WRC | Kalle Rovanperä domina anche il Rally Safari 2022, storica quaterna Toyota

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
26 Giugno 2022 - 15:16
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Il marchio giapponese sparecchia la tavola con quattro Yaris davanti a tutti: non succedeva dal 1993, mentre l’ultima quaterna di un costruttore nel WRC risaliva al 2010. Rovanperä allunga ulteriormente in campionato


Per l’ennesima volta l’intero mondo del rallismo si è tolto il cappello di fronte a Kalle Rovanperä, strepitoso dominatore anche del Rally Safari 2022. Il finlandese ha scritto per la prima volta il suo nome tra i vincitori di un rally del Grande Slam allungando ulteriormente nella classifica generale di un WRC sempre più indirizzato. Il successo del pilota Toyota è ancora più incredibile se si pensa che il suo fine settimana ha rischiato di concludersi già giovedì, nella superspeciale di Kasarani, con un errore alla prima curva che non ha avuto conseguenze ma avrebbe potuto avere anche risvolti diametralmente opposti.

Weekend di festa grandissima per tutto il marchio Toyota, che ha piazzato le sue quattro Yaris GR Rally1 nelle prime quattro posizioni. Un risultato di squadra che ha fatto riaprire i libri di storia del mondiale rally: l’ultima quaterna di un solo costruttore nel WRC risaliva al Rally di Bulgaria 2010, a marchio Citroën, mentre per quanto riguarda Toyota nello specifico si resta in Kenya tornando fino al 1993.

Elfyn Evans ha messo in cassaforte il secondo posto a 52″8 dal vincitore, in un weekend che al netto della foratura di venerdì pomeriggio ha ulteriormente confermato i rapporti di forza in casa Toyota. Terzo Takamoto Katsuta, che ad un anno di distanza dal primo podio iridato in carriera ha conquistato anche il secondo sulle stesse strade: una domenica molto prudente per il giapponese, che come tanti altri piloti ha vissuto il brivido del primo passaggio sulla prova di Oserian.

La PS14 infatti si è rivelata pressoché improponibile per le Rally1, che dopo i primi passaggi si sono infossate in sequenza nel profondissimo fesh fesh che l’anno scorso costò molto caro proprio a Rovanperä, provocando la neutralizzazione della prova e la cancellazione del tratto più critico per il secondo giro della frazione.

Quarta posizione finale per un Sébastien Ogier dall’amaro in bocca per la foratura nell’ultima prova di venerdì che gli ha impedito di giocarsi il successo finale. Partito per l’ultima tappa con grande ritardo rispetto al podio ha gestito la situazione badando a portare a casa punti, anche se con la doppietta dei due piloti full-time l’otto volte campione del mondo ha portato solo i tre punti del terzo posto nella Power Stage.

L’ultima frazione si è conclusa con il miglior tempo in volata di Thierry Neuville su Sébastien Loeb. Per il belga un altro weekend deludente e segnato dai problemi di affidabilità della Hyundai, al di là dell’incidente di sabato pomeriggio arrivato quando la situazione era già divenuta critica. Dopo il successo sardo è tornato sulla Terra anche Ott Tänak, che non ha nemmeno concluso l’ultima tappa per il cedimento del servosterzo al termine della PS17. Oliver Solberg è invece scivolato fino al decimo posto, prima vittima del fesh fesh della PS14 che ha fortemente compromesso le prestazioni della sua Hyundai.

Loeb ha completato la sua lunghissima rimonta, a seguito dell’incendio di venerdì mattina che ha terminato da subito la sua caccia al Grande Slam definitivo, con l’ottavo posto assoluto alle spalle di altre due Ford, quelle di Craig Breen e Jourdan Serderidis. La sensazione è che l’obiettivo Safari non sia ancora definitivamente sfumato per il campione alsaziano, ma bisognerà attendere almeno fino all’anno prossimo. Punti in Power Stage anche per le due Puma attardate nella generale, con Gus Greensmith quarto e Adrien Fourmaux quinto.

Sale ulteriormente e vertiginosamente il vantaggio di Rovanperä nella classifica generale. Ora tra il padrone di questo mondiale e Neuville ci sono ben 65 punti, quando il traguardo del giro di boa della stagione non è stato ancora raggiunto. Pari merito in terza piazza per Tänak e Katsuta, distanti ulteriori 18 lunghezze da Neuville con Breen ed Evans a loro volta nelle immediate vicinanze. In classifica costruttori Toyota conduce con 246 punti contro i 184 di Hyundai.

In WRC-2 Kajetan Kajetanowicz ha portato a termine un rally dominato sin dall’inizio ma mai scontato, come è nella filosofia del Safari. Il polacco si è imposto con un margine di ben 19 minuti su Sean Johnston portandosi a casa anche il nono posto assoluto e la vittoria di categoria nella Power Stage. Amanraaj Rai ha completato il podio precedendo Aakif Virani.

28 punti pieni che hanno permesso a “Kajto” di volare in testa alla classifica del mondiale cadetto con 66 punti contro i 63 di Yohan Rossel, i 52 di Nikolay Gryazin e i 51 di Andreas Mikkelsen. Kajetanowicz ha peraltro corso solo tre dei sette rally a disposizione per la classifica del WRC-2, contro i quattro di tutti i suoi avversari diretti.

Vittoria rosa per la categoria WRC-3, grazie a Maxine Wahome che sicuramente avrà attirato grandi attenzioni su di sé in patria e in tutto il mondo dei rally. Per la categoria riservata alle Rally3 il Safari è stato un’autentica mattanza e solo tre vetture sono arrivate alla fine, peraltro tutte grazie alla formula Rally2, con Jeremy Wahome secondo e McRae Kimathi terzo.

Il risultato del Kenya ha permesso a Kimathi di risalire al secondo posto in classifica generale, con 45 punti contro i 62 del consolidato leader Sami Pajari mentre in terza posizione restano Jan Černý, Zoltán László e Lauri Joona a 43. Pajari e Kimathi hanno già disputato quattro dei cinque rally a disposizione per il punteggio, con László a quota tre e Černý e Joona ancora a due.

Dopo la lunga trasferta africana, il WRC torna ora in luoghi più conosciuti per il doppio appuntamento sugli sterrati del Nord Europa: tra il 14 e il 17 luglio andrà in scena il Rally di Estonia, corsa che preparerà il leggendario 1000 Laghi di inizio agosto.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

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