WRC | Ogier al termine del suo viaggio: “Spendiamo tante energie per vivere momenti come questo”

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di Federico Benedusi @federicob95
22 Novembre 2021 - 11:35
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Con la vittoria nel Rally di Monza e l’ottavo titolo mondiale, il francese ha salutato le corse fuoristrada a tempo pieno. E gli obiettivi futuri non mancano…


Con la vittoria nel Rally di Monza 2021 e l’ottavo titolo nel WRC, ieri si è conclusa l’epoca di Sébastien Ogier nel mondiale rally. Come è già noto, il pilota francese disputerà la stagione 2022 part-time al volante della nuova Toyota Yaris GR Rally1 iniziando la sua transizione verso altri e differenti obiettivi.

Il recente test svolto in Bahrain con la Toyota GR010 Hybrid il giorno dopo la conclusione del WEC è stato il primo tassello della nuova carriera di Ogier nell’endurance. L’obiettivo è naturalmente quello di partecipare alla 24h di Le Mans i termini di questo progetto sono ancora da definire: il team Toyota per il prossimo mondiale difetta di un nome, dopo il ritiro di Kazuki Nakajima, e non è escluso che possa essere proprio Ogier il sostituto del pilota giapponese, anche se per fronteggiare l’armata Peugeot al debutto nel 2022 ci vorrà forse un pilota più preparato per questo genere di gare. Più probabile e sensato, quindi, che Toyota possa allestire una terza vettura appositamente per la kermesse della Sarthe.

L’ottavo titolo mondiale è un traguardo raggiunto con grande solidità ma non senza sussulti. Un solo grande errore in tutta la stagione, ossia l’incidente all’ultima curva della seconda tappa dell’Arctic Rally Finland a febbraio, ma anche due weekend piuttosto deludenti in Finlandia e Catalunya che hanno riaperto una contesa che sembrava chiusa già da mesi. I 44 punti di vantaggio raggiunti con il terzo posto in Grecia si sono ridotti a 17 in appena due corse, grazie anche al forcing di un Elfyn Evans mai domo, e il finale di Monza è stato davvero avvincente e combattuto con i due pretendenti a giocarsi il rally sul decimo di secondo per tre giornate, senza esclusione di colpi e con ripetuti avvicendamenti al comando della classifica. Il tutto mentre a Ogier bastava anche seguire l’avversario, badando a non commettere errori, per chiudere tranquillamente la partita.

La carriera a tempo pieno di Ogier nel WRC si chiude con 168 rally disputati, 54 vittorie (secondo all-times) e 91 podi (terzo all-times). Numeri che rendono giustizia al segno lasciato dal pilota di Gap nella storia del mondiale rally ma allo stesso tempo non lo consacrano come il più vincente. Tuttavia, chi vede Ogier come il miglior rappresentante dell’epoca World Rally Cars (dal 1997 in poi, per intenderci) non deve sentirsi in colpa: Ogier ha vinto quattro titoli da assoluto dominatore sulla Volkswagen Polo R, schiacciando tutti gli avversari ma anche e soprattutto i propri compagni di squadra a parità di vettura, e altri quattro titoli sudando, combattendo e in un’occasione (2018) pure rimontando, anche al volante di un’auto non ufficiale (la Ford Fiesta del 2017), nell’epoca delle WRC Plus che è stata la più combattuta del mondiale rally dal grande esodo dei costruttori ufficiali di metà anni 2000. Raggiungere l’iride con il terzo costruttore differente da pilota Citroën, dove è “nato” e cresciuto, sarebbe stato la ciliegina sulla torta, ma la C3 del 2019 era evidentemente troppo inferiore rispetto alle avversarie e per eguagliare Juha Kankkunen è stato necessario mettersi alla guida di una Toyota.

Il campione francese continuerà a calcare le scene almeno per il 2022 e la sua presenza a Montecarlo al volante della Yaris #1 è già confermata, ma a 38 anni (da compiere a metà dicembre) la voglia di nuove sfide è tanta ed è normale che un pilota di questa caratura cerchi anche altri obiettivi da raggiungere. Il parallelo con Sébastien Loeb si estenderà dunque anche al di fuori dell’ambiente dei rally e Ogier cercherà, con Le Mans, di tagliare un traguardo che “ET” non è mai riuscito a raggiungere: l’alsaziano, in riva alla Sarthe, non è andato oltre il secondo posto nell’epoca delle invincibili Audi, mentre il provenzale potrà eventualmente disporre di un prototipo che ha già dimostrato un livello prestazione altissimo e un’affidabilità d’acciaio nel 2021. Il futuro prossimo si preannuncia spettacolare.

Con queste parole, Ogier si è congedato dal rallismo full-time: “Descrivere questo tipo di emozioni è molto difficile. In qualche modo c’è una sensazione di vuoto, perché questa è stata un’altra stagione davvero estenuante e abbiamo speso davvero tanto per vincere il titolo. Ma lo facciamo per vivere momenti come questo. Rivolgo un grande ringraziamento ai membri del team: senza di loro non saremmo nulla, invece oggi siamo ancora campioni del mondo e dobbiamo celebrare questo traguardo. Gli obiettivi raggiunti da Toyota sono notevoli e il team si merita tutto questo, perché lo sforzo profuso è stato davvero grande. Il fatto che sia arrivata anche la fine del mio viaggio con Julien (Ingrassia, lo storico copilota, ndr) rende tutto ancora più forte ed emozionante. Non potevamo sognare una conclusione migliore di questa. Sapevamo di avere ancora molto lavoro da fare in questo weekend, non era finita. Non era necessario battere Elfyn, ma non potevamo nemmeno permetterci di rilassarci con il rischio di perdere posizioni, la vittoria finale ha reso tutto assolutamente perfetto”.

Immagini: Red Bull, Sébastien Ogier Twitter

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