Dodici round per la prossima stagione, da Montecarlo al Giappone. Solo tre round extraeuropei
Il Consiglio Mondiale FIA tenutosi ieri ha approvato il calendario 2021 del WRC.
Dopo questa stagione così particolare, dovuta all’epidemia di Coronavirus, l’obiettivo era quello di tornare alla normalità e la prima versione della nuova schedule suona molto simile a quella classica del mondiale rally.
Dodici round, anche se appena tre fuori dall’Europa, con un paio di novità rispetto al calendario originale del 2020. L’apertura sarà come tradizione a Montecarlo, nel weekend del 24 gennaio, rally che verrà seguito da quello di Svezia, dall’11 al 14 febbraio.
Dal 22 al 25 aprile il WRC affronterà la sua prima novità assoluta, il Rally di Croazia. Da anni la corsa balcanica si prefiggeva di entrare nel calendario iridato e finalmente nel 2021 questa iniziativa diventerà realtà. Si tratta di un rally su asfalto, il secondo di quattro all’interno della nuova stagione.
Si andrà poi in Portogallo nel penultimo fine settimana di maggio, dunque sarà il turno del Rally di Sardegna che tornerà nella sua collocazione più storica dopo la posticipazione dell’edizione 2020: appuntamento al weekend del 6 giugno.
Tra il 24 e il 27 giugno si concretizzerà finalmente il ritorno del WRC in Kenya, con il Rally Safari che quest’anno è rientrato nella lunga fila di corse “abbattute” dalla pandemia. Dalla calura africana ai veloci percorsi del nord Europa, con l’entrata definitiva in calendario dell’Estonia prima del leggendario Rally di Finlandia.
Anticipato al weekend del 22 agosto è il Rally di Gran Bretagna, che molto probabilmente non si svolgerà più in Galles, prima della trasvolata atlantica che dal 9 al 12 settembre riporterà il WRC in Cile. La stagione si chiuderà poi tra Catalunya, con il ritorno di un percorso 100% asfalto, e Giappone, ancora su catramato.
Sei rally sono stati inoltre nominati come riserve: Turchia, Liepaja (Lettonia), Ypres (Belgio), Acropoli (Grecia), Monza (Italia) e Argentina. Le restrizioni economiche auto-imposte da WRC Promoter hanno precluso la presenza di altre corse extraeuropee come Messico e Nuova Zelanda, rally che potrebbero tornare in scena nel 2022.
Queste le parole del managing director di WRC Promoter, Jona Siebel: “L’inclusione della Croazia nel calendario del WRC per la prima volta rappresenta una nuova, esaltante sfida e porta molta attesa. Il debutto dell’Estonia di qualche settimana fa è stato un grande successo, a maggior ragione considerando il poco tempo a disposizione degli organizzatori per preparare il rally. Hanno meritato appieno la conferma per il 2021. Il Covid-19 ha colpito duramente le competizioni internazionali. Il WRC non è stato risparmiato da ciò, vedendosi cancellare diversi eventi durante il 2020. Nello sviluppo del calendario 2021 abbiamo dovuto prendere decisioni pragmatiche e strategiche, visto l’impatto che il Covid avrà sui viaggi internazionali anche l’anno prossimo. Non abbiamo potuto organizzare eventi extraeuropei in sicurezza per il pubblico, per il nostro staff, per i piloti e per i media nei primi cinque mesi del 2021. Per noi è essenziale che i nostri organizzatori si impegnino pienamente nel fronteggiare le difficoltà dovute al Covid-19 mentre noi cercheremo di garantire gare di alta qualità. Confido nel fatto che i 12 rally che abbiamo scelto non deluderanno le aspettative”.
Ecco il calendario riassuntivo:
Immagine copertina: Red Bull
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