WRC | Ogier fora, Sébastien Loeb vince il suo ottavo Rally di Montecarlo

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di Federico Benedusi @federicob95
23 Gennaio 2022 - 14:17
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Decisiva la penultima prova speciale, nella quale il campione del mondo dilapida il cospicuo vantaggio: ora è di nuovo parità nel libro dei record del “Monte”


Il grande duello tra le due leggende del WRC che ha caratterizzato il 90° Rally di Montecarlo si è conclusa con un colpo di scena di dimensioni colossali nel corso della penultima prova speciale. Sébastien Ogier, forte di quasi 25 secondi di margine, è incappato in una foratura nella PS16 lasciando campo libero a Sébastien Loeb, che si è aggiudicato così la corsa del Principato per l’ottava volta raggiungendo nuovamente il connazionale e avversario in cima alla classifica dei successi in uno dei rally più prestigiosi al mondo.

A margine di questa vittoria storica, Loeb è diventato anche il più anziano vincitore di un rally iridato a 47 anni, dieci mesi e 28 giorni facendo decadere, a distanza di quasi 32 anni, il primato registrato da Björn Waldegaard al Safari del 1990. Una bella curiosità riguarda anche il nuovo copilota di Loeb, Isabelle Galmiche, prima donna navigatore a conquistare un rally mondiale a 25 anni esatti di distanza da Fabrizia Pons, che accompagnò l’ultimo successo iridato italiano targato Piero Liatti.

La sfida finale della Power Stage tra Loeb e Ogier, con nove secondi a separare i due campioni, si è conclusa praticamente subito poiché l’iridato in carica ha effettuato un jump start pagando una penalità di ulteriori dieci secondi. Non è chiaro se quello di Ogier sia stato un errore o un modo per non togliere punti ai due piloti full-time di Toyota, giunti peraltro primo e secondo nella frazione finale.

Il trionfale Montecarlo della nuova Ford Puma Rally1 e del team M-Sport è stato completato da Craig Breen, terzo e sul podio con la terza Casa differente in carriera. L’irlandese ha portato a termine un weekend decisamente concreto e anche se forse non rientra tra i seri candidati al titolo mondiale dovrà essere tenuto in grande considerazione per i rally prossimi. La new entry del team Ford ha concluso ad un minuto e 39 secondi dal vincitore.

Quarto Kalle Rovanperä, vincitore della Power Stage. Il risultato del finlandese può essere classificato come deludente, ma non si possono ignorare i mostruosi progressi messi in campo col passare del rally. I cinque punti extra hanno già un peso specifico molto importante e se la confidenza giusta dovesse essere realmente arrivata, il figlio d’arte potrà beneficiare di un piccolo vantaggio già accumulato sugli avversari diretti per il campionato.

Gus Greensmith ha disputato con tutta probabilità il suo miglior rally della carriera, concludendo il Montecarlo al quinto posto. Prestazioni di tutto rispetto per la maggior parte della corsa e qualche inconveniente tecnico di troppo gli hanno impedito di puntare più in alto, ma di sicuro il britannico ha sorpreso tutti gli appassionati e da ora in poi dovrà godere di ben altra considerazione.

Il sospiro di sollievo che ha accompagnato Thierry Neuville sul traguardo finale è emblematico. Tra problemi di affidabilità, qualche errore di guida e scelte strategiche non azzeccate il belga ha cercato di destreggiarsi come meglio poteva, ma questo fine settimana ha messo in chiaro in maniera piuttosto evidente come la Hyundai i20 Rally1 sia la vettura meno competitiva tra le tre ibride in gara. Il team tedesco-sudcoreano dovrà lavorare alacremente per restare vicino a Ford e Toyota.

Takamoto Katsuta è riuscito a recuperare un piazzamento a punti con l’ottavo posto finale, mentre Elfyn Evans ha incassato solo i quattro punti della Power Stage concludendo 21° assoluto dopo una foratura patita in mattinata. Anche il gallese, comunque, può dirsi generalmente soddisfatto per la performance messa in campo in questo weekend, ottimo segnale per il resto del campionato e già per il Rally di Svezia nel quale partirà anche da una posizione favorevole.

Dopo nove anni Loeb è di nuovo in testa al mondiale ma il suo programma 2022 resta ignoto. Senza “ET” e anche senza Ogier, in Svezia sarà Rovanperä a fare da apripista dal momento che con i punti della Power Stage ha superato Breen in classifica generale. Per quanto riguarda i costruttori, Ford ha incamerato 42 punti contro i 39 di Toyota e gli appena 13 di Hyundai.

Successo netto per Andreas Mikkelsen in WRC-2. Il norvegese ha battuto l’intera armata francese, che d’altra parte è stata colpita da episodi sfortunati di ogni tipo: alla fine è solo Yohan Rossel a portare a casa un sesto posto. Sul podio hanno concluso un eccelso Erik Cais, giovane pilota ceco che sta compiendo grandi passi avanti alle sue prime esperienze nel mondiale, e il rimontante Nikolay Gryazin. Grégoire Munster è stato rallentato da una foratura nella PS15, esattamente come Rossel, e ha concluso solo quinto. Cais è stato il migliore tra i piloti junior, mentre tra i masters ha svettato l’italiano Mauro Miele.

Sami Pajari è il primo, storico vincitore del WRC-3 targato Rally3. Al termine di un lungo duello, l’iridato JWRC l’ha spuntata per 7″6 su Ján Černý mentre Enrico Brazzoli ha concluso al terzo e ultimo posto. La categoria RGT ha incoronato Raphaël Astier davanti ad Emmanuel Guigou e al leggendario François Delecour.

Archiviata l’ennesima, storica edizione del Montecarlo, i fari sono già puntati verso il Rally di Svezia, l’unico completamente su neve della stagione del WRC. L’appuntamento è per il weekend tra il 24 e il 27 febbraio.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagini: Red Bull

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