WRC | Neuville conquista il Catalunya, Ott Tänak è campione del mondo!

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
27 Ottobre 2019 - 13:57
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Dopo 15 stagioni dominate dalla Francia, grazie a due piloti ormai leggendari, il titolo del WRC se ne va in Estonia. Il nuovo campione del mondo rally è Ott Tänak, che a 32 anni e alla settima stagione completa in carriera è riuscito finalmente a realizzare il suo sogno. Un mondiale vinto con pieno merito e ulteriormente legittimato da una Power Stage stellare, nella quale l’estone ha scatenato tra le curve di La Mussara tutta la cavalleria della Toyota Yaris WRC, una vettura che ormai ha raggiunto una competitività totale e si è lasciata alle spalle la maggior parte dei problemi che le hanno impedito di raggiungere questo traguardo già nel 2018.

Grazie all’eccezionale tempo stabilito nell’ultima prova speciale, Tänak è riuscito a vincere anche il duello con Daniel Sordo per il secondo posto. Lo spagnolo si è dovuto accodare per appena quattro decimi, dopo avere disputato tre ottime prove speciali in mattinata; per il pilota Hyundai è l’ottavo podio in carriera nel rally di casa, ma sempre senza vittorie con cinque secondi e due terzi posti.

Il successo finale, meritato tanto quanto l’iride vinto dalla Toyota #8, è andato a Thierry Neuville con un margine di 17″2. Il belga ha fatto tutto il possibile per tenere aperti i giochi fino all’Australia, ma nell’ultima prova speciale non è andato oltre il terzo posto perdendo due punti decisivi. Note positive, per il vice-campione del mondo, sono sia la fine della striscia di sette rally senza vittorie che il sorpasso su Sébastien Ogier nella classifica generale di campionato.

Quarta posizione per Sébastien Loeb, che nel 2004 ha dato il via all’eterna sequenza di titoli mondiali targati Francia e oggi l’ha anche vista concludersi dal vivo. Dopo un venerdì da sogno, con la prima posizione a fine giornata, sull’asfalto il nove volte iridato si è progressivamente spento confermando ancora qualche limite alla guida della Hyundai i20. Un 2019 tra alti e bassi per Loeb, che sicuramente tornerà nel 2020 con un altro programma part-time per togliersi qualche soddisfazione in più.

Non è riuscito a completare la sua rimonta Jari-Matti Latvala, rimasto a 6″3 da Loeb nella classifica finale. Il finlandese ha marcato punti importanti per la classifica costruttori, ma Toyota esce dalla Catalunya sconfitta nel confronto con Hyundai e ora sarà più difficile confermare l’alloro marche vinto nel 2018. Alle spalle della Toyota #10 hanno concluso le Ford di Elfyn Evans e Teemu Suninen, con il gallese capace di staccare un secondo tempo di tutto rispetto nella Power Stage; per Evans un’altra conferma della buona competitività generale raggiunta al volante della Fiesta, mentre il giovane finnico ha ribadito di non essere ancora al livello dei migliori sull’asfalto.

Sébastien Ogier ha abdicato dal suo trono, dopo sei anni di regno, con un deludente ottavo posto. Il rally del francese è di fatto terminato già nella PS2, con il guasto al servosterzo che lo ha relegato nei bassifondi della classifica. Al sei volte campione del mondo non è restato che recuperare più posizioni possibili ma alla fine ha potuto giusto beneficiare delle defezioni di Esapekka Lappi, Kris Meeke e Takamoto Katsuta per racimolare qualche punto in più. Anche nella Power Stage, Ogier non è andato oltre un quinto posto. Voci di mercato lo vogliono addirittura in Toyota per l’ultima stagione della sua carriera, in vista del clamoroso passaggio di Tänak in Hyundai, nei prossimi giorni ne sapremo sicuramente di più. Quel che è certo è che la Citroën C3 ha mostrato una decisa involuzione generale nelle prestazioni, soprattutto su quell’asfalto che nelle ultime due stagioni l’ha vista anche padrona a più riprese.

Citroën che si è consolata con la vittoria in WRC-2. Mads Østberg ha conquistato il terzo successo stagionale tra gli ufficiali precedendo Éric Camilli, vincitore invece tra i privati. Molto singolare la stagione del transalpino, che nel 2019 aveva già gareggiato su Volkswagen e Ford prima di salire sulla C3 R5, oltre a testare anche la C3 WRC. Sconfitte le Škoda, con Ján Kopecký e Kalle Rovanperä a completare il podio delle R5 ufficiali separati da 34″4; il ceco ha pagato 55 secondi al vincitore di categoria. Il podio dei privati ospita invece Emil Lindholm, autore di un ottimo forcing finale, e Kajetan Kajetanowicz, i quali hanno approfittato dell’uscita di strada di Pierre-Louis Loubet nella PS15. Il francese, con una Škoda Fabia piuttosto danneggiata, ha portato a casa un quinto posto che non ha assolutamente chiuso i giochi iridati: Loubet si presenterà in Australia con 91 punti e la sfida definitiva sarà con Benito Guerra, distante 16 lunghezze dopo il ritiro catalano. Sesta piazza di categoria per Fabio Andolfi, matematicamente fuori dalla lotta titolata per appena due punti.

La corsa all’iride assoluto si è quindi fermata con Tänak  a 263 punti contro i 227 di Neuville e i 217 di Ogier. Il belga e il francese si giocheranno quindi la piazza d’onore in Australia, separati da appena dieci punti. Sette piloti racchiusi in 19 punti sono matematicamente in corsa per il quarto posto, che mai come quest’anno ha grande valenza vista l’enorme superiorità dimostrata dai primi tre: 102 punti pari per Andreas Mikkelsen ed Evans, 98 per Meeke, 94 per Latvala, 90 per Sordo, 89 per Suninen e 83 per Lappi. Il mondiale costruttori sarà invece affare privato tra Hyundai e Toyota, con la Casa sudcoreana in vantaggio di 18 lunghezze su quella nipponica.

L’appuntamento con il Rally d’Australia, l’ultimo prima del ritorno in Nuova Zelanda previsto per il 2020, è fissato per il weekend del 17 novembre.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagine copertina: Red Bull

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