WRC | Kalle Rovanperä conquista il Rally di Nuova Zelanda 2022 ed è il più giovane campione del mondo di sempre

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
2 Ottobre 2022 - 11:15
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La storia è scritta: 20 anni dopo, la Finlandia torna sul tetto del mondo dei rally, implacabile Rovanperä con la vittoria del rally e della Power Stage finale


Sono passati quasi 20 anni esatti: era il 6 ottobre 2002, si correva anche in quel caso il Rally di Nuova Zelanda e la Finlandia vinse il suo ultimo titolo WRC con Marcus Grönholm. Al secondo posto in quel weekend concluse Harri Rovanperä, il cui figlio Kalle aveva due anni e pochi giorni. A 22 anni e un giorno, quel piccolo bambino è diventato il più giovane campione nella lunga storia del WRC, sbriciolando (di ben cinque anni) il precedente record detenuto dal compianto Colin McRae dall’ormai lontanissimo 1995.

Il titolo di Rovanperä è arrivato nella modalità che più lo ha rappresentato quest’anno: vincendo, dominando. Il finlandese è tornato al successo dopo due importanti “steccate” e ha conquistato anche la Power Stage, prospettiva che gli avrebbe consegnato l’iride a prescindere dai risultati del suo avversario Ott Tänak. La chiave della vittoria risiede nel pomeriggio di sabato, quando il nuovo re ha decisamente cambiato marcia rispetto ai suoi principali contendenti che invece, oltre a pagare dazio in termini cronometrici, sono pure incappati in penalità.

Rovanperä ha vinto il Rally di Nuova Zelanda con 34″6 di vantaggio su colui che gli ha ceduto direttamente lo scettro, Sébastien Ogier. Il francese ha richiesto qualche chilometro di riadattamento ma poi è tornato prontamente a calcare i palcoscenici più importanti della classifica, svolgendo allo stesso tempo un ruolo di ambasciatore dell’ascesa al trono del nuovo campione. L’otto volte iridato ha preceduto Tänak rendendo meno pressante a Rovanperä la tappa odierna e negli ultimi due rally su asfalto avrà la possibilità e la libertà di ritrovare anche un successo assoluto.

Dopo un inizio convincente, Tänak si è dovuto inchinare un’altra volta allo strapotere del team Toyota. Naturalmente il fine settimana dell’estone è stato condizionato dalla duplice penalità rimediata per overboosting dell’ibrido e a conti fatti i 15 secondi aggiunti al suo tempo finale gli sono costati il secondo posto, distante 13″9. Nella Power Stage il campione 2019 ha dato battaglia al suo grande avversario, che tuttavia lo ha preceduto di appena sei decimi.

La triade Hyundai si è completata con Thierry Neuville alle spalle di Tänak e Oliver Solberg molto più lontano ma comunque buon quinto. Se il rally del belga è stato condizionato da un paio di errori che gli hanno fatto perdere il treno dei migliori già venerdì mattina, lo svedese è riuscito a portare a termine indenne un altro rally, e pure con un risultato rilevante, nonostante tante difficoltà.

Ad oltre un anno di distanza dal suo ultimo rally iridato, Lorenzo Bertelli è tornato a correre nel WRC e lo ha fatto cogliendo il suo miglior risultato in carriera con il settimo posto finale. Il best rank precedente del gentleman driver italiano era l’ottavo posto del Rally del Messico 2016 e, nonostante un lungo ambientamento al volante della Ford Puma Rally1, questo fine settimana è da considerarsi nel complesso molto positivo e soprattutto scevro di errori. Più sfortunato l’ultimo pilota Ford ufficiale rimasto in gara, Craig Breen, che dopo avere corso sin da sabato mattina per la Power Stage ha dovuto fare i conti con una foratura proprio nella prova speciale che assegnava i punti extra oltre a chiudere i giochi di questo fine settimana.

La matematica incorona quindi Rovanperä dall’alto di sei vittorie e 237 punti, contro i 173 di Tänak che comunque ha compiuto un ulteriore passo verso il secondo posto iridato: 29 lunghezze di margine su Neuville, mentre Elfyn Evans è piombato a -57 con il secondo ritiro consecutivo. Partita non ancora chiusa in classifica costruttori, con Toyota che in ogni caso ha dato il primo giro di chiave al suo sesto iride marche con 455 punti a fronte dei 374 di Hyundai.

Sesta posizione assoluta e larga vittoria in WRC-2 per Hayden Paddon, che dopo lo sfortunato contagio da Covid-19 in Estonia e la buona prestazione segnata in Finlandia è tornato a scrivere il suo nome nel libro dei record del WRC con il suo primo successo nella classe cadetta. Dominatore dall’inizio alla fine, il pilota Hyundai ha preceduto di due minuti e 33 secondi Kajetan Kajetanowicz e di tre minuti e 25 secondi un fantastico Shane van Gisbergen, che oltre al podio di categoria si è portato a casa anche due punti per la classifica assoluta con il nono posto. Top ten generale anche per Harry Bates, quarto tra le Rally2.

Con i 20 punti della Nuova Zelanda, Kajetanowicz è salito a quota 96 nella classifica di campionato riportandosi a -13 da Andreas Mikkelsen, che come già noto ha esaurito i rally a disposizione per il punteggio mentre il polacco sarà al via di entrambe le ultime due gare. “Kajto” dovrà fronteggiare soprattutto Emil Lindholm, che a parità di rally disputati ha sette punti in meno ma ne ha anche meno da scartare (tre contro dieci).

Esaurita la prima, lunga trasferta extraeuropea di questo finale di stagione, il penultimo appuntamento del WRC 2022 andrà in scena tra tre settimane sull’asfalto spagnolo, per il Rally di Catalunya.

Power Stage:

Classifica finale:

Campionato piloti:

Campionato costruttori:

Immagini: Red Bull

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