WRC | La FIA riscrive il futuro del Mondiale dal 2027: nascono i “Costruttori” e torna l’obbligo di vendita delle vetture ai clienti

Autore: Edoardo Scialanga
@edosciala03 edoardo_scialanga
Pubblicato il 10 Dicembre 2025 - 16:30
Tempo di lettura: 3 minuti
WRC | La FIA riscrive il futuro del Mondiale dal 2027: nascono i “Costruttori” e torna l’obbligo di vendita delle vetture ai clienti
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Dal Consiglio Mondiale in Uzbekistan arrivano le regole definitive per la prossima era del WRC. Addio alla distinzione tra Case e preparatori: un unico status, quello di Costruttore

TASHKENT (Uzbekistan) – Il 10 dicembre 2025 segnerà probabilmente una data spartiacque nella storia moderna dei rally. Durante la riunione del World Motor Sport Council in Uzbekistan, la FIA ha finalmente tolto i veli sui dettagli operativi del WRC 2027, il regolamento tecnico e sportivo chiamato a salvare la categoria regina da una crisi di partecipanti che dura da troppo tempo.

La notizia principale non riguarda cavalli o alettoni, ma la filosofia stessa del campionato: il vecchio titolo “Costruttori” (Manufacturers) riservato alle grandi Case auto viene sostituito da una nuova, singola entità definita semplicemente Costruttore.

L’identikit del nuovo Costruttore

Scompare la distinzione aristocratica tra i grandi marchi ufficiali e i “Tuners” privati. Dal 2027, tutti correranno sotto lo stesso ombrello regolamentare. Secondo la nota FIA, il Costruttore è “l’entità responsabile della progettazione e costruzione della vettura WRC27, della sua omologazione e della commercializzazione dell’auto e dei suoi componenti”.

Quest’ultima parola – commercializzazione – è la chiave di volta. A differenza delle attuali ed esclusive ibride Rally1, le future WRC27 non potranno essere prototipi gelosamente custoditi nei reparti corse. Dovranno essere prodotti in vendita.

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Per ottenere l’omologazione, la FIA ha imposto vincoli industriali precisi, trasformando il WRC in un business simile all’attuale categoria Rally2:

La Clausola del “secondo Costruttore”

Tra le righe del comunicato emerge una novità tecnica cruciale per i team privati (come M-Sport o potenziali strutture come Prodrive). Il regolamento introduce il concetto di “Secondo Costruttore”. Se un marchio fornisce la base dell’auto a un’altra entità per un’omologazione parziale, i requisiti di produzione minima per la vettura base possono essere ridotti.

Questo meccanismo è pensato per favorire le partnership tecniche: un grande costruttore potrebbe fornire il telaio e il motore, lasciando a un team satellite lo sviluppo di varianti specifiche, senza che quest’ultimo debba sobbarcarsi l’intero onere produttivo di una Casa madre.

Ingresso “soft” per i nuovi marchi

Per non spaventare i potenziali nuovi entranti con budget faraonici fin dal primo giorno, la FIA ha confermato un ingresso scaglionato nel campionato:

  1. Primo Anno: Una volta registrato, un nuovo Costruttore ha l’obbligo di partecipare solo al 50% degli eventi in calendario, schierando un minimo di due vetture.
  2. Secondo Anno: Scatta l’obbligo di partecipazione a tutti gli eventi della stagione.

La tecnica: cuore Rally2, vestito da prototipo

Sul fronte tecnico, la FIA conferma la direzione anticipata nei mesi scorsi. Le WRC27 saranno un ibrido concettuale volto alla riduzione drastica dei costi e al mantenimento dello spettacolo:

Stabilità per un decennio

Con i regolamenti di omologazione ora confermati,” recita la nota della Federazione, “le basi sono state gettate per la nuova era del campionato nel 2027, fornendo stabilità, chiarezza e una direzione a lungo termine”.

La palla ora passa ai consigli di amministrazione delle case automobilistiche: con costi di gestione abbattuti, un modello di business basato sulla vendita ai clienti e regole bloccate per un decennio, il WRC non è mai stato così accessibile.

Immagini: fia.com

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