WRC | Ott Tänak vince il suo quarto Rally di Estonia e accorcia in classifica

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di Federico Benedusi @federicob95
6 Settembre 2020 - 14:19
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Doppietta Hyundai con Breen, Ogier sul podio. Impressiona ancora lo sfortunato Rovanperä


Le premesse alla vigilia del ritorno in gara del WRC erano chiare: il Rally di Estonia doveva essere di Ott Tänak. L’occasione era troppo ghiotta per il campione del mondo, ben posizionato nella start list della prima tappa e pronto a correre su un percorso che conosce a menadito e su cui è sempre stato velocissimo. Aspettative rispettate poiché l’idolo di casa è stato mattatore del rally dall’inizio alla fine, recuperando punti preziosi in ottica iridata con il suo primo successo al volante della Hyundai.

Il primo Rally di Estonia iridato si è concluso con una doppietta della Casa sudcoreana, grazie anche ad un Craig Breen magistrale. Sempre veloce sui percorsi nordici, l’irlandese è tornato sul podio e ha pure sottratto punti importanti agli avversari di Tänak. 22″2 di ritardo sull’estone al traguardo finale, con appena 4″7 di margine su Sébastien Ogier dopo una Power Stage molto tranquilla.

Ogier ha portato a casa un altro podio ottenendo il massimo possibile in un weekend in cui le Toyota Yaris hanno pagato qualcosa alle Hyundai i20. Il francese ha perso qualche punto extra nella frazione finale ma ha conservato senza problemi la leadership di classifica, posizione che gli imporrà di difendersi in Turchia e molto probabilmente anche in Sardegna.

Il sei volte iridato ha tenuto a distanza di sicurezza Elfyn Evans, quarto a 15 secondi dal compagno di squadra. Il gallese si è tolto la soddisfazione di rosicchiare un paio di punti su Ogier nella Power Stage, concludendo un rally comunque soddisfacente.

Ha impressionato, ancora una volta, Kalle Rovanperä, per il quale il quinto posto è assolutamente bugiardo. Alla foratura nella PS3 si è aggiunto un minuto di penalità arrivato nella serata di ieri per violazione del regime di parco chiuso: il copilota Jonne Haltunen ha infatti rimosso una piastra di chiusura del radiatore in una zona in cui questa operazione non era concessa, pertanto la Toyota #69 ha ricevuto un minuto di penalità vedendosi così estromessa dalla lotta per il podio. Poco meno di un minuto e venti secondi di ritardo da Tänak nella classifica finale, a fronte del minuto e mezzo perso per questi due inconvenienti. Eccezionale anche la prestazione sfoderata dal figlio d’arte nella Power Stage, vinta con cinque secondi di margine su Evans.

Toyota che nella tappa odierna ha perso Takamoto Katsuta, che ha chiuso anticipatamente il suo ottimo fine settimana in un fosso durante la PS13. Il sesto posto finale è andato quindi alla migliore delle Ford, quella di Teemu Suninen, che ha beneficiato anche di un testacoda di Esapekka Lappi nella PS16; 12″4 di differenza tra i due finnici nella classifica finale. Ottavo e ultimo tra le WRC ufficiali Gus Greensmith, mentre Pierre-Louis Loubet è stato costretto al ritiro nella PS13 per un problema allo sterzo.

Ogier comanda la classifica generale con 79 punti contro i 70 di Evans e i 66 di Tänak. Rovanperä, quarto a quota 55, ha bisogno di meno sfortuna e soprattutto del primo successo in carriera per poter ancora sperare in un titolo mondiale che avrebbe del clamoroso, mentre per Thierry Neuville (a secco di punti per il secondo rally di fila dopo avere patito un problema tecnico nella Power Stage) fermo a 42 punti potrebbe non essere sufficiente nemmeno un miracolo. Distanze accorciate anche in classifica costruttori, con Toyota in vantaggio di cinque lunghezze su Hyundai.

Oliver Solberg è emerso vincitore, per la prima volta, tra le R5 e nella categoria WRC-3. Un rally impeccabile per lo svedese, che nella generale delle cadette ha staccato Mads Østberg di 38″7 cogliendo anche un nono posto assoluto. Per quanto riguarda la classifica delle R5 private, le ultime prove speciali hanno riservato diversi colpi di scena con la foratura che ha colpito Egon Kaur nella PS16 e il capottamento che ha chiuso il rally di Kajetan Kajetanowicz a pochissimi chilometri dal traguardo finale. La piazza d’onore in WRC-3 è andata quindi a Jari Huttunen, davanti a Kaur.

Østberg si è invece imposto nella WRC-2 riservata alle R5 ufficiali. Seconda posizione a quasi un minuto e mezzo di distacco per Adrien Fourmaux, che ha approfittato della foratura che ha colpito Nikolay Gryazin durante la Power Stage. Il russo è retrocesso alle spalle anche di Pontus Tidemand ed Eyvind Brynildsen.

Østberg conduce con 75 punti il mondiale WRC-2, seguito da Tidemand con 55 e da Gryazin con 53, poi Fourmaux a 48. Al comando della WRC-3 c’è invece Huttunen con 43 punti davanti a Solberg con 35.

Anche la categoria JWRC ha subito uno scossone finale. Un problema nella PS14 è costato il successo all’esordio a Robert Virves, scivolato terzo nella classifica finale alle spalle di Martinš Sesks e Sami Pajari. Rally non da ricordare per gli italiani, con Marco Pollara quinto ed Enrico Oldrati settimo. Stop per Ken Torn, uscito di scena già ieri e tornato in gara per appena una prova speciale oggi prima di un problema meccanico.

Sesks è passato al comando della classifica junior con 47 punti davanti a Pajari con 39, mentre il ritiro di questo weekend è costato caro a Tom Kristensson fermo a quota 29. La lotta per il campionato, nel round finale in Sardegna, sarà quasi sicuramente ristretta al lituano e al finlandese.

Il WRC tornerà protagonista tra due settimane con il Rally di Turchia, la prova storicamente più difficile del campionato per quanto riguarda la meccanica delle vetture e il fisico dei piloti.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagine copertina: Red Bull

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