riferimento, mentre in WRC3 il neo campione Matteo Fontana detta il ritmo con autorità.

CRONACA

PS1 Al Fasallyah 1 – 19.36 km

La seconda speciale del Rally d’Arabia Saudita cambia subito l’inerzia del mattino. Mārtiņš Sesks firma il primo stage win della sua carriera nel WRC, gestisce alla perfezione i 19,36 km di Al Fasallyah e si porta anche al comando della classifica generale. La Puma del lettone trova grip e ritmo fin dai primi chilometri, e la sua guida rimane pulita fino all’arrivo.

Sébastien Ogier conferma subito di essere in piena lotta per il titolo. Chiude terzo di speciale e sale al secondo posto assoluto, con un distacco minimo da Sesks. Il francese interpreta bene le parti più tecniche della prova e mantiene un controllo totale sulla situazione.

Sami Pajari sorprende ancora: secondo nella SS2 per soli tre decimi, continua a muoversi con naturalezza su un terreno che mette in difficoltà molti piloti più esperti.

Per Elfyn Evans la mattinata si complica. Il gallese parte per primo, trova la superficie più sporca e perde subito terreno. Il suo distacco supera i quattordici secondi, un prezzo pesante nella giornata che apre la sfida nel deserto.

Neanche Ott Tänak replica l’ottimo avvio della superspeciale: il fondo ancora inconsistente penalizza anche lui e lo spinge fuori dal gruppo di testa.

La SS2 diventa un incubo per Josh McErlean, che fora l’anteriore destro e cambia la ruota in prova. La perdita di tempo supera i due minuti e mezzo, e il suo rally cambia subito volto.

PS3 Moon Stage 1 – 20.12 km

La Moon Stage, il tratto più impegnativo del giovedì con oltre 20 chilometri tra rocce, compressioni e continui cambi di ritmo, conferma il momento d’oro di Mārtiņš Sesks. Il lettone impone di nuovo il passo e firma il miglior tempo anche sulla SS3, consolidando la leadership con una prestazione solida e senza rischi inutili. La Puma risponde bene nelle zone più rotte, e Sesks mantiene un ritmo che nessuno riesce a replicare.

Adrien Fourmaux chiude secondo a 4.3, mostrando un’ottima gestione del grip su un fondo che cambia volto ad ogni settore. Il francese sale anche al secondo posto assoluto, risultato che gli restituisce fiducia dopo una prima parte di stagione difficile.

Ott Tänak completa la top-3, più incisivo rispetto alla SS2 ma ancora leggermente al di sotto del ritmo di Sesks. L’estone resta comunque pienamente in lotta per il podio.

Sami Pajari conferma la sua competitività con un’altra prova solida, mentre Takamoto Katsuta si mantiene costante e sfrutta bene le parti più scorrevoli del percorso.
Molto più complicata invece la speciale per Ogier, Rovanperä ed Evans: tutti e tre perdono tempo importante. Ogier fatica nelle sezioni più veloci e scivola fuori dalla top-5 generale; Rovanperä non trova il feeling con il fondo, mentre Evans continua a pagare lo starting order e non riesce a ridurre il divario.

La classifica dopo tre prove vede Sesks allungare, Fourmaux risalire e Pajari confermare la propria costanza. Il deserto comincia a selezionare i più in forma.

PS4 Khulays 1 – 11.33 km

La quarta speciale della mattinata diventa un concentrato di errori e imprevisti. Kalle Rovanperä perde il controllo della situazione già nei primi metri: lo svedese fora il posteriore sinistro e vede scivolare via quasi un minuto, un colpo che con ogni probabilità lo estromette dalla corsa al titolo. La sua frustrazione traspare subito al traguardo, dove ammette di non aver colpito nulla e di non riuscire a spiegarsi l’episodio.

Anche Elfyn Evans e Mārtiņš Sesks vivono la stessa disavventura: entrambi arrivano lunghi allo stesso incrocio, anticipano troppo la frenata e devono correggere la traiettoria, lasciando sul piatto una manciata di secondi che pesa sull’economia della loro mattinata. L’errore permette a Sami Pajari di prendersi la vittoria di speciale, mentre Adrien Fourmaux rimane il più costante del gruppo e continua a tallonare Sesks nella generale.

Il fattore più determinante però è la pulizia della strada: l’effetto sweeping è devastante, e chi parte per primo paga un conto decisamente più salato. Evans soffre ancora il fondo sabbioso, mentre i piloti partiti più tardi riescono a sfruttare linee più definite.

A metà giornata, la lotta al vertice si riduce a una questione di dettagli: Sesks conserva il comando, ma Fourmaux lo segue a un secondo scarso, con Pajari poco più indietro. Rovanperä, invece, vede le sue speranze mondiali sfumare quasi del tutto.

WRC2 – Greensmith detta il ritmo, gli inseguitori restano vicini

La mattinata del WRC2 in Arabia Saudita si apre con un equilibrio sottile, ma è Gus Greensmith a prendere subito il comando. L’inglese sfrutta al meglio la sua esperienza sui fondi sconnessi e chiude il primo giro con un vantaggio già solido, scandendo un ritmo che gli altri faticano a contenere.

Alle sue spalle Kajetan Kajetanowicz tiene il passo e limita i danni, restando entro i dodici secondi complessivi grazie a una gestione pulita delle sezioni più rotte. Il polacco appare in pieno controllo, anche se non sembra avere ancora il margine per andare all’attacco.

Ottima mattinata anche per Jan Solans, terzo provvisorio e competitivo in tutte le speciali nonostante qualche imprecisione nelle zone più tecniche. Lo spagnolo resta nel gruppo di testa insieme a Roope Korhonen, quarto a poco più di venti secondi dal riferimento e costante nel ritmo.

Più indietro, Pablo Sarrazin si mantiene nei primi cinque, mentre il fresco vincitore del Giappone Alejandro Cachón fatica a trovare la velocità nei tratti più sabbiosi e perde terreno già nella prima rotazione.
Anche Robert Virves, al rientro dopo un periodo complicato, richiude la top–12 con un distacco marcato ma senza errori gravi.

La mattinata restituisce quindi un quadro chiaro: Greensmith sembra avere qualcosa in più nella gestione dei fondi sporchi, ma la battaglia è ancora apertissima e i distacchi rimangono abbordabili per i primi quattro.

WRC3 – Fontana comanda il gruppo e conferma lo status di campione

Il mattino saudita sorride al neo–campione Matteo Fontana, che apre il Rally d’Arabia Saudita con autorità e firma il miglior tempo di classe. L’italiano impone un ritmo subito superiore e chiude la prima rotazione con dieci secondi pieni di margine, mostrando la stessa solidità che gli ha consegnato il titolo.

Alle sue spalle Saeed Al-Mouri tiene bene il passo con la Clio Rally3, mentre Naveen Puligilla completa la top–3 grazie a una guida pulita nelle sezioni più veloci.
Più staccati George Vasilakis e Burcu Çetinkaya, entrambi rallentati dal fondo molto roccioso e da qualche incertezza nei tratti più stretti.

La classifica provvisoria conferma quindi Fontana come punto di riferimento della categoria, mentre la lotta per il podio resta completamente aperta.

Classifica Rally1 generale dopo SS4

Immagini: Red Bull Content Pool

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