Gli avversari del campione del mondo cadono come birilli, due minuti di vantaggio su Sordo al via dell’ultima tappa
Il vero (e peraltro ben conosciuto) volto del Rally dell’Acropoli si è rivelato in tutta la sua spietatezza nel giro pomeridiano della seconda tappa. Thierry Neuville e Sébastien Ogier sono sfortunatamente caduti nelle trappole disseminate lungo il percorso ellenico spianando la strada a Kalle Rovanperä, che con sole tre prove speciali ancora da disputare domani può iniziare ad assaporare la terza vittoria di questa stagione.
La giornata del belga, leader con un piccolo margine dopo le prove mattutine, si è conclusa nella PS10 quando ha colpito un’enorme buca camuffatasi nel terreno ancora fangoso. La sospensione anteriore destra della Hyundai #11 si è piegata e la corsa di Neuville si è conclusa con tanti rimpianti e amaro in bocca. Analoga sorte è toccata al versante opposto della Toyota di Ogier nella PS12: il braccetto posteriore sinistro si è accartocciato e la ruota si è piegata verso l’esterno, l’otto volte iridato ha completato la prova ma ha perso quattro minuti e ogni speranza di vittoria.
Tutto relativamente facile per Rovanperä, autore dello scratch in tutte e tre le frazioni del pomeriggio e ora leader con due minuti di vantaggio su Daniel Sordo. Non si può di certo dire che lo spagnolo sia stato protagonista di questo fine settimana, ma avendo evitato finora ogni genere di guaio si è ritrovato secondo e nell’ultima tappa dovrà difendere cinque secondi su Elfyn Evans.
Il gallese ha mostrato un passo ben superiore rispetto alla Hyundai #6 ma un rumore sospetto nelle ultime fasi della PS12 lo ha convinto a non sforzare eccessivamente la sua Toyota. La doppietta, per il team giapponese, è comunque ancora possibile visto il ritardo risicato di Evans su Sordo.
Ogier è precipitato in quarta posizione a un minuto e 35 secondi dalla top 3, pertanto l’obiettivo sarà quello di portare a casa la vettura togliendo punti agli avversari dei due compagni di squadra full-time. Dopo avere pagato un quantitativo sufficiente di problemi ieri, Ott Tänak ha recuperato un’insperata quinta piazza sfruttando le avarie a trasmissione e alternatore presentatesi sulla Hyundai di Esapekka Lappi, scivolato ad oltre sei minuti al sesto posto.
Gli aridi e scavati percorsi dell’Acropoli non hanno risparmiato nemmeno Takamoto Katsuta, che ha terminato PS11 con ben due gomme bucate: il nipponico è settimo e anche la sua posizione, salvo ulteriori colpi di scena, appare consolidata.
In WRC-2 si è quasi completata la clamorosa rimonta di Andreas Mikkelsen, che dopo avere forato tre volte nelle prime tre prove effettive di ieri si è ritrovato 16° ma da quel momento si è lanciato in una folle corsa alla cieca dettata dalla “disperazione” di dover incassare punti per il mondiale cadetto. Partito per le prove pomeridiane con 43″6 di ritardo da Gus Greensmith, il norvegese ha concluso a 12 dal suo compagno di squadra vedendo pure parzialmente vanificata l’eccezionale prestazione della PS10: il vantaggio sugli avversari nel secondo passaggio di Pavliani poteva essere ancora più ampio se Mikkelsen non avesse dovuto rallentare per evitare la vettura danneggiata di Neuville, ma il tempo nozionale assegnatogli dalla Direzione Gara gli è valso comunque un recupero di 15″9 su Greensmith.
Nel giro di poche ore una situazione di vantaggio in chiave campionato si è trasformata quasi in un dramma per Yohan Rossel, che ha patito una foratura nella PS10 e si è ritrovato a quasi un minuto da Mikkelsen alla conclusione della seconda tappa, in terza posizione. Alle spalle della Citroën ci sono le Ford di Grégoire Munster e Adrien Fourmaux, a sua volta autore di un buon recupero dopo gli episodi sfortunati di ieri, intervallate dalla Škoda di Kajetan Kajetanowicz quinto.
Dopo il cedimento del servosterzo in mattinata e una penalità di 30 secondi, Diego Domínguez jr ha ripreso la sua marcia verso il successo in WRC-3 e nel JWRC. Il paraguayano ha riportato ad oltre tre minuti il vantaggio su Eamonn Kelly, che a sua volta dispone di un ampio margine su Tom Rensonnet al terzo posto. William Creighton è invece risalito al sesto posto per il mondiale junior, un piazzamento che al netto dei punti extra per gli scratch gli sarebbe in questo momento sufficiente per conquistare il titolo.
Domani il Rally dell’Acropoli affronterà le ultime tre prove speciali in programma, quella di Tarzan e le due di Grammeni con il secondo passaggio valido anche come Power Stage. Alle 7:19 italiane il primo semaforo verde.
Classifica:
Immagine copertina: Red Bull
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