I due pretendenti al titolo traditi dal primo passaggio sulla Power Stage, Ogier vince e conquista il 100° podio iridato in carriera
Dopo tre giornate di grande battaglia al vertice, il Rally di Croazia 2024 si è concluso con il sottotitolo del famoso proverbio “tra i due litiganti, il terzo gode”. La vittoria sull’asfalto di Jablanovec è andata a Sébastien Ogier, che ha raggiunto il traguardo dei 59 successi e soprattutto dei 100 podi nel WRC approfittando delle défaillances di Thierry Neuville ed Elfyn Evans nel corso della PS18, il primo passaggio sulla Power Stage tra Zagorska Sela e Kumrovec.
Il leader del campionato ha compromesso un weekend potenzialmente perfetto con un errore alquanto veniale, finendo fuori strada e danneggiando in maniera piuttosto pesante la sua Hyundai. Pur salvando il terzo posto assoluto il belga si è chiamato fuori dalla lotta per i punti della Power Stage e della terza tappa, ma d’altro canto Evans non ne ha approfittato appieno: nella stessa frazione il gallese si è reso protagonista di un testacoda valso almeno una quindicina di secondi preziosi e anche la Toyota #33 non è stata poi capace di segnare una prestazione di vertice nell’ultima prova speciale, raggiungendo solo un pari e patta con Neuville al termine dei soliti, complessi calcoli matematici richiesti dal nuovo sistema di punteggio.
Il tutto a vantaggio di Ogier, rimasto calmo e paziente forse anche per logiche di squadra nei confronti di Evans. Pur con una foratura venerdì e un paio di momenti molto rischiosi nel corso del weekend, il francese ha ritrovato il gradino più alto del podio che mancava dal Safari 2023 precedendo Evans di 9″7 e Neuville di 45″8: distacchi che, naturalmente, non rendono al 100% quanto sia stato combattuto questo rally almeno nella corsa per la vittoria.
Per quanto concerne il resto del gruppo, eroe del giorno è senza dubbio Adrien Fourmaux. Anche il pilota Ford è rimasto vittima di una PS18 che ha segnato da sola la fisionomia di questo fine settimana più di tutto il resto del percorso: per avere colpito un paletto anti-taglio all’interno di una curva a destra la Puma #16 è finita fuori strada con la sospensione anteriore destra piegata, ma Fourmaux e il copilota Alexandre Coria non si sono persi d’animo riparando il pezzo e tornando in gara per arrivare addirittura a conquistare i cinque punti della Power Stage.
La corsa ai sette punti della domenica ha invece visto protagonisti due piloti che in Croazia hanno giocato un ruolo alquanto secondario, Takamoto Katsuta e Ott Tänak. Grazie ad un doppio scratch nella frazione tra Trakošćan e Vrbno il giapponese si è costruito un vantaggio che è riuscito a difendere nonostante una Power Stage piuttosto scarna. Alla fine la Toyota #18 e la Hyundai #8 hanno concluso separate da 1″8 e Tänak può addirittura sorridere guardando ai punti ricevuti nel weekend, visto che di fatto ha recuperato una lunghezza su Neuville ed Evans.
La classifica di campionato è quindi rimasta invariata tra i due principali pretendenti al titolo, con Neuville ancora in vantaggio di sei punti su Evans. Nonostante il rollercoaster dell’ultima tappa Fourmaux ha incassato 13 punti conservando il terzo posto davanti a Tänak, ora a -33 dal compagno di squadra al comando. Serrata anche la situazione del mondiale costruttori, guidato sempre da Toyota con +7 su Hyundai.
Nulla è cambiato per quanto concerne la categoria WRC-2, vinta da Nikolay Gryazin a conclusione di un lungo duello a distanza con il compagno di team Yohan Rossel. Il russo di licenza bulgara ha preceduto di 38″2 il transalpino suggellando un dominio Citroën e impartendo una sonora lezione a tutti gli altri protagonisti della serie cadetta: Pepe López ha marcato un altro podio dopo quello di Montecarlo, concludendo terzo, ma con un distacco di due minuti e 41 secondi dal vincitore. Risultato molto positivo per l’italiano Roberto Daprà, che alla seconda apparizione iridata al volante di una Rally2 si è classificato settimo.
Parità in classifica generale tra Rossel e Oliver Solberg, a quota 43 punti con un primo e un secondo posto a testa, mentre Gryazin si è riportato terzo con 40 davanti a Nicolas Ciamin, per la terza volta quarto su tre rally corsi per il punteggio, con 36.
Netta vittoria tra le vetture Rally3 per Romet Jürgenson, dimostratosi pilota decisamente performante anche sul catramato nonostante le sue origini suggeriscano ben altri terreni di caccia favoriti. L’estone ha staccato di un minuto e 33 secondi la Renault Clio di Mattéo Châtillon, che ha avuto ragione di Filip Kohn e Taylor Gill in un confronto a tre durato per tutta la domenica. Il francese e il ceco hanno completato il podio del WRC-3, mentre la premiazione finale del JWRC comprende l’australiano e Norbert Maior terzo.
Jürgenson che comanda agilmente sia la classifica del WRC-3 che del JWRC. Nel mondiale di categoria ha 43 punti contro i 25 dei vincitori dei tre rally precedenti ossia Jan Černý, Mille Johansson e Hamza Anwar, mentre nella classifica degli junior è a quota 55 a fronte dei 33 di Johansson e dei 25 di Gill.
Il prossimo appuntamento con il WRC è fissato tra tre settimane, nel weekend del 12 maggio, con il Rally del Portogallo.
Power Stage:
Classifica terza tappa:
Classifica finale:
Campionato piloti:
Campionato costruttori:
Immagini copertina: Toyota Gazoo Racing WRT, M-Sport e Citroën Racing on X
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